Capitolo 17

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Capitolo 17

E va bene ti guarderò allora

Entrai in camera mia e mi buttai a letto a pancia in su e dopo 3 secondi vidi avanzare anche Sara che cadde anche lei nel mio letto e nella mia stessa posizione

-com'è andato il terzo giorno di lavoro?-disse spezzando il silenzio

-una vera merda- dissi mentre guardavo il bianco soffitto

-cosa?!- disse guardandomi

-....- merda.

-cosa è successo?- mi chiese sedendosi nel letto

Girai lo sguardo verso di lei e poi mi sedetti

- se te lo dico mi giuri che non ti arrabbi?- chiesi preoccupata

-te lo giuro-disse con poca calma

-Allora preparati perché sarà una storia lunga- dissi -il primo giorno di lavoro mi era venuta fame e allora sono andata nel distributore di merendine e....- ad ogni mia parola i suoi occhi e la sua bocca si allargava ancora di più - ed Niall ha cercato di baciarmi....-

-Allison ma che casino hai fatto!!?-disse gridando

-1 Ashton e il classico bastardo come quello di due anni fa, ma ti piace e non negarmelo perché è così

2 Niall mi sembra un ragazzo a posto ad da come lo descrivi oltre ad essere bello anche lui ti piace

Perciò non chiedermi quale sarà la mia opinione perché sai che per te io sceglierò sempre Niall- disse camminando di qua e di là per la stanza

- ma c'è un problema con Niall- dissi giocando con le mie dita che in questo momento solo diventate molto interessanti

-Oddio! quale?- disse fermando la sua camminata

- è il nipote del capo e...- non volevo continuare avevo paura della sua reazione

-E...?!-

-ha 16 anni- dissi arresa. Lei sbarrò gli occhi e si mise le mani nelle faccia

-mi avevi promesso che non ti arrabbiavi...- protestai

-come faccio a non arrabbiarmi se mi dici che ti piace sia che un coglione e sia che un ragazzino!- disse cercando di alleviare la calma anche se fu invano

- e cosa faccio adesso?-dissi disperatamente mentre mi infilavo le dita nei capelli

-se non fosse che abbiamo bisogno di soldi ti avrei detto di licenziarti- disse con più calma sedendosi a fianco a me

- perciò l'unica cosa che ti posso dire e di cercare di evitare situazioni imbarazzanti con tutti e due- annuì

-hai mangiato?- disse dandomi un lieve abbraccio

- no-

-dai allora andiamo a preparare la cena-

_____________

-non guardargli negli occhi oppure nelle labbra- mi raccomando Sara

-e come faccio quando devo parlare-

-non lo so ma non guardare negli occhi e n'è la bocca, ok?-

-ok..- dissi sbuffando mentre aprivo la porta dell'edificio

- ah sì, se ti incontri Ashton e fa il casca morto, tu ignoralo- disse aprendo la porta dell'ufficio del si.gn Colins

-ciao ragazze-

- buongiorno signor Colins- dicemmo a coro

-Allison com'è andata con Niall?-disse sorridendo

-bene-sorrisi falsamente

-Sara tra dei giorni dovrebbe arrivare il tuo aiutante, anche ad Allison doveva venire il tuo vero aiutante tra dei giorni ma visto che c'era mio nipote libero ho pensato di farlo lavorare con te- disse.

Lo volevo uccidere se non fosse per lui non sarei in questo pasticcio ma era il mio capo perciò ho dovuto ingoiarmi tutto a mala voglia e sorridere

-va bene basta chiacchiere e a lavoro, Sara questa e la tua cartelletta e Allison la tua ce la Niall che è al bar-

-buon lavoro allora- disse per poi avventarmi verso la porta

-ricorda quello che ti ho detto- mi disse Sara prima sparire nell'edificio

"Perfetto!" Si lamentò la mia coscienza

Entrai al bar e mi sciolsi al vedere il ragazzino seduto che ammirava la cartelletta che aveva in mano. Posso giurare che se sapessi che ha 16 anni gliene darei di meno. Non lo so, sarà forse il suo sguardo così innocente o forse il sorriso non ne ho idea ma mi piace

" È un ragazzino" sentì dire dalla mia coscienza . A quelle parole vacillai la testa in modo da risvegliarmi dal mio stato di trans che mi aveva di nuovo creato quel ragazzino.

Mi avvicinai lentamente e lui alzò lo sguardo. Mi sentì bruciare quando gli occhi del ragazzo percorse tutto il mio corpo e in quel momento mi insultai per avermi messo una gonna che era corta fin sopra al ginocchio

-ciao-disse sorridendo

-ciao- dissi facendo un lieve sorriso

-lo sai che disegni veramente bene?- disse guardando i disegni della pianta del palcoscenico

-e tutto grazie a una squadra e una matita- dissi sorridendogli

-e a te.. cioè alle tue mani.. nel senso...-

Disse balbettando

-ho capito il senso non preoccuparti- dissi calmandolo

-ok... va bene... che si fa?- disse.

Cavoli! È vero cosa posso fargli fare perché le cosa diventerà dura tra dei giorni ma intanto adesso non ho bisogno di aiuto..

-io devo continuare a fare il disegno e perciò non ho bisogno di nessun aiuto- dissi

-e va beh ti guarderò allora- sentì una scossa percorrermi tutta la colonna vertebrale

-cosa?-chiesi preoccupata

-beh si ti guarderò mentre disegni tanto non ho niente da fare- sentì sollievo. Solo a immaginarmi lui che mi guarda il mio corpo tutto il giorno.... non voglio neanche pensarci, non resisterei a lungo

-d'accordo.. ma prima devo andare in sala attrezzi che devo prendere il materiale per disegnare- annui e andammo via dal bar

Trouble || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora