Capitolo 67

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Capitolo 67

( Suggerimento Musica: Counting Stars by One Republic)

Davo repentine gomitate a gente sudata e ubriaca, cercando di arrivare alla mia meta.

Il mio telefono vibrò.

Lo raccattai, assicurandomi che non mi cada per terra e che qualche idiota lo sbricioli.

Messaggio da Sconosciuto.

Corrugai la fronte mentre sbloccai.

-Ti aspetto di sopra, nella ultima stanza a destra...non ci mettere troppo-xxAllison

Rilessi il messaggio più volte, incredulo nel pensare che lo abbia scritto lei.

Perché usare lo sconosciuto?

"Sono imprevedibile" quelle parole risuonarono nella mia testa. L'aveva detto lei, e forse me lo stava dimostrando.

La mia mente si riempì di domande, ma tutte queste furono spazzate via quando mi ritorno in mente il suo corto e stretto vestito.

Mi passai una mano tra i capelli cercando vagamente di ricordare il tocco delle sue piccole mani.

Il suo profumo, il suo amore, le sue fossette, il suo sorriso,le sue labbra, il suo corpo, i suoi gemiti...Io ormai dipendo da questo, e non posso fare a meno di incamminarmi verso le scale con un sorriso da rincoglionito sul volto e la voglia di farla completamente mia una volta ancora.

Pov's Allison

-Whiskey?- disse alzando i due bicchieri che precedentemente aveva appoggiato sulla mensola.

Spalancai leggermente gli occhi.

-Vergognati Horan, hai solo sedici anni!- dissi al quanto scandalizzata.

Rise. Dio che sorriso stupendo.

-Penso che denuncerò il barista per dare alcolici ai sedicenni!- esclamai buttando le mani al cielo, senza riuscire a non ridere, nel rendermi conto che erano più o meno le parole di mia madre.

-Oh andiamo, posso comprare alcolici a sedici anni, per tua informazione-disse porgendomi un bicchiere.

-Sei comunque troppo piccolo- presi il bicchiere senza prima pizzicargli la guancia.

Si accarezzò la guancia per poi bere un sorso del suo drink.

L'aroma del Whiskey, mi fece chiudere leggermente gli occhi.

Era da un po' che non bevevo, e mentirei se dicessi che non mi è mancato.

Jack Daniel's. Il mio alcolico preferito. Facile da riconoscere.

Sentì il mio corpo bruciare quando ne bevvi un sorso. I miei muscoli si rilassarono e un brivido mi percorse la schiena.

-Come vedo, ti senti meglio adesso- ridacchiò

-Ne avevo proprio bisogno- sorrisi

-Sei bellissima quando sorridi- le mie guance arrossirono a quel sussurro - ti escono quelle dolci fossette proprio qui-continuò indicando un punto sulla mia guancia con un dito.

Quel senso di nervosismo ritornò al suo tocco, non sapendo bene cosa fare o cosa rispondere in questo caso.

-G-grazie- borbottai stringendo il bicchiere rinfrescante.

Ci fu silenzio, beh almeno tra i due. Perché dentro quella casa c'era un casino assurdo.

Un silenzio troppo fastidioso.

Il mio telefono vibrò.

Aprì la borsa prendendo il telefono, che si trovava in essa.

Messaggio da Sconosciuto:

-Ti annoi? Non sai dov'è Ashton? Beh...Lui si sta divertendo moltissimo, sai? Sali le scale ed entra nell'ultima stanza a destra...Così ti renderai conto di chi realmente ed Ashton Irwin-xxsconosciuto.

Il mio corpo si paralizzò.

Trouble || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora