CAPITOLO 15;

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"Mamma! MAMMA!", grido per la centesima volta.

Come al solito l'universo è contro di me: chi è che ha deciso di farsi una bella doccia calda per poi scoprire che l'accappatoio è sparito e in bagno non c'è neanche l'ombra di un asciugamano?

Mamma arriva trafelata di corsa, davvero, sembra che abbia appena corso una maratona.

"Cosa c'è? Tutto okay?!", ansima, mettendosi una mano sul fianco.

Parola mia, questa donna ha davvero bisogno di esercizio fisico.

"No mamma, non va per niente bene!", rabbrividisco da dietro il vetro, infreddolita. Riapro l'acqua e sospiro sentendo l'acqua bollente contro la mia pelle ghiacciata.

Mamma si guarda attorno e poi sembra avere un lampo di genio: "tesoro, lo so che sei stressata per l'appuntamento e tutto, ma devi calmarti. L'accappatoio è giù appeso, ora te lo vado a prendere. Poi in cucina c'è una bella fetta di torta al cioccolato che ti aspetta.", sorride e non posso fare a meno di cacciare un urletto di felicità. Vi ho già detto quanto amo questa donna?

Mentre la mia cara genitrice va a prendermi l'accappatoio controllo che sul mio corpo non sia rimasta neanche una piccolissima mini traccia di un pelo. Eh già, a volte essere donna richiedeva certi sacrifici...!

Finalmente sono in camera mia, asciutta e profumata. Per una volta nella vita i capelli mi ricadono in morbide ciocche ondulate sulla schiena senza aver avuto bisogno di usare la piastra o l'arricciacapelli. Sia benedetto il phon!

Guardo con occhio critico la cabina armadio, indecisa su cosa indossare. Oh Gesù, non ne ho proprio idea!

Senza neanche aver il tempo di riflettere sto già componendo il numero di Niall.

"Principessa?", risponde con voce preoccupata. Sbircio dalle tende di camera mia e vedo che è in camera sua, disteso sul letto a pancia in su.

"Niall, ho bisogno del tuo aiuto!!!", esclamo, agitata. Vedo il mio migliore amico balzare giù dal letto e correre alla porta.

"Chi devo uccidere?", ringhia. Ma quanto è dolce?

Scoppio a ridere: "No, nessuno. Devi aiutarmi a decidere cosa mettermi. E' una richiesta di primo soccorso, non mi puoi lasciare nel momento del bisogno.", mi affaccio alla finestra e vedo che lui fa lo stesso. Poso il cellulare.

"Tessie, devo proprio? Sai che non sono la persona adatta per i consigli sui vestiti...", sbuffa.

"Ho bisogno del mio migliore amico...", lo imploro, congiungendo le mani a preghiera.

"Cinque secondi e sono da te!", esclama, chiudendo la finestra. Sorrido vittoriosa.

Un minuto dopo Niall entra dalla porta. Ha in mano una fetta di torta al cioccolato. "Tua mamma ha detto di po-", si blocca non appena mi vede.

"Perché indossi l'accappatoio?", domanda, alzando un sopracciglio.

Ho messo l'accappatoio perché non voglio che Niall veda la mia biancheria di pizzo, per quanto possiamo essere amici.

"Di sicuro non resto nuda.", ridacchio. Niall annuisce ripetutamente come un robot. Mah, chi li capisce i ragazzi!

"Allora, di quale gravi pene sei afflitta?", domanda, scrollando la testa e nascondendo una risata.

"Harry non mi ha detto una sola parola di dove mi deve portare, e io sono nel panico più totale! Immagina: se io mettessi un vestito elegante e mi portasse – che so – in un bosco? Oppure se mi mettessi un completo da montagna e mi portasse in un ristorante elegante?!", mi copro la faccia con le mani, nel panico totale.

Il fratello del mio migliore amicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora