capitolo 2

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Prima che riuscissi a comprendere ciò che stava accadendo, dal quaderno spalancato fuoriuscì un vortice di lettere coprendo interamente il bagno di nero, poco dopo non vidi più nulla.  

Quando ripresi conoscenza capì subito, anche senza aprire gli occhi, di non trovarmi più nel bagno delle femmine e forse nemmeno a scuola; sentivo attraverso i palmi delle mani qualcosa di umido e morbido, solo quando spalancai gli occhi compresi di essere distesa sopra dell'erba. con uno strattone alzai il busto cercando di comprendere dove mi trovassi; davanti a me si stagliava uno scenario stupendo: mi trovavo al centro di un campo con mille sfumature di verde sotto un cielo limpido, in lontananza, si riuscivano a scorgere delle montagne altissime, mentre alle mie spalle, a qualche metro da dove mi trovavo iniziava una foresta meravigliosa, con alberi altissimi e secolari. Questo posto era stupendo peccato che,molto probabilmente si trattava solo di un sogno; con agilità mi alzai spazzolandomi i pantaloni beige di un tessuto strano che non ricordavo di aver mai visto, abbassando lo sguardo notai che ero persino scalza 

- certo che faccio dei sogni strani... è il momento di svegliarsi direi- guardai un'ultima volta quel posto, era sorprendente quanto fosse simile al paesaggio che mi ero immaginata come ambientazione della mia storia; presi un respiro profondo assaporando l'aria incredibilmente realistica e anche se a malincuore mi diedi un pizzicotto per svegliarmi. 

-ahia!... ma che?- mi tenni il braccio pizzicato con l'altra mano, cercando di capire perché mi trovassi ancora li. Un pensiero mi frullò per la testa, ma era troppo inverosimile anche per me, dai andiamo, che cos'era? una sorta di scherzo? qualcuno veramente gli era venuta la geniale idea di farmi uno scherzo così elaborato? ma no, forse c'era qualcosa in bagno che mi ha fatto addormentare...

- il quaderno! oh no, devo uscire da questo sogno e subito, devo finire di scrivere la mia storia!- cercai di svegliarmi in tutti i modi, dandomi uno schiaffo, provando a pizzicarmi in punti differenti, ma quello che ottenni fu solo un gran dolore. Sbuffai stizzita, possibile che quello non fosse un sogno? l'unica cosa che mi veniva in mente di fare era andare a cercare qualcuno che potesse indicarmi la via di casa, anche se l'idea che fosse tutto un sogno era decisamente qualcosa di più digeribile. Dopo attente riflessioni decidi di avviarmi verso il bosco, era la parte del paesaggio che mi intrigava di più e quella che mi sembrava più familiare; quando entrai sentii di aver fatto la scelta giusta, ascoltare il canto degli uccelli e il verso degli animali mi calmava e mi aiutava a ragionare sul da farsi. I morsi della fame mi fecero capire che prima o poi avrei dovuto mangiare qualcosa e in più avevo anche la gola secca; per bere non c'era problema, in quel posto avrei trovato di sicuro un ruscello, per il cibo però non ero così convinta, non avevo mai cacciato e sicuramente non l'avrei mai fatto, in più non andavo pazza per il sangue. La mia salvezza furono i cespugli di bacche mentre a poca distanza vidi un piccolo ruscello dove potermi dissetare. 

Era passato forse qualche minuto da quando mi ero messa in marcia seguendo il ruscello, quando sentì delle voci, ero così felice che mi fiondai subito nella direzione da dove proveniva il rumore. 

- hey, scusate mi sono persa, saprete d...-

Quando vidi il volto dei due personaggi mi zittì, non mi colpii per prima lo strano abbigliamento composto da delle armature, non mi colpirono neanche le pensanti armi che puntavano verso di me, o meglio questo mi preoccupò più tardi, troppo concentrata sulle orecchie, i due personaggi che avevo di fronte avevano le orecchie a punta.

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Ciao a tutti!
Questo è il secondo capitolo spero vi piaccia e commentate. Il prossimo capitolo sarà molto più lungo preparatevi!!!
Ciao

Il pericolo di sognareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora