Ventisette

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   Andò in camera e si mise sotto il getto dell’acqua per farsi una doccia

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   Andò in camera e si mise sotto il getto dell’acqua per farsi una doccia.
Sapeva che non doveva reagire a quel modo, che doveva essere più controllato, ma non poteva farci nulla.

Quei misteri.
Quei segreti.
Perché?
Lui avrebbe voluto gridare al mondo che l’amava.
Che voleva stare con lei.

Mentre lei non voleva nemmeno dirgli che lavoro faceva.
Non voleva nemmeno conoscere sua cugina.
Che per lui era sua sorella minore.
Non voleva nemmeno conoscere la sua famiglia.

La cosa lo turbava e lo faceva stare male.
Perché?
Non riusciva proprio a capirlo.
La cosa lo innervosiva come nulla ci era riuscito fino ad ora.

Davvero non riusciva a comprendere il perché di tutti quei misteri, in fin dei conti poteva mantenere il segreto se gliel’avesse chiesto.
Non avrebbe mai fatto nulla che l’avesse messa in pericolo.

Ma lei non si fidava abbastanza di lui, ecco qual era la verità.
Ecco cosa in realtà lo faceva arrabbiare.
Lo uccideva da dentro.
Lo corrodeva.
Credeva che tra loro non ci sarebbero più stati segreti dopo il modo in cui si erano amati.

Non poteva farlo ancora?
Non poteva affidarsi a lui?
Maledizione! Avrebbe dato anche la sua vita per lei!
E lei invece, non riusciva nemmeno a dirgli la verità su di sé.
Sospirò.
Lui invece non aveva avuto segreti per lei.
Non c’era nulla che non le avesse detto.
Perché si fidava di lei.

Eppure per lei non era lo stesso.
<Forse avrei dovuto dirtelo prima, ma te lo chiedo adesso, vuoi lo stesso stare con me, anche se io non posso dirti tutto ciò che vorresti sapere?>
Erano state queste le sue parole.

Se lo ricordava come se glielo avesse detto in quel momento.
Sapeva che non poteva prendersela con lei.
Lei voleva solo proteggerlo o almeno era questo che gli aveva detto.

A quanto pare lei non rischiava la vita, però lui si preoccupava comunque per lei.
Perché allora avrebbero dovuto fargli del male?
Non riusciva proprio a capire.

Lei diceva che non c’era alcun pericolo, eppure lui sapeva che lei aveva paura.
Non sapeva davvero che pensare.

L’acqua comunque lo aiutò a sbollire la rabbia sentendola scorrergli addosso e bagnargli il viso.
Si rilassò.

Finì di fare la doccia e poi si mise a letto.
Si addormentò poco dopo dimentico di tutto.
Era troppo stanco per pensare ancora.
Per domandarsi ancora perché lei non si fidasse di lui.
In fin dei conti se lei lo avesse detto a lui, lo avrebbero saputo solo loro due, come avrebbero potuto scoprirlo?
Era una preoccupazione infondata la sua, perché lui non avrebbe mai fatto la spia.

Il sonno lo avvolse come una coperta e dormì profondamente.
Quando si svegliò, non aveva quasi voglia di alzarsi.
In quel momento, qualcuno bussò alla porta.

2 -Le Guardiane-                                                         LachesiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora