2 settimane dopo
"Dai Camille ripeti di nuovo"
"Ma non ne ho voglia"dice sdraiandosi sulla scrivania
"Nemmeno io,ma dobbiamo finire di ripetere questa cosa di storia e poi abbiamo finito"
"Ma c'è caaaaaldo"
"Ma va...è estate pensa un po'"dico prendendola in giro
"Dai avanti ripeti"
"Ok...Allora l'imperatore Severo Alessandro è il primo imperatore provinciale,poi che veniva dall'Africa,precisamente dalla Leptis Magna. Prese povvedimenti sull'esercito e rafforzò le frontiere all'estero. Gli successe Gaio Antonio."dice scocciata
"Oh brava...era tanto difficile?"
"No. Ma ora andiamo giuuu"dice chiudendo il libro e scendendo di corsa
Quando scendo anche io la trovo già appiccicata a Niall. È venuto a trovarci dopo poco che Camille è tornata da Londra. Louis ha insistito tanto per tornare anche lui,ma l'ho costretto a rimanere lì. Alla fine è venuto un giorno avanti e indietro e gli ho parlato di quello che pensavo nei giorni successivi alla rottura con Zayn riguardo ai ragazzi.
Come sto io? Meglio molto meglio,ma non bene.
Tutti mi dicono di fare qualcosa,qualsiasi cosa. Mi dicono di uscire,di non chiudermi in me stessa,di non perdere troppo tempo a piangere per lui,che non ne vale la pena. Ma cosa ne sanno loro? Cosa ne sanno dei suoi abbracci improvvisi. Mi dicono che in fondo lui non mi meritava nemmeno,come se i sentimenti fosse una questione di merito. Se è per questo,vorrei rispondere io,credo di non aver nemmemo mai ucciso una mosca,chiedo sempre "scusa" e "per favore",sorrido a tutti,anche a quelli che non mi sorridono mai; sono gentile ed educata,e spesso se qualcuno mi fa del male cerco di perdonarlo a prescindere,anche se questa volta non ci riesco,perché a questa cosa che le persone a volte siano cattive per scelta non ci ho mai creduto.
Allora dov'è la mia stella?
Perché me la meriterei,parecchio.
Mi dicono di iscrivermi a qualche club,di fare qualcosa durante quest'estate che sembra passarmi davanti,di voltare pagina. Mi dicono di buttarmi nelle novità,di lasciarmi andare,di godermi questa libertà.
Io annuisco per non deluderli. La verità però è che io non ho più voglia di fare niente. Non ho più voglia di lavarmi i capelli,di truccarmi,di abbinare i colori dei vestiti che indosso. Non ho più voglia di ascoltare gli altri,di ascoltare musica,di essere carina. La mia tristezza sembra voler andare di pari passo con il mio aspetto esteriore.
Nonostante io sia partita con dei buoni propositi tagliandomi i capelli,ancora non sono riuscita a trovare la marcia giusta per incominciare definitivamente questo cambiamento.E lo so che sono ridicola. Lo so.
Lo so che la maggior parte delle persone trova sciocchi quelli che stanno male per più di tre giorni dopo la fine di una storia. La tristezza sembra essere concessa solo a tempo determinato,altrimenti diventa incomprensibile per chi la osserva.E quando si chiude una porta si apre un porto e giusto? E ancora "non ci pensare più","che vuoi che sia?","ci siamo passati tutti".
Insomma dai,tutto questo...per "amore"?
Eh sì.
Lo so che le tragedie sono altre,ma la mia tragedia è questa.
Non posso stare a lungo in mezzo alla gente,non posso smettere di piangere,non posso imparare a fare qualcosa di nuovo,non posso partire.
Non me la sento ancora.
Voglio andare a fondo per capire se da lì l'unica cosa che continuerò a vedere saranno i suoi occhi.Da un lato sono contenta però,perché so di aver superato a pieno quel pensiero di essere un peso,un problema per i ragazzi. So di non esserlo più e non me ne sono convinta solo con le loro parole;è stato merito del tempo,e un po' è successo e basta. Non so nemmeno io perché. Ogni mattina mi svegliavo sempre più convinta del contrario di quello che avevo pensato fino alla sera prima a riguardo,finché una mattina avevo raggiunto questo piccolo obbiettivo.
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One Direction=My Direction
FanfictionCosa succede quando una ragazzina va al concerto dei suoi idoli con la sua migliore amica e si imbatte proprio in uno di loro? Solo Mary lo sa proprio perché le è capitato