capitolo 31

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mentre scendevo le scale i miei pensieri vorticavano per cercare di capire che cosa volesse da me Zachiel, insomma, per tutti questi giorni in cui io l'avevo evitato come la peste  lui non aveva dato nessun cenno di vita; addirittura pensavo che avesse ritirato la sua parola sul matrimonio e se ne fosse andato, troppo bello per essere vero.

nell'angolo della mia mente c'era una vocina sottile e insistente che cercava in tutti i modi di non ascoltarla, ma sapevo che aveva ragione, era troppo bella la possibilità che il principe volesse andarsene... forse aveva scoperto che tenevo nascosto un possibile omicida ed era venuto a chiamarmi così da lasciare libera la stanza per poi poter uccidere Scar facilmente.... Elettra, da quando ti preoccupi dell'incolumità di quell'elfo, infondo la morte è ciò che si merita, no?

il soldato davanti a me si fermò improvvisamente davanti alla porta che dava sul giardino, la aprì andando, poi, verso l'unica persona presente, il principe Zachiel.

- Principe, la principessa è qui, come richiesto- disse schiarendosi la voce

- bene, ora lasciaci soli- 

panico, con gli occhi cercai di supplicare la guardia di non lasciarmi da sola con lui, ma evidentemente gli stavo antipatica perchè se ne andò con un ghigno soddisfatto stampato in faccia. 

alla fine ero rimasta con lui, da sola e con una terribile emicrania. 


erano solo passati pochi secondi dal mio arrivo ma per me sembrava un eternità, l'imbarazzo almeno da parte mia era palpabile ed ero così rigida che i miei muscoli iniziarono a farmi male, cercavo in tutti i modi di non guardarlo negli occhi concentrandomi su cose molto banali, come le mie scarpe, che in quel momento sembravano la cosa più interessante che avessi mai visto. ad un certo punto non resistetti e sbottai

- allora, che vuoi?-   per la prima volta in questi giorni decisi di guardarlo negli occhi, non era molto bravo a nascondere i suoi sentimenti, vedevo chiaramente oltre al colore azzurro dei suoi occhi, rabbia, impazienza e... incertezza. forse ero stata un pò dura...

- oh, siamo arroganti oggi, eh? e io che pensavo che ti fossi mancato, sai, uno come me, così bello, non si vede spesso in giro... anzi, io sono l'unico-

- narcisista- sussurrai quel tanto che bastava per farlo sentire anche a lui, se continuava così gli avrei vomitato sui suoi piedi. A malincuore però dovevo ammettere che era un bel ragazzo, la pelle perfetta aveva un colore davvero particolare per gli elfi, almeno della mia zona, la nostra pelle era più olivastra mentre la sua era diafana, la quale non faceva altro che risaltare i suoi occhi blu scuro incorniciati dal nero dei suoi capelli, tirati sempre all'indietro. il corpo a dir poco perfetto era risaltato dall'abbigliamento semplice ma allo stesso tempo studiato del principe: indosso portava una casacca a maniche lunghe verde smeraldo stretta nella vita da una cintura che stringeva i pantaloni di pelle marroni che slanciano la sua figura già alta. Si, sarebbe stato un bell'elfo se non fosse per quel carattere

- cosa hai detto, sai non ti stavo ascoltando, puoi ripetere?- chiese non nascondendo l'ironia nella voce, decisi di imitarlo tanto per provocarlo ancora di più

- oh, scusami, sai mi stavo chiedendo quanto fosse spropositatamene grande il tuo ego... insomma io non penso tu valga un gran che- oh, dalla sua faccia si poteva capire che lo stavo irritando, e tanto anche. 

- stupida mocciosa... - prima che potessi ribattere si schiarì la voce riprendendo il controllo molto velocemente, al posto della faccia rossa di prima spuntò all'angolo della bocca un sorrisino beffardo... ero impreparata per questo cambio repentino e lui approfittò della mia confusione per continuare - oh, beh, magari col tempo il tuo caratteraccio scomparirà, sai io sono convinto che sarai una moglie fantastica... ah tua madre ti ha detto quando è la data del nostro matrimonio?- 

mi morsi il labbro per non far uscire dalla mia bocca le varie imprecazione che se no sarebbero uscite a random, senza che io potessi controllarle, prima o poi gli avrei dato uno schiaffo sulla sua perfetta faccia.

- perchè mi hai chiamato? non penso tu volessi parlare di questo solo per divertirti- dissi a denti stretti 

- devo ammetterlo, stuzzicarti mi piace moltissimi ma hai ragione, ti ho chiamato perchè volevo dirtelo di persona, per il nostro matrimonio tua madre ha indetto un ballo in maschera con tutta la corte e questo comporta le persone più importanti, non solo elfi ma le altre creature di questo mondo, ovviamente tu starai con me tutto il tempo e...- mi prese il braccio stringendomelo e avvicinandosi con la sua faccia al mio orecchio - vedi di non farmi fare brutta figura... oppure te ne pentirai, sai bene che la pazienza non è il mio forte-

se ne andò prima che io potessi ribattere in qualche modo, l'ultima cosa che sentì fu lui che da lontano mi gridò - ah, già, la festa è stasera- 

sono morta.


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ciao a tutti! 

scusatemi se non ho aggiornato ma ero sommersa dai compiti, spero che questo capitolo vi abbia fatto arrabbiare di più con il fantastico principe dei nostri stivali.

alla prossima 

Il pericolo di sognareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora