che cosa avrebbe voluto dire con quelle parole? che mi avrebbe di nuovo rapita o, peggio, che mi avrebbe uccisa la prossima volta?
guardai il pugnale che avevo in mano, alcune gocce di sangue nella lama cadevano in modo regolare sull'erba sporcandola, quel sangue non era mio ma di Scar, l'unica traccia rimasta di lui e del suo passaggio. Strinsi il pugnale, tanto che per lo sforzo le nocche mi divennero bianche; continuavo a non capire perchè mi avesse risparmiato, ormai, dopo l'arrivo delle guardie, era improbabile batterle men che meno sfuggirle, l'unica cosa sensata da fare era finirla lì, anche se avessero rovinato il piano, il guadagno causato dalla mia morte sarebbe stato per loro molto alto, forse avrebbero ottenuto quel che volevano fin dall'inizio. i miei occhi si spostarono senza volerlo verso Steve, o almeno ciò che rimaneva di lui, ora era solo un corpo vuoto. Sentii un nodo all'altezza dello stomaco, anche se l'avevo odiato per tutto il tempo con quel fare da Don Giovanni, mi sarebbe mancato, almeno un pò. Sapevo per certa che nessuno dei nostri soldati gli avrebbe dato una sepoltura, non era degno, era un nemico. mi mossi svelta, prima che qualcuno potesse fermarmi, mi avvicinai chiudendo gli occhi dell'elfo che era stato il mio rapitore sussurrando parole in una lingua straniera ma che la traduzione fu istantanea vola libero fra gli alberi, in pace. Posai la mano sul suo braccio per dirgli addio un ultima volta, ma qualcuno interruppe l'attimo di intimità che si era creato
- lascia stare, non merita la pace- era una delle guardie che aveva ucciso Steve, aveva una faccia colma di disprezzo, verso di me e quello che stavo facendo, sospirai
- tutti hanno il diritto di essere in pace, e non siamo certo noi a decidere chi non può averla-
se possibile la guardia fece un espressione ancora più schifata e senza cercare di nascondere il disprezzo nella voce disse - bene... ora principessa è il momento di tornare a casa, sua madre e il principe Zachiel l'attendono con impazienza- dopo aver finito se ne andò gustandosi la mia faccia stupita.
no, no, mi ero completamente dimenticata di Zachiel, quell'imbecille, maschilista, al solo pensiero mi veniva prurito alle braccia, ora si che avevo bisogno di picchiare qualcuno! sicuramente avrei sorbito un'altra delle sgridate di mia madre, la cosa peggiore era che mi bacchettava solo quando c'era gente: al pranzo con i ministri, al colloquio con il principe, davanti al popolo.. che vergogna!
scacciai quei pensieri dalla testa, non era ne il momento ne il luogo adatto per compiangermi, ora avrei superato tutto, quello che era successo oggi mi aveva cambiata, non sapevo ancora come ma dentro di me sentivo un fuoco ardere.
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quel fuoco durò ben poco, più precisamente quando rientrando per la prima volta dopo giorni, mi accolsero le urla di mia madre e non urla di gioia...
- Elettra, come hai solo potuto farti rapire! hai anni di esperienza con la spada e con l'arco e non sei neanche riuscita a difenderti, ti hanno stesa come un ramoscello-
-ma ...veramente io...- cercai di difendermi, insomma, da quando ero tornata non si erano degnati neanche di chiedermi come stavo, si, perchè dentro alla stanza reale non c'era solo mia madre, ma anche Zachiel che continuava a ridere per tutto quello che diceva la fantastica regina, per di più senza neanche provare a nasconderlo.
- mia regina, mi dica, come hanno fatto a portarla fuori, sa, sento le sue urla fino alla mia stanza-
ma che ...
- oh, Zachiel caro, mi hanno detto che è svenuta, come un'elfa indifesa- tutti e due si misero a ridere come se non fossi presente... eh no questa non la lascio correre
- ehi, sentite, non me ne frega niente se tu sei un principe okay? non hai il diritto di ridere di me, SONO STATA RAPITA, potevano uccidermi, e tutto quello che state facendo è prendermi il giro, finitela, state zitti.- scoppiai, ci fu un attimo di silenzio, a rompere il silenzio fu il-principe-perfettino
- impertinente... mi piace- mi stava vendendo da vomitare, quasi quasi l'avrei fatto volentieri, magari sulle sue scarpe nuove. il suo comportamento non era normale, prima mi prende in giro e poi fa il carino con me.... ultimamente attiravo solo bipolari
-mi dispiace tanto, ho una figlia davvero .... senza speranza. forse, Elettra, è meglio che tu vada nella tua camera a riflettere che ti fa solo che bene- mi alzai di scatto, ero stufa di loro, di tutti e due, corsi in camera senza dare il tempo ad uno dei due di commentare qualcos'altro.
quando aprì la mia camera però trovai qualcuno disteso sul mio letto
-Elettra! grazie al cielo sei tornata, come stai? che ti hanno fatto? hai preso bene la notizia?-
-wow... ehi Althea, calmati, non ho capito niente fammi respirare- come sempre Altea si era fiondata verso di me abbracciandomi in modo quasi soffocante, mi era mancata moltissimo.
ci sedemmo tutte e due sul letto e Althea si fiondò in un racconto dettagliato su ciò che era successo mentre ero stata rapita
-...insomma tutti erano nel panico, non sapevamo dove fossi e chi ti avesse presa, beh c'era anche la possibilità che fossi scappata ma delle nostre spie ci avevano riferito di averti visto con due elfi in una locanda... a farla breve il principe nella tua assenza ha concordato con tua madre.... ah comunque congratulazioni...-
- aspetta aspetta! congratulazioni per cosa?- dissi incerta
- non ti hanno detto la notizia? tutti la sanno ormai tranne te. Elettra, mentre eri..si insomma eri via, il principe Zachiel ha deciso che.. beh-
- cosa, Althea, che cosa?-
- Elettra, Zachiel ha deciso di sposarti-
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Il pericolo di sognare
FantasyIl mio unico pensiero? Correre. Non facevo più caso al dolore dato dai rami che graffiavano la mia faccia, al respiro che diventava sempre più affannoso mentre il cuore batteva così forte che avevo timore potesse scoppiare; non facevo più caso alle...