Capitolo 49

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Capitolo 49

-ma c-che cosa hai fatto?- disse preoccupato mentre guardava attentamente i lividi.

-È più giusto dire "chi"- la rabbia ritornò in me parlandogli in modo sgradevole.

-È stato quel Horan?- chiese e riuscì a notare come i suoi occhi si incupirono al solo pensare che quel ragazzo mi aveva potuto far del male.

-No. È stata la tua cara amica Madison- risposi scocciata mentre lui spalancò gli occhi - Che a quanto pare era di più che un'amica...se non lo è ancora adesso- il mio corpo si riscaldò notevolmente al solo immaginarmeli insieme.

Rimase zitto.

Come se la parola gli fosse sparita di colpo. Guardava i miei occhi e poi il braccio come se non poteva credere alle mie parole. -Hai intenzione di dirmi chi è questa Madison o no?!- alzai la voce vedendo che ormai era stato in silenzio per troppo tempo.

-non è nessuno- sussurrò mentre si grattava la nuca nervosamente. Guardava ancora il mio braccio come se si sentisse in colpa. -e comunque non è mai stata più che amicizia, anzi, non eravamo neanche amici-continuò

-Non prendermi in giro Ashton. Non sono una stupida. E capisco perfettamente che è una tua ex che a quanto pare gli piaci ancora...-dissi seria mentre lo vidi abbassare la testa verso i suoi stivali e lo ringrazio, perché non avrei sostenuto ancora allungo il suo sguardo.

-Non era la mia fidanzata - ammise. Sembrava un bambino intanto che cercava di dire le parole giuste per non farmi arrabbiare ulteriormente.

-non mi piacciono le bugie-

-Infatti non l'ho è....ti sto dicendo la verità, te lo giuro-disse prendendo la mia mano tra le sue, che era minuscola al confronto. Gli volevo credere, volevo essere sicura di quello che mi stava dicendo. È lo ero. Ma c'è qualcosa che non mi convince...Qualcosa che mi sfugge in tutta questa storia.-tu sei stata la prima ragazza a cui mi solo legato per amore...credimi- I miei battiti accelerarono quando le sue labbra calde toccarono le mie nocche. I suoi occhi erano concentrati suoi miei cercando in tutti i modi di convincermi.

-Ash, Voglio crederti...ma c'è qualcosa che non so...qualcosa che mi stai nascondendo- la mia voce aveva un tono supplichevole mentre cercavo di trovare la risposta nel suo bellissimo e ammaliatore sguardo -lo sento- continuai.

Sospirò pesantemente prima di cedere. - Non so dirti quanto tempo, ma forse dei mesi fa stavamo girando il video di "She looks so perfect", e li ho conosciuto Madison che lavorava come comparsa nel video...e beh...poi...c'è stato...ma niente di importante- balbetto. ok, non ci sto capendo niente.

-aspetta, aspetta...spiegati meglio perché non capito niente da "comparsa nel video"in giù-non capivo tutto sto nervosismo

-Ma non so come spiegartelo senza che...tu ti arrabbi- mi stavo preoccupando -Sono cose da uomini- cose da uomini?eh? -cose a cui non si resiste- quell'ultima parola mi fece capire tutto. Sesso. Cazzo dovevo aspettarmelo. Anche se credo che la gelosia che sta scorrendo velocemente nelle mie vene si sarebbe presentata comunque.

-Basta. Ti prego. Non voglio sapere altro , ho capito- al solo pensiero mi viene voglia di andare a cercare quell'oca bionda e strappargli le due voluminanti ciglia finte.

-visto! lo sapevo che ti saresti arrabbiata-si lamentò scrollando le spalle

-come cazzo faccio a non arrabbiarmi dopo che mi hai detto che ti scopato una maniaca che poco fa mi ha infilzando quelle fottute unghie finte sul braccio?!- sento che più parlo, più mi arrabbio.

-Primo, "scopato" è perfetto, perché è stato solo quello. Secondo, questo del braccio lo risolvo subito-appena terminò la frase cominciò a camminare verso un posto indefinito

-ehi! dove stai andando?-domandi afferrandogli la maglietta in modo da fermarlo.

-Vado da Madison per dirgli che se si riavvicina a te o ti sfiora con solo dito, se la vedrà con me- le sue parole erano serie mentre io tenevo stretta la presa sentendo il tessuto sciuparsi.

-No. Tu non ti avvicinerai a lei, hai capito?!- Non voglio che stia con lei neanche un secondo figuriamoci che gli parli pure. Non resisterei. Soprattutto dopo aver scoperto la verità.

Un sorrisetto si gli formò sulle sue labbra prima di avvicinare il suo viso verso il mio.

-Non dirmi che hai paura, principessa?- disse divertito a un centimetro da me. Paura? PFF...Paura di che? Che lo portino via da me? perdendo il suo profumo, i suoi baci, il suo amore, LUI. Ok, forse un po' di paura c'è lo.

-tanto non ho niente di cui aver paura, no? Perché non mi tradiresti mai, non è così? Non mi sostituiresti mai con quella, o mi sbaglio?-adesso non era l'unico che sorrideva beffardo mentre gli porgevo domande su domande.

-Andiamo bellezza, non c'è confronto. Tu sei mille volte più bella-disse sensualmente per poi avvicinare le sue labbra al mio orecchio -E mille volte più Sexy, questo te lo posso assicurare- quei sussurri mi fecero venire la pelle d'oca. Ho come la strana sensazione di aver già visto queste mosse persuasive.

-Ho l'impressione che qualcuno stia copiando delle mosse altrui-dissi mettendo una mano sul suo petto in modo da spingerlo all'indietro per vedere i suoi occhi.

-Ho solo imparato dalla migliore-mi diede un bacio stampo. Troppo piccolo, troppo corto. Le mie mani gli circondarono il collo abbassandolo verso le mie labbra. Le mie intenzioni erano molto evidenti, ma mi fermai a guardarlo e non sapevo il perché.

Era così bello anche con lo sguardo serio mentre mi scrutava con quei perfetti occhi dal colore indescrivibile. Abbassai lo sguardo incrociando le sue carnose labbra, la voglia di baciarle era inevitabile. E nel pensare che fino poco tempo fa venivano baciate da altre labbra mi fece crescere un nodo allo stomaco.

-Ti fidi di me?- sussurrò con un accento maledettamente australiano mentre attaccò le nostri fronti. I sui occhi tendente al verde mi facevano sentire sicura e protetta nello stesso tempo ed io adoro questa sensazione.

-più di me stessa-

-Allora fammi parlare con lei...perché non voglio che ci importuni più, ok?- le parole dolci sembravano sinfonie. Annuì e lui sorrise.

-Però adesso baciami,oppure impazzirò-Risi al suo commento esagerato per poi attaccarmi alle sue desiderabili labbra.

Trouble || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora