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Kyungsoo propose di trovare una casa e restare a dormire lì quella notte, nessuno sarebbe stato in grado di viaggiare in quelle condizioni e si stava facendo buio. L'idea c'era, ma erano tutti bloccati lì. Jongdae guardava il corpo di Minseok, lo avevano coperto con una coperta chiara - cosa potevano dirgli, di lasciarlo perdere e di andare con loro a cercare un'abitazione in cui stare? Era maleducato e scortese, e neanche loro volevano andare via subito, eppure prima o poi avrebbero dovuto. Tao si avvicinò a lui e lo guardò, tutti erano confusi. "Conoscevo Minseok da pochissimo ma voglio che tu sappia che lo trovavo davvero una brava persona. Stai bene? Lui vorrebbe di si."

Jongdae annuì, si voltò così da non farsi vedere in viso e parlò. "Voi andate a cercare la casa, io voglio restare qui un altro po'."

"Se c'è qualcosa che possiamo fare -." stava per dire Jongin, lui scosse la testa e li incitò ad andare. Non stava bene, la domanda di Tao era stata tutt'altro che intelligente. Come poteva stare bene? Decisero di lasciarlo davvero da solo, presero a camminare verso la casa più vicina, si sarebbero fermati lì. "Non dovremmo tenere d'occhio Jongdae? Potrebbe.. non so."

"Jongdae non farà niente del genere, se ha chiesto di stare da solo dobbiamo rispettare la sua scelta." rispose Kyungsoo, spostò lo sguardo e vide il ragazzo in questione in piedi. "Però stare lì è davvero pericoloso, sarebbe stato scortese non lasciargli un po' di privacy ma la sua sicurezza è a rischio."

"Qualcuno si metterà alla finestra e controllerà che non gli succeda niente ma fatelo con discretezza, per favore." rispose Chanyeol, abbassò lo sguardo e incontrò quello di Baekhyun che era incollato al suo. "Tutto okay?" chiese, ovviamente il ragazzo scosse la testa. Niente andava bene. Portò la testa in giù e gli lasciò un bacio sulla fronte. "Dobbiamo essere forti."

"Se quelle due non - Minseok sarebbe ancora vivo a quest'ora. Perché non le abbiamo uccise? Non so che fine abbiano fatto ma se dovessimo rincontrarle giuro che -."

"Baekhyun." lo interruppe. "So che sei arrabbiato con loro, anche io lo sono, dannatamente - ma ucciderle non servirà a niente, non c'è bisogno di abbassarsi a tanto." disse, il ragazzo scosse di nuovo la testa. Non concordava con lui, voleva giustizia, in quel momento sarebbero stati in macchina, in viaggio verso quel posto. Se loro due non avessero rovinato tutto. Entrarono nella casa, alcuni si fiondarono nelle camere da letto, Tao e Kyungsoo si erano messi accanto alla finestra a parlare e a tenere d'occhio Jongdae, non vedevano vaganti o altri pericoli quindi erano tranquilli. Anche Baekhyun si diresse in una camera, si buttò sul letto, affondò la testa nel cuscino e sperò di non piangere. Ripensò a quella mattina, a quando Minseok gli aveva offerto del cibo, a quando lo aveva incitato a fare "pace" con Chanyeol, gli aveva detto che lo stimava, e in quel momento non riuscì a trattenersi - conosceva quel ragazzo da poco meno di tre mesi ma non riusciva a capacitarsi di quello che era successo.

Un'altra persona che trovò difficile convivere con certi pensieri fu Sehun. Era come rivivere la perdita di Luhan una seconda volta, Minseok era come una sorta di eroe per lui. Stava giocando col piccolo Hui, o meglio, cercava di intrattenere il bambino che aveva appena smesso di piangere. Lo guardava e pensava a quanto era debole e bisognoso di protezione, al fatto che Minseok fosse morto per lui, doveva proteggere quel bambino per non rendere vano il sacrificio del suo amico.

Erano passati circa venti minuti, aveva cominciato a fare più freddo e il sole era quasi tramontato del tutto, Jongdae cominciò a rientrare verso la casa. A testa bassa e con fin troppi pensieri negativi varcò la soglia della porta, si sentiva sperduto e come se avesse perso il suo unico punto di riferimento. Andò a sedersi sul divano del salotto, c'erano Kyungsoo, Tao, Sehun e Hui. Il bambino gli corse incontro e lo abbracciò, magari si riteneva responsabile dell'accaduto o magari cercava solo di confortarlo. Gli fece segno e gli chiese di abbassarsi, voleva dirgli qualcosa.

"Sai perché io non sono triste per il mio papà?" domandò, Jongdae rispose di no. "È in cielo adesso. Minseok e papà si sono incontrati e ci stanno guardando, non devi essere triste." disse, poi si allontanò dal suo orecchio e sorrise. Gli prese la mano e lo incitò a giocare insieme a loro ma rifiutò, voleva solo cercare una stanza libera dove poter stare da solo. Ritornò da Sehun un po' amareggiato, si sedette sulle sue ginocchia e lo guardò. "Perché se n'è andato? Non lo sa che loro stanno bene adesso?"

Sehun gli accarezzò la schiena e lo fece sdraiare su di lui. "È che gli manca molto." rispose, voleva che il bambino restasse con quella convinzione, che loro li stavano guardando, era fin troppo piccolo e non poteva farlo sentire peggio, se quello era il suo modo di affrontare il trauma, la sua credenza o altro, lo trovava più che giusto. Chissà se Luhan avesse la possibilità di vederlo, cosa penserebbe di lui. Peccato che non sarebbe mai successo. "Prova a dormire Hui, domani sarà una lunga giornata."

"Anche a me mancano papà e mamma." disse, chiuse gli occhi e provò a dormire. Tra i vari pensieri ne spiccò uno particolare, li riaprì e parlò. "Tu ce l'hai una mamma?"

"Si, un giorno la rivedrò." rispose. Parlava così tanto quel bambino, voleva solo chiudere gli occhi un secondo e rilassarsi, ma se lui continuava a fare domande era difficile. "Dormi con me e Jongin stanotte, va bene?"

Jongdae si addormentò stringendo la felpa di Minseok, il ragazzo se l'era tolta non appena aveva realizzato di essere stato morso e l'aveva data a lui - anche se leggero, il suo profumo c'era ancora, riusciva a sentirlo ed era come se fosse lì con lui. Lo immaginò tra le sue braccia e o per la troppa stanchezza o per auto-convincersi che l'avrebbe superata, sentì il suo calore, quella sensazione non lo fece sentire meglio ma bastò a confortarlo almeno un po'.

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a/n ; :(

redemption - chanbaekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora