Narratore
Era ormai iniziato il mese di Marzo. Nell'aria si sentiva già il profumo della primavera e le giornate di sole iniziavano ad essere sempre più frequenti e calde. I bambini avevano sempre più voglia di uscire perché le fredde giornate invernali stavano tendendo a scomparire. L'erba di un verde acceso, gli alberi ancora spogli e i primi piccoli fiori che iniziavano a tinteggiare il prato di tante tonalità diverse, rendevano tutto più piacevole.
Il grande gruppo si era rifugiato dai grandi trambusti reali per la cerimonia dei nuovi maghi, in giardino. Ognuno faceva i cavoli propri, chi si rilassava sdraiato al sole, chi leggeva un libro in tutta tranquillità, chi giocava a obbligo o verità, chi mangiava e chi giocava ad acchiapparella.
Il leggero venticello le muoveva le ciocche più leggere dei capelli davanti al viso.
Pensava a tutto quello che era successo negli ultimi anni. Era cambiata tanto, era diventata dolce, gentile, sorridente ma rimaneva comunque particolarmente acida nei confronti di chi le faceva un torto.
Prese con una mano i capelli colorati e li esaminò attentamente. Nonostante tutto non le dispiacevano. Si, certo i suoi capelli rossi erano più belli, ma così colorati tutto sommato non erano poi così male.Non molto lontano da lei c'erano Shawn e Beatrice che giocavano ad acchiapparella. Si divertivano tanto.
-La la la la la! La la la la la la! Tanto non mi prendiiii! Tanto non mi prendi!-lo prendeva in giro facendo una vocina da bambina. Lui era quasi incantato dal suo sorriso, ma si riprendeva velocemente per farle notare dove si era arrampicata.
-E ci credo! Ti sei arrampicata su un albero! Sei una piccola scimmia! Sai cosa? D'ora in poi ti chiamerò scimmietta!-le gridava lui ridendo.
Nascosto tra le foglie dell'albero più alto, un demone li guardava. Quasi provava invidia di loro, sapeva che nessuno avrebbe mai guardato lui come loro si guardavano a vicenda. E poi.....chi lo avrebbe voluto mai come amico? Era talmente ossessionato dalla sua devozione per Lucifero che non pensava a nessun'altro. Solo nell'ultimo periodo si era accorto di quanto fosse stupido seguire in ogni dove un demone che nemmeno sapeva della sua esistenza. E poi.....si era innamorato. Aveva perso la testa un giorno incontrando una "strana ragazza umana".
Lui le era andato addosso, non l'aveva notata, facendo cadere a terra il cellulare e facendone crepare il vetro. Era più alto di lei di almeno venti centimetri.-Mi scusi!-aveva detto subito lei preoccupata.-Sono così sbadata!- lei era la prima persona che gli rivolgeva la parola in modo gentile, se fosse stato chiunque altro lo avrebbe mandato a quel paese senza pensarci minimamente.
-"È un angelo"- pensò lui subito, ma poi, non sentendo alcuna aurea magica, capí che era umana.-Oddio! Mi dispiace tanto! Lo schermo del suo telefono si è rotto!-Lei era davvero dispiaciuta. Lui era impressionato da quanta gentilezza e cordialità ci fosse in questa ragazza.
-No no, tranquilla. Si può aggiustare.
Comunque sono Leon, piacere!-si presentò lui. Voleva conoscerla, doveva conoscerla.-Beatrice! Mi dispiace tanto per il suo.....em tuo telefono!
-Stai tranquilla! Posso permettermene cinque di quelli!
Leon era figlio di una delle famiglie più nobili dell'Inferno. I suoi bisnonni erano tra i più cari amici di Lucifero.
Aveva i capelli neri come la pece e gli occhi del medesimo colore. Indossava una maglietta nera con dei pantaloni neri leggermente aderenti. La sua pelle pallida spiccava su tutto.
Quel giorno al collo aveva deciso di portare una collana che viene tramandata da generazioni, prima da angeli, poi da demoni. Simboleggiava il bene e il male. Era una piccola bilancia dorata che pesava due calici pieni. Uno argentato con all'interno del liquido bianco(sangue angelico) e un calice grigio con del liquido nero dentro(sangue demoniaco). Quella collana se toccata dal vero erede si sarebbe illuminata mostrando quanto bene e quanto male ci fosse in lui in quel momento.
![](https://img.wattpad.com/cover/97828767-288-k636396.jpg)
STAI LEGGENDO
La figlia di Lucifero [IN REVISIONE]
FantasyNon bisogna mai giudicare qualcuno senza averlo conosciuto veramente, infatti come si suol dire "Mai giudicare un libro dalla copertina.". Questo era esattamente ciò che bisognava fare con Ice, la figlia di Lucifero, che non appariva come era realme...