capitolo 16

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quella frase mi fece rabbrividire; che cosa mi avrebbero fatto? lui sapeva che ero sveglia, allora perché farmi ascoltare tutte quelle informazioni? forse il mio destino era la morte per questo non aveva importanza che io sapessi o meno. 

Scar era ancora lì, accucciato  davanti a me per gustarsi le espressioni che si leggevano nel mio volto, sgomento, paura, rabbia...ero completamente impotente, non potevo fare niente, scappare ormai non era neanche da prendere in considerazione, se fossi fuggita in quel momento, Scar o Steve mi avrebbero atterrata in un nano secondo, nei migliori dei casi; nel peggiore dei casi mi avrebbero uccisa (per la felicità di Steve). Per non dare altre soddisfazioni a Scar, smisi di piangere e optai per la faccia più inespressiva che mi riuscii in quel momento (o almeno qualcosa che si avvicinava). A dirla tutta non so dove trovai il coraggio, forse era la principessa che era in me, forse era solo stupidità quella che scambiavo per coraggio, fatto sta che lo guardai fisso negli occhi sfidandolo apertamente. 

quello che fece mi lasciò a bocca aperta, durò pochi secondi ma quel tanto che bastò per farmi abbassare lo sguardo: mi sorrise, non un sorriso di scherno o di sfida, un vero e semplice sorriso, anche con la cicatrice era bellissimo, e qualcosa mi diceva che lui lo sapeva.

si allontanò lasciandomi lì "incustodita", sapeva benissimo che non sarei andata da nessuna parte, anche perchè con le mani legate e con la mia solita goffaggine avrei solo peggiorato le cose; lo fissai mentre prendeva una borraccia e la beveva, poi andò verso di me porgendomela 

- Bevi, non voglio che tu muoia per strada, ci servi viva- wow, sbaglio o quelle erano delle parole gentili! anche se restia di accettare qualsiasi cosa da lui, decisi di ascoltare la mia gola e bere con avidità quell'acqua gelida, proprio quello di cui avevo bisogno.

-ora alzati, ascoltami bene perchè non lo ripeterò, adesso ti slegheremo le mani così da non attirare l'attenzione e ti metteremo un cappuccio per non farti riconoscere. se scappi o dici qualcosa di troppo, si occuperà il mio amico qui, e ti avverto, lui non è così tanto paziente-

dopo essermi alzata, con non poca fatica, Scar mi liberò le mani doloranti, quando le guardai non mi sorpresi di vedere dei segni rossi ai polsi, poi mi misero un mantello con un cappuccio, lo stesso che avevano loro per poi partire per una strada a me sconosciuta. 

in quel momento sapevo che al primo passo falso avrei dovuto ucciderli. 

dovere.... io odio le regole

Il pericolo di sognareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora