Capitolo 85

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Capitolo 85

(Suggerimento Musica: Pompeii By Bastille)

Pov's Allison

-Ho bisogno assolutamente di un braccialetto per metterlo con questo complimento- squittì Sara sventolando, una delle borse che aveva in mano, in aria.

Annuì guardandomi intorno alla ricerca di una gioielleria.

Era passata un'ora e Sara voleva fare ancora compre.

Avevo comprato anch'io qualche cosa, ma solo per farla felice, adoro il suo sorriso e quel luccichio sui suoi occhi.

-Andiamo lì- mi suggerì trascinandomi per il polso.

Si fermò davanti ad una gioielleria, guardò attentamente i prezzi esposti prima di sorridere.

Entrammo, l'aria ci rinfrescò mentre osservavamo la moltitudine di braccialetti, collanine ed anelli.

Le teche di vetro erano ben ordinate e luccicavano al contatto con la luce del grande lampadario.

Sobbalzai quando qualcuno parlò.

-Posso esservi d'aiuto fanciulle?- chiese educatamente la signora sulla sessantina d'anni.

Il fragile sorriso esprimeva affidabilità e dolcezza mentre gli occhi color miele venivano separati dai nostri dallo strato sottile dei suoi occhiali.

-Sì, starei cercando dei braccialetti- disse Sara.

-Beh, i braccialetti sono da quella parte- sentivo solo le parole ma i miei occhi erano ben concentrati sui gioielli esposti.

Erano bellissimi, uno più dell'altro.

Gli occhi luccicarono quando avvistarono le due ali d'angelo.

La loro somiglianza era incredibile, le rifiniture, il colore, la forma.

Avevo studiato nei minimi dettagli il precedente ciondolo che abbelliva il mio collo, erano identici.

-È bella, vero?- mi girai a guardare la signora con gli occhi ancora sbalorditi.

-Ne avevo anch'io una così- sorrisi.- ma la mia aveva delle incisioni nel retro-

La vidi socchiudere un po' gli occhi prima di sorridere.

-Usa il passato, perché?- chiese

-È una storia lunga- sussurrai.

-Giusto- affermò - Rispetto la sua "privacy",ma posso raccontargli una storia?-

Annuì tirando uno occhiata a Sara che era ancora immersa nella sua ricerca.

Si appoggiò sulla teca di vetro incrociando le braccia al petto.

-Qui dentro entrano così tante persone, chi per cercare qualcosa che si abbini al vestito appena comprato, chi per farsi perdonare e chi per regalare- mi appoggiai anch'io alla teca, interessata alla fine di quella curiosa storia - Un po' di tempo fa era entrato un normale ragazzo, era alla ricerca di un regalo per la sua fidanzata, e adesso si chiederà perché gli sto raccontando questo, di sicuro ci saranno tantissimi ragazzi che entrano per questo scopo qui- prese delle chiavi dalla sua tasca prima di infilarla sulla serratura della teca che conteneva la collana-Ma sa? anche con questa età e con tutte le persone che ho visto dopo quel ragazzo, non mi sono ancora tolta dalla testa il suo sguardo, i suoi occhi tra il verde e il marroncino erano alla ricerca di qualcosa di unico per la ragazza di cui si era innamorato- prese la collana tra le dita - e la trovato, nessuna ha quelle incisioni- girò le piccole ali, mostrando il vuoto dietro di esse.

-Voglio farli una domanda, Allison- la guardai con gli occhi spalancati quando sentì il mio nome, ma lei si limitò a sorridermi- Crede nel destino?-

Rimasi senza parole mentre collegavo tutte le informazioni date, tutto quadrava.

-Se mi chiede se credo che la nostra vita è stata già scritta dal giorno della nostra nascita, beh no, non ci credo- affermai - perché sono certa che ogni uno di noi possa decidere cosa fare della propria vita, senza seguire delle regole, senza che nessuno scelga per te-

-Il futuro è di chi lo sa cambiare-continuò -Ma lo cambi ascoltando il cuore, perché la testa non ha sempre ragione-

-Come si chiamava il ragazzo?- le chiese, cercando solo la conferma.

-Lei sa perfettamente come si chiama, Allison-

Trouble || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora