33

236 47 23
                                    

Chanyeol premette il pulsate dell'ascensore con le dita tremanti, si erano stretti tutti nella piccola cabina e stavano scendendo al piano terra per conoscere i risultati delle loro analisi. La notte era passata, il sole sembrava averci messo meno del solito a sorgere. Hui aveva dormito con gli altri bambini, ormai aveva fatto amicizia ed era come se avesse ripreso a ricordare com'era la sua vita prima di tutto quello, non lo avevano portato con loro per non mettergli ulteriore ansia, avrebbero letto per lui l'esito delle sue analisi. Jongin e Sehun si stavano tenendo la mano, era una cosa che non avrebbero mai fatto se non in circostanze particolari, e quella meritava di essere definita tale.

Come al solito il medico non era presente all'interno del suo studio, dovettero chiedere informazioni alla reception che si impegnò di contattarlo per loro. Speravano solo che i risultati fossero pronti, non riuscivano più ad aspettare. L'uomo li accolse all'interno della sala, per prima cosa aprì la porta con la chiave che teneva in tasca e poi li fece accomodare. "Vado a prendere i vostri fascicoli." disse, i ragazzi nel frattempo presero posto. Sehun non riusciva a calmarsi, continuava a camminare avanti e indietro. "Scusatemi, eccoli. Per qualunque informazione sono qui."

Consegnò i fascicoli ai ragazzi personalmente e uno a uno, li aprirono ma a causa dei termini medici nessuno capì più di tanto ciò che dicevano, Sehun che era più esperto riusciva invece a leggerle. "Come si fa a capire se abbiamo contratto il virus?"

"Ci dovrebbe essere una pagina aggiuntiva alla fine, con la descrizione della patologia. Se non c'è allora non siete infetti." spiegò, improvvisamente tutti andarono agli ultimi fogli.

Baekhyun realizzò di non possedere il foglio, li guardò uno a uno ma non c'era traccia di informazioni riguardanti quel virus. Era salvo? Si voltò a guardare Chanyeol, era concentrato su una pagina ricca di informazioni. Virus Zeta, recitava il titolo. Per un attimo gli sembrò di non respirare, non stava davvero vivendo quel momento, lo stava solo osservando. Chanyeol si sentiva allo stesso modo ma doppiamente peggio, era come se gli fosse stata diagnosticata una malattia terminale. Questo era solo quello che sembrava, il medico gli aveva spiegato più volte che essere infetti non significava condurre uno stile di vita meno salutare e dignitoso degli altri, eppure a lui sembrava proprio così.

Non sapendo cosa dire o fare si guardò intorno, scorse il bagno e si precipitò verso quella stanza. Poggiò i palmi delle mani ai due lati del lavandino e tenne la testa bassa, stava per vomitare a causa dell'ansia o perché stava per morire? Sarebbe morto e si sarebbe trasformato? Aveva dormito accanto a Baekhyun per tutto quel tempo, avrebbe potuto ucciderlo. Il ragazzo in questione era rimasto seduto, guardò i suoi compagni che avevano capito la situazione. "Chi di voi -."

Yixing sollevò il foglio, aveva la fotocopia della pagina di Chanyeol e nel suo volto si poteva intravedere un senso infinito di rassegnazione. Baekhyun si alzò e percorse il corridoio, voleva parlare con lui ma la porta del bagno era chiusa a chiave.

"Apri Chanyeol." disse ad alta voce, il ragazzo non si mosse di un centimetro. "Chanyeol, per favore, non puoi farcela da solo e lo so, apri questa porta." non ricevette nessuna risposta, al che provò di nuovo ad aprire la porta. Chanyeol si decise a girare la chiave, poteva provocare ulteriori dolori a quel ragazzo che tanto amava? Baekhyun si fiondò tra le sue braccia, lo strinse forte e parlò. "Va tutto bene, siamo vivi, siamo al sicuro, non hai motivo di piangere."

"Mi prendi in giro? Mi trasformerò in uno di quelli e non devo piangere? Stasera andremo a dormire nello stesso letto come sempre e farai finta che sia tutto come prima? Che io non sia pericoloso?"

"Chanyeol." lo interruppe. "Staremo bene, starai bene, mi dispiace se non sono in grado di dire altro ma pensa a tutto quello che mi hai detto. Quante volte me lo hai ripetuto che mi saresti stato vicino se fosse toccato a me? Che non mi avresti lasciato e non avresti avuto paura? Sei il mio fidanzato, dimmi come potrei lasciarti da solo."

"Non si tratta di questo." mormorò. Sapeva che non lo avrebbe abbandonato, ne era certo, c'era ben altro. Restarono abbracciati per qualche minuto, finché Chanyeol decise di allontanarsi. "Gli altri?"

"Yixing." disse. 

"Devo parlare col medico." si diresse fuori, i ragazzi erano tutti riuniti e stavano parlando insieme all'ematologo. Non li interruppe e loro non fecero domande, Yixing aveva chiesto informazioni riguardo cosa sarebbe successo ora e lui glielo stava spiegando.

"Quello che stavo dicendo è - anche per i non infetti è difficile essere portati in un altro stato, è difficile perché si pensa che possano essere comunque portatori del virus essendoci stati a contatto, se non fanno entrare loro nel loro paese figuriamoci come tratterebbero noi infetti. Sono in corso battaglie burocratiche, mediche e tutto il resto appresso, è complicato, non ne usciremo presto. Credete che a noi faccia piacere essere bloccati qui? Siamo dei medici con delle competenze eccezionali a cui non è permesso andare via. Se solo provaste ad andare ai confini e a opporre resistenza morireste, è già successo, ci hanno provato."

Tutti si erano sentiti crollare il mondo addosso, come se le loro certezze fossero state spiazzate via ulteriormente. "Lei non ci aveva detto che anche i non infetti sarebbero stati costretti a restare qui." disse Sehun, l'uomo non rispose.

Volevano comunicare, parlare col mondo esterno, con gli artefici di tutto, con chi non possedeva umanità, con quelli che se ne fregavano del fatto che loro avessero passato l'inferno. Non si meritavano un trattamento simile, non si meritavano niente di quello che era successo. L'uomo continuava a indugiare, a balbettare, ciò che diceva oltre a sembrare dannatamente incoerente lo diceva con un tono incerto, quasi come se avesse dimenticato le battute da recitare.

"Voglio andare a parlare con la direttrice." disse ad alta voce Tao.

"Si, dobbiamo andare da lei."

"Ragazzi." li richiamò il dottore, invitandoli a sedersi di nuovo. Prese una sedia e la trascinò in direzione opposta, in modo da guardare negli occhi tutti. "Voglio spiegarvi tutto, dal principio."

__________________

a/n ; abbiate pietà

redemption - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora