Capitolo 63

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Capitolo 63

(Suggerimento Musica: STAY " Branchez Remix" by Rihanna)

La musica rimbombava nelle mie orecchie appena varcammo la porta d'entrata dell'enorme casa.

Spalancammo gli occhi nel vedere la moltitudine di gente al suo interno. Così tanta che dubito che ognuno di loro lavorasse nel video, anche se riuscivo a riconoscere qualche faccia.

Ashton teneva ben stretta la mia mano come per paura di perdermi tra la folla.

-Non mi immaginavo una cosa così....grande.- disse Sara ad alta voce mentre si guardava intorno.

Un ragazzo si avvicinò a noi con un sorriso da orecchio a orecchio. Lo avevo già visto. Era un amico fidato del direttore.

-Hey Louis!- lo salutò Nash porgendogli la mano.

-ma chi si rivede!- disse lui stringendogliela - E poi sei in bella compagnia...Sara, giusto?-la puntò con un dito sorridendogli. Lei annuì in risposta. -Louis Tomlinson per tutto quello che desidera- il suo sguardo era tutto tranne che amichevole mentre vidi Nash irrigidissi a quelle parole.

-È la mia ragazza Louis...giù le mani- lo avvertì con un sorriso più falso che mai.

-Peccato- ammiccò sfacciatamente per poi camminare verso me ed Ashton.

Quello sguardo malizioso ritorno nei suoi occhi color ghiaccio così profondi e penetranti mentre percorrevano tutto il mio corpo.

-Allison...impossibile togliersi il tuo nome dalla testa quando lo porta una ragazza come te- sentì le guance riscaldarsi a quel complimento(?) mentre sentì la grande mano di Ashton afferrami la vita spingendomi verso di lui.

Mi sorprende che si sia ricordato del mio nome quando il direttore ci ha presentati solo una volta.

-Louis...ma per te "dolcezza" anche "Lou"- potevo sentire la rabbia percorrere le vene di Ashton mentre non capivo come il ragazzo dagli occhi di ghiaccio non riuscisse a notare l'imponente figura al mio fianco che sarebbe stato capace di tirargli un pugno da un momento all'altro.

La mano di Louis prese delicatamente la mia mentre cercò di portarla alla sua bocca.

Il suo gesto mi lasciò di stucco.

-Giuro che se quelle luride labbra toccando la tua pelle lo uccido sto bastardo- sussurrò Ashton duramente sul mio orecchio.

Di impulso ritrassi la mano al solo pensiero di una rissa, lasciando le labbra di Louis baciare l'aria.

Alzò lo sguardo perplesso prima di rendersi conto di come Ashton lo stava uccidendo con gli occhi.

-Oh-sussurrò - Ashton Irwin che bello vederla- il suo tono era al quanto ipocrita.

-non posso dire lo stesso-rispose a tono. Era abbastanza frustante vederli sfidarsi con gli occhi.

Girai il capo per cercare Sara, incontrandomi Nash mimarmi un...

-Fa il casca morto con tutte...non ti preoccupare- però, non era di quello che ero realmente preoccupata in questo momento.

-Ash, andiamo- lo richiamai cercando la sua attenzione. Senza ovviamente riuscirci.

Guardai Louis, ma al vederlo non era assolutamente disposto a finire una discussione...silenziosa.

-Ti conviene ascoltarla se non suoi che ti butti a calci da casa mia...perché non me ne importa un emerito cazzo se sei il mio "capo"- quasi ringhiò stringendo i pugni.

Perfetto. È casa sua.

Sentì il corpo di Ashton indurirsi prima di fare un minaccioso passo in avanti. Appoggiai una mano sul suo petto fermandolo.

-Ashton lascialo perdere- lo supplicai con voce soave, i suoi occhi si erano incupiti prima di abbassarsi fino a me. -Fallo per me...ti prego- accarezzai il suo petto coperto in modo da calmarlo, riuscendo al mio intento.

Gli sorrisi lievemente quando il colori chiari dei suoi occhi ritornarono.

-solo per te- sospirò dando un'ultima occhiataccia a Louis -Andiamo, Allison- mi cinse i fianchi prima di dare le spalle a tutti ed incominciare a farsi spazio tra la folla.

Girai la testa cercando di vedere dov'era finita Sara, ma mi imbattei in Louis, che mise due dita davanti alla bocca per poi far muovere la lingua tra di esse. Sentì il disgusto attraversarmi il corpo prima di alzare una mano verso di lui e farli il dito medio.

Riuscì solo a vedere un ghigno comparili sulle labbra prima che la gente coprisse la mia visuale.

-Brava ragazza- ridacchiò Ashton dopo di sicuro aver assistito a tutta la scena.

Riuscì ad arrivare alla sua meta.

Capì che questa casa era stata usata molte volte per le feste quando vidi un cameriere servire alcolici dietro ad un bancone.

Si sedette sullo sgabello per poi prendermi per i fianchi e trascinarmi dentro alle sue gambe aperte.

Mi accarezzò la guancia prima che il cameriere chiamasse la sua attenzione.

-Cosa vi offro da bere?- chiese gentilmente appoggiando i gomiti sul bancone.

-un Vodka...- disse fermandosi per guardami.

-un Vodka alla ciliegia,per me- continuai la frase. il cameriere fece un cenno di approvazione per poi girarsi verso Ashton.

-anche per me- rispose.

Le mie mani circondarono il suo collo per poi stampargli un bacio sulle labbra.

-grazie-gli sussurrai attaccando le nostre fronti.

-per cosa?-chiese facendo strofinare teneramente i nostri nasi.

-per avermi ascoltato...per esserti calmato-gli accarezzai leggermente i ricci.

-farei di tutto per te, piccola- mi strinse a se nascondendo il suo volto sull'incavo dei mio collo.

Inalai il profumo dei suoi capelli appoggiando la mia testa sulla sua spalla.

Ringraziai mentalmente il cameriere che quando ci vide abbracciati non fece niente per chiamarci ma si limitò ad appoggiare silenziosamente i bicchieri davanti a noi.

Non avrei sopportato staccarmi da lui.

Le sue dita accarezzavano la mia schiena facendomi sentire protetta mentre mi rilassavo sempre di più.

Lo sentì stringere il tessuto del vestito prima di sbuffare.

-Non ti potevi mettere qualcos'altro?- chiese staccandosi leggermente dall'abbraccio.

-Mi sta male?-

-No, per niente. Ma se in questo momento potessi cucirei gli occhi di tutti quei pervertito del cazzo che ti stanno guardando, lo farei- disse guardandosi intorno mentre mi stringeva più a se.

-Tanto tu non permetterai a nessuno che mi faccia male, no?-

-dovranno passare sul mio cadavere se vogliono sfiorati anche un solo capello, e non gli sarà per niente facile...- mi baciò la fronte mentre mise una ciocca di capelli dietro al mio orecchio - Ti difenderò da tutto...beh, tranne da me...- il viso gli si incupì.

-che cosa vuoi dire con difendermi da te?-

-Ho di paura farti male, piccola...ho paura che ti allontani da me per causa mia...- si morse il labbro inferiore prima di attrarmi a lui abbracciandomi.

Mi limitai a ricambiare l'abbraccio non sapendo proprio cosa dire.

-Se io stessi morendo, se fossero i miei ultimi secondi di vita, tu cosa mi diresti?- chiese.

-Smettila dai, non sono bei discorsi-

-Hai una frase sola-

-Che sei stato l'unico amore della mia vita-

Trouble || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora