Ventitré

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  Lei sapeva che era una pazzia, ma non riusciva a fermarsi.
Non riusciva a trovare una ragione abbastanza forte per tirarsi indietro.
Per rifiutarlo e mandarlo via.

Aveva davanti l'uomo migliore che avesse mai conosciuto o anche solo incontrato.
Lui era così maledettamente dolce, gentile e così sicuro.
E non voleva lasciarla per nessun motivo.
Credeva in loro.
In ciò che c'era.
Che entrambi sentivano e questo era sufficiente per non potergli dire di no.
Per non poterlo rifiutare.

Sentiva la sua mano calda sulla schiena, il suo corpo contro il proprio.
Le sue labbra che la baciavano con passione e lei non poteva sottrarsi.
Anzi non voleva sottrarsi a tutto questo.

Chiuse gli occhi mentre le sensazioni la sommergevano.
Voleva sentire tutto.
Qualunque cosa.
Sentiva le sue mani su di sé.
Il suo dolce sapore maschile.
Quei baci bollenti che scendevano giù, verso il collo lasciando una scia che la stava facendo impazzire.
Il cuore che batteva sempre più sfrenato nel petto.
Il suo corpo che si riscaldava e fremeva per ogni tocco, bacio e carezza che lui le regalava.

La consapevolezza del mondo si era sgretolata.
Erano solo loro due.
Non c'era più la terra sotto i piedi.
In quel momento erano solo loro due e nessun'altro.
Nessuna responsabilità.
Nessuna paura.
Nessuna condanna.
Solo loro due e il loro reciproco amore.

Lei in quel momento portò le mani ai lembi della sua maglietta e si scostò da lui, il tempo di toglierla.
Accarezzò il suo collo e il suo petto.
I suoi muscoli.
Assaporò la sua pelle baciandolo e né sentì il calore.
Lui l'attirò più vicina a sé, il petto di lei toccò il suo e lei gemette.
Era una sensazione talmente bella e forte.
Così perfetta.

<Vuoi che mi fermi?> le sussurrò all'orecchio.
Come poteva fargli una domanda simile quando fremeva per lui?
Quando lo desiderava più di ogni altra cosa al mondo?
E nonostante la ragione ancora una volta le imponesse di mettere fine a questa storia, di mandarlo via, lei non lo fece.
Non poteva.

Il cuore aveva le sue priorità e decisamente non era ascoltare ciò che gli diceva la ragione, ma era gustare, assaporare ogni istante tra le braccia dell'uomo che amava.
E lo stava facendo.
Lo avrebbe fatto.
Perché era quello che desiderava anche lei.
Tutto il suo intero essere.

Appoggiò la sua fronte a quella di lui.
<No> disse in tono basso.
Aprì gli occhi solo in quel momento, guardando il suo viso.

Lui sorrise ed era così bello.
<Bene, perché non ero sicuro che l'avrei fatto> disse in tono roco.
Lei lo guardò per un lungo minuto e poi fece scorrere le sue mani lungo il suo collo, il suo petto fino a dove incontrò i jeans.
Aprì il bottone e calò la cerniera.
Adesso era il suo turno di rimanere nudo.
Lei lo era già.
Glieli tolse e indossava dei boxer.
Lui le afferrò le mani quando stava per toglierli.

2 -Le Guardiane-                                                         LachesiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora