Questione di compromessi

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Annalisa passò l'intera mattinata e gran parte del pomeriggio tappata in camera, non aveva nessuna intenzione di rivedere le facce dei suoi se non fosse stato estremamente necessario. Aveva sentito Marzio per telefono, durante l'orario in cui sapeva che era in pausa pranzo, gli aveva spiegato a grandi linee come fosse andato lo scontro con i suoi e cercò di limitare il tono di voce in modo tale che non capisse quanto si sentisse ferita dalle parole del padre. 

Aveva oscurato i vari "cretina" e "stupida" che erano fioccati dalle labbra del padre e si era limitata a dirgli quanto fossero contrari alla loro relazione. Durante la mattinata, tra un singhiozzo e l'altro, aveva accavallato diversi pensieri nella testa. 

E tu che pensavi? Che saresti passata da puttana? No, Annalisa...per i tuoi sei una vera imbecille, un'incapace, una demente! C'è da sentirsi fieri semmai ti dicessero che sei una gran puttana! 

Proprio non riusciva a mandarlo giù quel boccone. Si era preparata a tutto, ai peggio insulti, alle peggio supposizioni, ma non aveva di certo programmato che per i suoi passasse da genio dell'Università a una creatura di due anni incapace di intendere e volere per via di qualche scopata. 

Volere...in finale è questo il problema. Io voglio farlo, io voglio stare con lui, io voglio...e non ci sono abituati...è stato sempre il loro volere, mai il mio. Devono sentirsi spodestati dal trono delle decisioni quei due. 

Che poi che caspita vuol dire l'inconcepibile è lui in questa situazione? No, mamma, fai meno l'ipocrita, l'inconcepibile è il fatto che ho deciso di farmi scopare da lui! E' tutto lì il dramma, se al posto di lui ci fosse stato un altro la musica non sarebbe cambiata. O forse sì...ma sì, sarebbe cambiata, perchè anche in questo Marzio ha ragione...ai genitori piace che i figli li prendano per il culo! Sì, forse ha ragione anche papà...sono una cretina! Per il semplice fatto che ho voluto essere sincera, dovevo fare come le altre, PRENDERVI PER IL CULO! E io invece? Mi sentivo in colpa! CRETINA, SI' SONO UNA CRETINA! Dovevo continuare a fregarvi di sottobanco e ora non avrei problemi. Dovevo innamorarmi di uno stronzo, che mi avrebbe portato a cena, regalato dei fiori, mandato regalini, così avreste potuto dire che era un bravo ragazzo, avreste avuto quell'illusione che vi piace tanto: è bravo quindi non se la scopa! Che hai fatto invece Annalisa? Ti sei presa una cotta per l'incarnazione del sesso fatta persona, per uno che è palese che ti si scopa, per uno che non usa i stratagemmi per scoparti e passare da santarellino...lui è...è troppo vero, è poco apparente, è troppa sostanza! Non sia mai si smetta di essere ipocriti e falsi in questo mondo! Potessi tornare indietro...altro che santarellina, altro che secchiona, farei le peggio cose, Dio che rabbia! 

Guardò l'orologio e si accorse che erano già le quattro: mancava mezz'ora all'appuntamento con Marzio, quindi si destò dai pensieri e, con lo stomaco brontolante per aver saltato il pranzo, andò a prepararsi per uscire. 

Scese le scale di corsa e sfrecciò verso la porta di casa. 

"Dove stai andando?", la voce di suo padre la bloccò con la mano sulla maniglia. 

"Se mi domandi dove vado è evidente che sto uscendo, quindi esco", replicò sarcastica. 

"Devi vederti con lui?", il padre si portò le mani conserte sul petto, quasi volesse imporsi e metterle timore. 

"Evita domande stupide papà, va bene? Sì, mi vedo con lui, anzi sono in ritardo, infatti, è già fuori che aspetta, quindi vado, ok?", aprì la porta nel dirlo. 

"Ah, è fuori che aspetta, bene", si incamminò fuori casa sfilando davanti agli occhi sbalorditi della figlia. 

"No, papà aspetta! Aspetta, non farmi fare l'ennessima figuraccia, ti prego, papà!", gli corse dietro quasi implorandolo. 

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