capitolo 18

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La prima cosa che notai appena entrata nel locale era la puzza di alcool mista ad un odore da chiuso, come se quella locanda fosse stata chiusa per molto tempo.
Anche se il posto era squallido pieno di ubriachi che urlavano e scommettevano (quel tipo di persone che avrei dovuto evitare), il mio stomaco non ci fece più caso troppo preso dall'odore del pane appena sfornato che aleggiava nell'aria, oltre al forte odore di birra .
Scar era letteralmente la mia ombra, era molto attento a quello che facevo, pronto ad intervenire se avessi fatto qualcosa di sbagliato
- mettiti il cappuccio! Vai avanti fino a quel tavolo infondo- Mi disse l'elfo all'orecchio, dal tono sembrava preoccupato, forse perchè aveva paura che io potessi scappare o avvisare qualcuno. 

ovviamente non persi tempo, dopo essermi messa il cappuccio senza discutere, mi avviai verso l'angolo che aveva indicato, lontano dalla luce e dalle persone; non che le persone sedute agli altri tavoli potessero aiutarmi, erano per lo più elfi così ubriachi da non reggersi in piedi, altri erano troppo presi dalle cameriere per accorgersi della mia presenza. Stavo per perdere le speranze quando notai un gruppo di elfi in divisa, grazie alle memorie della principessa, non ci misi molto a capire che erano le guardie scelte per difendere il mio palazzo, forse, pensai con gioia, erano qui per me! A confermare la mia speranza fu una guardia che a occhio e croce aveva bevuto un pò troppo, quest'ultima tirò fuori dalla tasca un foglio spiegazzato e quando lo distese vidi con la coda dell'occhio che era un mio fedele ritratto, anche se era molto abbozzato si poteva vedere l'inconfondibile voglia a forma di stella  che avevo sul collo. Forse c'era una speranza. 

Prima che Scar potesse dirmi qualcosa, aumentai il passo facendo finta di niente per poi sedermi dove lui mi aveva indicato; era un posto per me scomodo, mi aveva messo in mezzo a loro due contro il muro così che io non potessi in alcun modo scappare o avvisare qualcuno. Mentre aspettavamo l'arrivo di Steve iniziai ad ascoltare le conversazioni dei soldati, per fortuna non si sentivano molto con il casino che c'era, e sperai  che il mio rapitore fosse perso nei suoi pensieri.

- ... si, vi dico che è la verità, ormai sono tre giorni che la principessa è scomparsa... non mi sorprenderei che sia morta...- 

- MORTA! ... secondo me è fuggita di nuovo, magari con un elfo maschio. Quella ragazzina ha troppa libertà, se fosse mia figlia la rinchiuderei in camere e la sposerei a sua insaputa- cosa? ma... RAGAZZINA.... come si permettono...

-ma non lo sai? si dice che la regina voglia fare sposare sua figlia con il principe Zachiel.. insomma un matrimonio combinato!-

- Sul serio! allora capisco perchè è fuggita, non è abituata a sentirsi dare degli ordini... viziata com'è...-

decisi di smetterla di ascoltarli, o non so che cosa gli avrei fatto; come potevano delle guardie reali odiare così tanto la principessa...insomma non aveva fatto.... non avevo fatto nulla di male! L'unica mia colpa era quella di essere nata principessa, anche se mi impegnavo con tutta me stessa la mia vita è troppo difficile, fra feste in cui devi stare attenta con chi parli o a come parli;  concentrarsi tutto il giorno sulla postura corretta da assumere, per non parlare delle cose burocratiche! Insomma non è facile essere me...

oh no, concentrati Elettra, tu non sei una principessa, vieni da un altro mondo, tuo padre non è morto in un' imboscata ma in un incidente, tua madre non è una regina ma una donna umile che lavora troppo e infine Althea non è la tua dama di compagnia ma la tua migliore amica.

Con il respiro pesante feci per prendere la carta dei tarocchi che mi aveva consegnato la Veggente, ma non riuscii a trovarla da nessuna parte, solo dopo molto tempo realizzai che era rimasta nella mia stanza, rabbrividii, neanche pochi giorni prima ero convinta che la storia che mi aveva raccontata quella strana elfa era solo fantasia, ma adesso la paura si stava insinuando dentro di me, non potevo scordarmi chi ero realmente e da che mondo provenivo... dovevo fuggire da li e tornare a palazzo.

avevo i giorni contati 


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Ciao  a tutti! ecco il mio nuovo capitolo spero vi piaccia, alla prossima settimana.

Il pericolo di sognareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora