Capitolo 52

6.4K 244 12
                                    

Capitolo 52
Pov's Ashton
-Ash, se ti ha perdonato...ti sei trovato un'angelo- disse in modo sorpreso Michael.
Sorrisi al suo commento mentre continuavo a dare calcetti a un sassolino che avevo trovato per strada.
Un'angelo...sì...lei lo era e ne aveva anche la forma...gli mancavano solo le candide ali.
-Solo una volta ho chiamato troia ad una mia ex...- parlò per poi bere un sorso di coca cola presa al McDonald
-E poi cos'è successo?-chiesi incuriosito
-...mi ha dato uno schiaffo e poi non lo vista più...- disse tranquillamente guardando davanti a se. Mi sento ancora in colpa al solo ricordo delle lacrime che scivolavano sulle sue rosee guance. Ero stato uno stronzo. Come avevo potuto insultarla così? Come avevo osato farla piangere? Come ho fatto a dubitare anche un secondo di lei?. Mi meritavo uno schiaffo solo per avergli urlato in faccia...e invece lei si limitava a soffrire...a piangere...a causa mia. Però mi ha perdonato comunque.
-Ma perché mi hai detto di accompagnarti?-la voce di Michael interruppe i miei pensieri.
-Devo comprare qualcosa ad Allison...-dissi incominciando a guardare i negozi circostanti.
-Oh no Ashton! tu sai che non sono bravo a fare regali!!-sbuffò fermandosi a metà strada.
-Ma come? Pensavo che il mio unicorno colorato fosse il più originale- ridacchiai
-L'unicorno colorato è andato in ferie, comunque , perché non hai chiesto a Cam o a Luke?-domandò scocciato mentre ricominciò a camminare.
-Cam era occupato....e poi Luke...non so...credo che Allison non gli stia molto simpatica-
-Non è che gli sta antipatica...ma sai com'è lui...pensa che quello che c'è tra di voi non sia amore...o almeno crede che Allison non è realmente innamorata-disse con le mani in tasca mentre soffermava gli sguardi su alcune ragazza che ci passavano accanto di continuo -Ti ama, Ash? Ne sei sicuro?-continuò dopo alcuni secondi di silenzio.
Non mi ero mai posto una domanda così diretta. "Lei ti ama, Ashton?" mi domandai. Ho pensato al nostro ultimo bacio, a come mi sono sentito nel modo in cui l'ho assaggiata. Non so se lei mi ami quanto io l'amo e questo mi fa stare male. Ma so che ho il suo nome tatuato dentro ad un cuore trafitto da una freccia e lo so adesso, che sono così giù.
-Non lo so. Ma quando lei mi dice che mi ama...è impossibile non credergli- sospirai osservando il cielo così sereno.
-Siamo diventati dei romanticoni, eh?- ridacchiò dandomi delle gomitate sul braccio.
Abbassai lo sguardo quando sentì le guance accaldarsi. È la prima volta che arrossisco, anche se non è la prima volta che vedo quel rosso tingere le guance a qualcuno. La mia piccola principessa arrossisce sempre ogni volta che gli faccio qualche complimento. Michael ha tremendamente ragione.
-Allora? Cosa gli compri?- Merda. Che cosa gli regalo? Io faccio schifo in queste cose.
-sono nella merda- imprecai vedendo che la mia testa non voleva collaborare.
-Eddai! non essere così lagnoso...un vestito?- propose.
-non so la sua taglia...-
-beh allora...scarpe?-
-se non so la taglia dei vestiti, come faccio a sapere il numero delle scarpe- risposi in modo ovvio
-UFFA!!...profumo?-
-Ci st...-stavo per dire quando i miei occhi luccicarono nel vedere una gioielleria affianco a me. Mi fermai.
-perché ti sei fermato?- domandò per poi guardare nella mia direzione -Ah ok- entrammo.
Le luci bianche illuminavano le teche di vetro che erano infila. Spalancai gli occhi nel vedere la moltitudine di orecchini, braccialetti, collane, cavigliere, anelli, orologi e chi più ne ha più ne metta.
-posso esservi d'aiuto?- una voce femminile ci fece alzare la testa dai gioielli luccicanti. La signora era sulla sessantina e lo potevo capire dal biondo sbiadito che aveva lasciato il posto ai capelli bianchi. Il suo sguardo verde era gentile e mi sentivo a disagio vedendo i suoi vestiti così formali mentre invece i nostri di formale non avevano niente.
-Sì, ci serve un grande aiuto- disse Michael con tono sarcastico.
-Va bene....prima di tutto voi siete...una coppia?- disse seriamente. Spalancammo gli occhi per poi guardarci sorpresi. Ok, questo non me l'aspettavo.
-No No No, siamo solo amici- mi affrettai a dire. Che situazione imbarazzante.
-Oh Scusatemi, ma anche se non ci credete qui entrano molti omosessuali, molto più spesso di quanto voi possiate immaginare...E beh, ho dovuto chiedervelo perché dopo anni di esperienza ho scoperto che tipi di gusti può avere una persona a seconda della sua educazione sessuale- mi sembrava di sentire la mia vecchia prof. di scienze. -Ma non starò qui a parlare di me a due giovanotti come voi...perciò andrò dritto al sodo...è un regalo?- chiese sfregandosi le mani
-Sì, è per la mia ragazza-risposi.
-molto bene-disse dandoci le spalle mentre avanzava verso la cassa - vi faccio vedere alcuni cataloghi -ci fece segno di raggiungerla.
-Ha pensato a cosa potrebbe regalargli?- negai arreso con la testa.
-Ok...-sfogliò la rivista - se è un regalo per la sua fidanzata...direi che può decidere tra anelli, collane o braccialetti...- continuò alzando lo sguardo verso di me
-io opterei per una collana...braccialetti e anelli sono troppo scontati- mi suggerì Michael. Annuì
-Mi può far vedere le collane?-
-certo! basta che decida tra...- disse aprendo un grande cassetto da sotto la cassa -...cuoricini, scritte, ali,orsetti...- continuò ad elencare altri oggetti ma io mi soffermai su ALI.
-Aspetti...che tipo di ali?- un sorriso gli si formò sulle labbra.
-Ali d'angelo- stavolta sorrisi anch'io al sentire quelle parole. Erano perfette per lei.
-mi faccia vedere le più belle che ha- infilò la mano nel cassetto e prese una scatolina blu con un fiocchetto giallo in mezzo. Lo aprì.
-Credo che queste siano le migliori...- erano argentate mentre il tratto di nero specificava ogni striatura -...dietro ci sono anche delle scritte incise...credo...ma non le riesco a vedere...sa, i miei occhi non sono più come una volta- volto le ali verso di me. " You are my " in una "Destiny" nell'altra. Non ho mai creduto nel destino, perché non credevo che qualcuno avesse già scritto la mia sorte e poi adoravo pensare che il destino si sia dimenticato di me. Perché se il destino esistesse poi saremmo delle semplici marionette che seguono un copione. Ma se il burattinaio è il mio destino e lei è il mio destino...beh...allora, voglio essere la sua marionetta per sempre. -...E poi se vuole può dividere le due ali, così una se la tiene lei e l'altra la sua fidanzata...- propose.
-allora?- mi chiese Michael
Guardai la signora.
-la prendo-

Trouble || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora