Tornata alla villa, non avrebbe voluto sentire quel fremito di eccitazione al solo rivedere Dean, ma lo sentì ugualmente, come sentì il cuore arrivarle in gola al solo vederlo, era sbagliato e lo sapeva, anche perché se si fosse innamorata di lui, avrebbe dovuto passare molti più ostacoli di quanti né aveva passati Atropo.
Doveva dimenticarsi di lui, ma nel vederlo si rese conto che la sua idea era assurda, lei non avrebbe mai potuto dimenticare quell’uomo per quanto ci si fosse impegnata e questo non era un buon segno, non lo era per nessuno dei due, perché significava solo guai, altri guai con Zeus.
Quando arrivò né sentì subito il profumo, il suo odore di mare, di freschezza, libertà, qualcosa che si può sentire solo con gli altri sensi, come una melodia come il vento.
Le persone normali non percepivano il vento come una melodia, per loro era una cosa da cui ripararsi, per cui chiudere le porte d’inverno, per via del freddo e aprirle d’estate, quando non c’era quasi mai, per portare un po’ della freschezza che non c’era, eppure non riuscivano a percepirne il suo dolce suono.
Il modo in cui si muoveva così libero di trasportare ogni suono o rumore, ogni melodia o pensiero o sensazione, questo era il vento, una dolce canzone, una di quelle che non si sentono da nessuna parte.
Ogni cosa procurava una melodia, il frusciare degli alberi, le foglie che cadono, il vento che soffia tra loro provocando un suono che si avvicina ad un flauto <Allora?> s’informò subito Mike.
<Zeus ci ha detto solo che tornerà> disse Lachesi e non gli sfuggì la preoccupazione nel suo tono di voce, era preoccupata per Cloto.
"Non sapeva se fidarsi davvero? Non credeva al padre? O c’era qualcos’altro che non stavano dicendo?" Si chiese.Si sentì lo schiocco di un bacio, era sicuro che fosse Mike che abbracciava la sua donna per darle conforto.
"Avrebbe voluto aiutare Lachesi in qualche modo, ma come?".
<Sta tranquilla tornerà presto> la rassicurò Mike, il tono dolce e pieno d’amore non gli sfuggì, amava davvero quella donna e l’avrebbe protetta con il suo corpo né era certo.
<Adesso è meglio andare a riposare tutti, siamo stanchi> affermò Lachesi come se volesse risollevare l’atmosfera che si era creata <Andate avanti> disse spingendo la sorella e il suo uomo ad andare.
Sentì gli occhi di lei su di sé e si chiese se non stesse cacciando persino lui, sentì il rumore di lei che si gettava sul divano.
"Non si era seduta ci si era gettata sopra" pensò lui, doveva essere davvero a pezzi e poi la sentì sospirare.
<Tutto bene?> le chiese.
<Si, va tutto bene, solo un po’ di stanchezza passeggera> affermò lei.
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2 -Le Guardiane- Lachesi
Fantasy[COMPLETA] Dopo la vittoria su Zeus, Lachesi sa che il re degli dei non si darà pace fino a quando non si sarà vendicato, ecco perché in nessun modo vuole dare modo al dio di punirla, anche se questo vuole dire tenere alla larga l'unico uomo che le...