Ares la baciò avido nel modo in cui lei aveva tanto amato, all'epoca credeva che quello fosse amore e che il suo modo di baciarla rispecchiasse anche il suo modo di amarla.
In realtà si era sbagliata e adesso che la baciava a quel modo si rendeva conto che l'unica cosa che ormai li univa entrambi era Eros.
Loro figlio.Lui le accarezzò il collo con fare sensuale, era un amante esperto, uno dei migliori in effetti.
In quel momento lui la lasciò e i loro occhi si fissarono per un lungo minuto che sembrò eterno.
C'era qualcosa di diverso nei suoi occhi notò lei e lo notò solo in quel momento, qualcosa che non aveva mai visto prima in quel suo sguardo e lo fissò intensamente.<C'è qualcosa di diverso nel tuo sguardo> disse fissandolo per cercare di capire cosa il dio le stesse nascondendo.
Lui si allontanò da lei e vi lesse il rimorso <Non dire sciocchezze Afrodite> la redarguì lui.
Stava soltanto cercando di dirle di lasciar perdere, si chiese cosa il dio della guerra stesse nascondendo, così si concentrò per capire cosa le fosse sfuggito e lo sentì.Rimase stupefatta da ciò che comprese in quel momento.
"Come aveva fatto a non accorgersene? In fin dei conti era la dea dell'amore no? Perché diavolo non l'aveva percepito subito?" Si chiese sorpresa fissandolo incredula.<Tu ti sei innamorato> affermò lei per un momento sotto shock.
Lui la fulminò <Non dire idiozie> l'aggredì.
<Ti assicuro che non lo sto facendo> affermò lei e sentì una strana morsa alla bocca dello stomaco.
Gli poggiò una mano sul petto nel punto in cui batteva il suo cuore <È lui che lo sta dicendo> disse lei.
Lui la fissò intensamente negli occhi <Chi è lei?> gli chiese curiosa.
Quella strana morsa che le serrava lo stomaco divenne più intensa, capì che il fatto che lui si fosse innamorato di una donna che non fosse lei la ferì profondamente, in fin dei conti era la dea dell'amore. "Possibile che non riuscisse a farsi amare ed essere amata? Anche suo figlio aveva la sua stessa maledizione? La maledizione di dare amore senza mai riceverlo? Senza mai averlo per sé? Poterlo toccare? Bearsi di quel sentimento?Era una cosa davvero terribile".
Sentì quella stretta aumentare e pensò che probabilmente era perché lei amava ancora Ares, nonostante tutto quel tempo lei amava ancora quell'uomo, ed era per questo che una tristezza infinita insieme a gelosia la stavano uccidendo.
Continuò a sentire quella morsa allo stomaco per un po' <Puoi mentire a tutti tranne che al tuo cuore> disse in un sussurro.
Lui la fulminò, le afferrò il polso togliendole la mano <Non è nessuno> disse a denti stretti.
Lei lo fissò intensamente e non gli credeva affatto.
"Come poteva cercare di prendere in giro lei? Era come cercare di prendere in giro il suo cuore, era uno sforzo inutile" .<E' per lei che non vuoi avere problemi con Zeus non è vero?> chiese lei furiosa. "Preferiva tenere al sicuro la sua donna chiunque essa fosse, piuttosto che vendicare suo figlio".
Lei sapeva che quella rabbia, però non era rivolta tanto a lui quanto alla donna che le aveva sottratto ciò che sarebbe dovuto essere suo, il suo cuore avrebbe dovuto appartenere solo a lei e invece non era così.
Lui in realtà non l'aveva mai amata veramente, non più di quanto avesse amato tutte le altre che c'erano state nella sua vita e questo avrebbe potuto anche accettarlo, ma adesso che c'era questa donna di mezzo non gli andava giù.
"Credeva che il problema non fosse lei, ma fosse da attribuire a lui, era lui che non era capace di amare, era colpa sua se non l'amava e adesso però non riusciva a sopportare che ci fosse qualcuno che fosse più importante di lei nel suo cuore. Lei gli aveva dato un figlio! Eppure era una sconosciuta ad avere il suo cuore.
Perché?" si chiese lei confusa e anche furiosa per questa pugnalata al cuore.
Una pugnalata che non si aspettava da lui.<Ti ho già detto che non c'è nessuno> ringhiò e ciò le fece capire solo quanto ci avesse colto nel segno, solo che lui non voleva riconoscerlo.
"Era per lei, però, che si preparava alla battaglia, perché sapeva che come Zeus aveva toccato suo figlio, e non lo temeva, avrebbe potuto toccare anche la donna della quale si era innamorato e alla quale aveva donato il suo cuore" <Ed è per paura che Zeus possa farle del male, che adesso vuoi dargli una lezione e non per vendicare tuo figlio, non è vero?> chiese ormai fuori di sé, era così arrabbiata che avrebbe voluto colpirlo.
<E' solo per assicurarti la sicurezza di questa donna non è così?> chiese fissando i suoi occhi e nonostante lui negava lei poteva sentire il suo cuore e quello non mentiva mai.
<Dimmi chi è lei> affermò in quel momento, aveva il diritto e soprattutto il bisogno di vedere questa donna, di sapere chi lei fosse, di sapere chi fosse riuscita a impossessarsi del suo cuore, ad averlo, quando quel cuore sarebbe dovuto essere il suo.
<Adesso basta, vattene> affermò lui seccamente <Ti ho già detto che gliela farò pagare e questo ti deve bastare> disse fissandola negli occhi, era chiaro che voleva tenerla lontana dalla donna in questione, ma prima o poi lei l'avrebbe scoperto <Adesso vai, molto presto avrai mie notizie, adesso voglio solo stare da solo> affermò cacciandola.
Lei lo fulminò <Buonanotte allora> disse semplicemente e andò via senza poter fare nulla per scoprire chi fosse lei, ma lo avrebbe scoperto, poteva starne certo.
"Doveva scoprirlo, non si sarebbe data pace finché non avesse saputo chi lei fosse, che tipo di donna fosse riuscita a far sciogliere il suo cuore, quel cuore che lei pensava non sarebbe mai stato in grado di amare. Forse era vero, lei in quanto dispendatrice di amore non sarebbe mai stata amata, credeva di essere stata amata, ma in realtà non l'aveva mai fatto nessuno, eccetto il suo amato figlio!
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2 -Le Guardiane- Lachesi
Fantasy[COMPLETA] Dopo la vittoria su Zeus, Lachesi sa che il re degli dei non si darà pace fino a quando non si sarà vendicato, ecco perché in nessun modo vuole dare modo al dio di punirla, anche se questo vuole dire tenere alla larga l'unico uomo che le...