capitolo 29

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POV. SCAR

un dolore allucinante mi passò come una scarica per tutto il mio corpo, strinsi gli occhi trattenendo un gemito di dolore sperando che Elettra facesse in fretta per prendere le bende e i medicinali. 

non sapevo ancora perchè ero lì, disteso contro il pavimento freddo della sua stanza da letto, dove, a pochi metri di distanza, c'era la sua dama da compagnia addormentata, sperai, in un sonno profondo, anche perchè se si fosse svegliata non sarei riuscito a difendermi, figurarsi fermarla.
i giramenti di testa rendeva impossibile concentrarmi, il dolore si era attenuato diventando qualcosa di sordo, come se fosse lontano; cercai di muovermi, quella posizione stava iniziando ad essere scomoda, ma tutti i miei tentativi fallirono dopo una scossa di dolore improvvisa proveniente dalla mia ferita. 
Con molti sforzi riuscii ad appoggiare la schiena al muro in modo da potermi vedere attorno: la stanza era molto grande, il soffitto era alto e ben decorato, il letto era gigante come tutto il quella stanza, sembrava molto comodo, altro che il pavimento; Notai la libreria ricolma di libri che mi fecero venire in mente il tentativo di Elettra di tramortirmi.
Cercavo in tutti i modi di distrarmi ma la mia mente tornava sempre alla stessa domanda: perché ero qui?
Provavo a non pensarci ma ogni volta tornavo a quel pensiero...infondo non sapevo perché ma l'unica cosa che ho pensato dopo ....quello che era successo....era stata Elettra e come un punto fisso mi ero trascinato verso il castello. Anche se sapevo i pericoli che correvo mi diressi verso la reggia, sapevo che li avrei trovato lei; on sapevo perché ma il mio istinto mi aveva portato in camera sua, di nuovo, davanti a quella finestra. Come feci ad arrampicarmi così in alto per me era un mistero, l'unica cosa che ricordavo era il suo viso, il suo volto, ancora più bello dell'ultima volta, anche se sapevo benissimo che lei mi odiava.
I miei pensieri tornare indietro a quella mattina, dopo che gli elfi uccisero il mio compagno e io scappai trovando lui a bloccarmi la strada

FLASHBACK

Maledetta, maledetta lei e i suoi modi di fare da principessa che avevano rovinato tutto, tutto. Imlach* era morto, era vero, non mi interessava più di tanto, era solo un compagno di lavoro, ma non dovevano ucciderlo; il capo si sarebbe vendicato su di me.
- stupida ragazzina- dissi calciando con il piede un albero con il solo risultato di farmi più male.
Una risata fredda mi prese alla sprovvista, arrivava dietro di me, come un'ombra, come una creatura del male, silenziosa... Che non perdona.
Presi un respiro profondo, quella voce, sapevo di chi era, infondo avevo preso da lui gli ordini di rapire la principessa, di portarla viva dal principe, mi girai, sapevo che ormai non sarei riuscito a fuggire. Era troppo forte, anche per me.
-cosa vuoi?- dissi schietto, anche se sapevo benissimo che cosa voleva.
-sai che cosa voglio, Ma dov'è?- la sua voce ... Mi dava i brividi, come al solito la sua faccia era coperta da una maschera, il suo corpo era fasciata da un mantello nero come la notte. Ogni volta che lo vedevo la mia curiosità diventare più grande, volevo sapere chi ci fosse dietro quella maschera.
- io... Non ce l'ho, mi dispiace, c'è stato un problema. La principessa.... è scappata, ci hanno teso una trappola nel bosco, erano in troppi e...-
In un secondo il suo corpo si mosse con una velocità sorprendente e con un solo movimento estrasse la spada dal fodero e mi colpì. Sputai sangue, dovevo aspettarmelo ... Cerca di prendere la spada ma con una mossa rapida lo sconosciuto me la tolse, forse mi avrebbe ucciso, oramai non mi interessava, la mia vita non aveva più importanza...
-sei un incompetente, come al solito dovrò fare tutto io da solo senza un aiuto. Dov'è Imlach... dovrà essere punito..-
- lui è... Morto- dissi a denti stretti, non doveva vedere la mia sofferenza
- ....idiota.....-
Un calcio al fianco mi colpii d'improvviso , facendomi cadere a terra, prima che potessi alzarmi un piede schiacciò la mia ferita, urlai dal dolore.
-Allora non hai capito vero! Tu sei solo una pedina nella mia scacchiera e anche se muori io posso benissimo rimpiazzarti. Ringraziami che non ti abbia ucciso prima, sai, forse mi sarai d'aiuto in futuro, ho notato che la principessa ti guarda con uno sguardo di interesse.-
-no, ti sbagli.....ho chiuso con te ...con questa storia.- dissi
-Allora non sai con chi hai a che fare vero?! ormai tu sei nelle mie mani come tutti gli altri stupidi elfi compresa la principessa. Sai ti darò un consiglio: non fidarti di nessuno nemmeno delle persone più vicine a te, sono soprattutto quelle a tradire più facilmente...e io lo so bene-
Senza togliere il suo piede dal mio stomaco, si tolse la maschera dalla sua faccia, dei capelli neri gli incorniciavano il viso; sapevo chi era, la sua fama lo precedeva
-Esatto stupido elfo, la persona di cui più si fida la principessa è la persona che la vuole vendere o uccidere....sai non ho ancora deciso....-
-.....Dorlas....- dissi.

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Ciao a tutti!!! Ci ho messo davvero un casino a scrivere questo capitolo, spero di avervi confuso di più (che malvagia), non penso ci sarà un altro Pov. Scar, scrivete nei commenti se vi potrebbe interessare l'incontrario.

*il vero nome di Steve

Alla prossima

Il pericolo di sognareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora