Capitolo 48

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Capitolo 48
Pov's Allison
"Devo solo portare questi fogli in segreteria" pensai stringendo il porta listino trasparente tra le mani. E poi allontanarmi da Niall anche per dei minuti mi farà bene soprattutto dopo quello che è successo ore fa.
Le pareti bianche dell'edificio mi rilassano anche se il tacchettio dei tacchi delle segretarie mi stressavano tremendamente.
Mi sentivo a disagio confrontando le mie Vans nere con quei tacchi a spillo. Almeno non ero l'unica a portare scarpe basse. C'erano anche i tecnici e i cameraman che almeno si vestivano in modo "normale".
Sentivo dei profondi tacchi camminare dietro alle mie spalle. Corrugai la fronte ma non feci in tempo nel girarmi che qualcuno afferrò il mio braccio destro girandomi bruscamente.
-Ma che cos...?!- furono le uniche parole che mi uscirono dalle labbra prima di vedere due occhi azzurri che davano l'idea di essere più grandi grazie all'eye-liner, mascara, matita nere, ciglia finte...al dire la verità se mi metto ad elencare non finisco più. I lunghi capelli biondi della ragazza gli coprivano la parte troppo nuda delle spalle che il top rosso fuoco gli lasciava scoperta.
-finalmente ti ho trovata- la voce stridula e disgustata uscì delle sue labbra ricoperte di rossetto che era come se volevano fare invidia alle mie ricoperte da un piccolo strato di burrocacao alla fragola. Mi ricordo di lei...si chiama Madison, forse...era una delle comparse nel video.
-cosa vuoi da me?-un piccolo gemito uscì dalla mia bocca quando le unghie finte della ragazza infilzarono la mia pelle.
-sai è molto interessante quello che voglio da te...ma per specificare voglio quello che hai- ci capivo sempre di meno e più cercavo di togliere il mio braccio dalla sua presa e più la stringeva rendendo il dolore più atroce. -Voglio Ashton- ammise con un ghigno sulla faccia. Aspetta...ho sentito bene? -perciò fatti da parte,ok?-il suo tono minaccioso era più un'affermazione che una domanda. Ma chi si crede di essere per trattarmi così? solo perché forse a due o un'anno in più di me non significa che mi possa comandare. E soprattutto ordinarmi di stare lontano da Ashton. Questo mi fa tremendamente arrabbiare.
Non si risolve niente con la violenza....ma io infatti non voglio risolvere assolutamente niente.
Con la mano sinistra strinsi i suoi capelli forte tanto quanto lei teneva stretto il mio braccio.
Urlò attirando gli sguardi delle persone intorno a noi, che erano troppo occupate per assistere a un battibecco tra donne.
La tortura sul mio braccio ebbe fine quando entrambi le sue mani andarono a soccorrere la ciocca bionda di capelli intrappolati nella mia mano. L'unica cosa che sentivo ora era la rabbia e la paura che qualche extension si staccasse da un momento all'altro.
-Tu chi cazzo sei da permetterti di darmi ordini ?!- gli urlai. Il suo sguardo era pieno di odio mentre cercava di liberarsi, un'altro ghigno se le formò sulle labbra.
-Se vuoi sapere chi sono chiedilo al tuo ragazzo- le sue parole erano piene di divertimento. Ashton non mi ha mai parlato di questa ragazza, ma adesso voglio delle spiegazioni.
Sospirai per poi avvicinarmi al suo viso.
-pensa prima di avvicinarti di nuovo a me, perché la prossima volta non mi limiterò a tirarti i capelli- la minacciai prima lasciare i suoi capelli e riprendere il porta listino, che senza rendermi conto era caduto a terra.
Gli tirai un'occhiataccia mentre lei si massaggiava la testa per poi girarmi e camminare.
-tranquilla...questa era solo un'avvertenza...il prossimo a cui mi avvicinerò sarà Ashton- disse alle mie spalle. Mi fermai. Sentì la rabbia percorrermi la schiena. Ma devo trattenermi. Girai leggermente il capo per almeno riuscire a vedere la sua faccia tosta con la coda dell'occhio.
-Sogna "Barbie", sogna- sorrisi in modo beffardo per poi cominciare a camminare.
Prima lascio questi fogli al loro posto, prima vado a fare una chiacchierata poco amichevole al mio ragazzo.
____________
Mi schiarì la voce in modo da chiamare la sua attenzione mentre parlava con Luke. Si girò velocemente e quando mi vide un dolce sorriso gli spuntò sul viso facendo crescere le tenere fossette. Ma ricordati. Devo avere delle spiegazioni.
-mi cercavi dolcezza?-disse per poi darmi un bacio sulla guancia.
-devo parlare con te- ammisi con un sorriso così falso da non far notare ne ad Ashton ne al biondo della mia rabbia rinchiusa dentro -in privato- gli mimai con la bocca.
-Ah...si giusto- si girò verso Luke che quando lo vide alzò le mani indifesa
-Ho capito...mene vado- quel gesto mi fece sorridere, ma stavolta per sul serio.
Appena Luke sparì tra la folla di gente, Ashton si girò a guardarmi. Stavo per aprire bocca quando fu ricoperta dalla sua. Cominciò a baciarmi, come se lo stesse facendo a posta, come se sapesse della ramanzina che gli stavo per fare.
-non sai quanto tu mi sia mancata- sussurrò. Cercai di riparlare. Ma niente. Attaccò di nuovo le nostre labbra. Basta. Mi arrendo.
Quel bacio mi stava facendo dimenticare di tutto. Odio quando mi fa sentire così indifesa. Lo sentì ridere quando gli morsi il labbro, prese il mio viso tra le sue mani per attaccare di più del possibile le nostre labbra.
Non so perché ma strinsi gli occhi dal dolore quando la sua mano si appoggiò sul mio braccio destro. Un tale dolore da allontanarmi di colpo dal suo corpo.
-cazzo-imprecai quando vidi i lividi e il segno delle unghie nella mia pelle. Quella stronza mi aveva marchia.
(Buongiorno/buon pomeriggio/ buonasera ragazzeee!!!Per me questo è il capitolo che preferisco tra tutti. Ma chiaramente la mia opinione non conta, perciò, che ne pensate del capitolo?)

Trouble || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora