Capitolo 78

4.6K 220 13
                                    

Capitolo 78
(Suggerimento Musica: Another Love By Tom Odell)

Strinse le labbra alle mie parole dettate dall'odio e dal rancore.

Il suo sguardo finì sul soffitto mentre una con mano sistemava le ciocche che gli erano finite in fronte.

Annuì leggermente all'aria, sospirando, per poi far ricadere i suoi occhi verso di me.

-Allora è questo quello che sono per te- mormorò spostando lentamente gli occhi altrove, come se stavolta era lui che non riusciva a sostenere il mio sguardo.

-Uno schifo-sputò disgustato guardando un punto vuoto dietro alle mie spalle.

-Sì- sbottai richiamando la sua attenzione -Anzi, sei peggio di uno schifo, vai oltre al disgusto, tu..- gli puntai il dito contro facendo parlare alla rabbia che non faceva altro che ripetere nella mia testa le immagini di quello stupido sabato sera. -tu mi fai venire il ribrezzo-affermai.

Le parole che mi stavano per uscire dalla bocca, si bloccarono in essa quando vidi la sua reazione.

Mi sarei aspettata una di quelle battute stupide e bramose, ma niente.

I suoi occhi erano tristi sui miei, mi bucavano l'anima senza ritegno e compassione, proprio come io l'avevo insultato pochi secondi fa.

I suoi occhi cercavano la verità nei miei, cercavano la conferma che quello che avevo appena detto era solo una bugia dettata dalla rabbia.

Mi afferrò la mano.

I miei occhi scrutarono lentamente il modo in cui giocherellerò con le mie piccole dita prima di incrociarle con le sue.

La mano fredda ricopriva la mia.

Il suo contatto mi bloccò mentre il calore della mia mano era intento a riscaldare la sua.

-ribrezzo- sussurrò.

I miei occhi si spostarono sui suoi, il respiro caldo mi riscaldava il viso mentre sentivo il mio corpo congelarsi sotto il suo sguardo.

-È questo quello che provi?- strinse di più le mie dita tra le sue.

Non riuscivo a parlare, non riuscivo a mentire sotto a quel tocco tanto desiderato dal mio corpo.

-È questo quello che provi quando ti bacio? È questo quello che provi quando ti tocco?- i nostri nasi si sfiorarono e suoi ricci mi accarezzarono la fronte.

Le mie labbra erano tremanti al confronto delle sue, così vicine, così rosee.

Volevo perdermi nel suo sapore e affogare nei suoi occhi, ma i ricordi erano ancora troppo limpidi.

Troppo chiari, troppo dolorosi.

I suoi occhi mi scrutavano con attenzione socchiudendosi quando le sue labbra sfiorarono le mie.

I battiti del cuore accelerarono, ma non potevo cedere, non volevo cadere.

Anche se quella caduta sarebbe stata la più dolce che abbia mai avuto, non potevo, ero stanca di soffrire.

Abbassai il capo, un tonfo al petto mi fece stringere gli occhi.

La punta del suo naso toccò i miei capelli mentre il mio udito si riempì dei forti battiti, così forti che il suo torace non riusciva ad attenuare.

La sua mano teneva ancora stretta la mia e non era intenzionata a lasciarla.

Era l'unica cosa che ci teneva uniti, era l'unica cosa che mi faceva sentire così completa dopo tutto quel vuoto.

-Dì che non è vero- sussurrò con voce flebile alzando, con una mano, il mio mento verso i suoi occhi.

Come se sapeva che non sarei riuscita a mentire sotto tutto quel verde.

-Dì che non e vero che ti faccio ribrezzo, dì che non è vero che ti faccio schifo- appoggiò la sua fronte sulla mia stringendo gli occhi, impedendomi la meravigliosa visuale.

Non l'avevo mai visto così.

Così debole, così sul punto di crollare, così dipendente dalle mia parole.

-Ti prego, dillo- portò le nostre mani intrecciate al petto con ancora gli occhi ben saldati.

La mia mano che aveva ceduto il suo calore con il suo freddo, si stava riscaldando grazie al suo petto.

La forma delle due ali del suo ciondolo si stava comprimendo nella mia pelle, ricordandomi quanto quel piccolo oggetto era diventavo importante per la mia vita.

-Dimmi che non mi odi-

Ho toccato il fuoco e mi sono bruciata, ho toccato l'acqua e mi sono bagnata, l'ho toccato e mi sono, semplicemente, innamorata.

Trouble || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora