A tu per tu

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La prima volta non si scorda mai...specie se rischi un infarto! E Marzio, per la prima volta in vita sua, provò questa strana sensazione di panico non appena vide Federico entrargli in ufficio. Per qualche millesimo di secondo il suo cuore gli sembrò arrestare la corsa, mentre la sua mente incominciò a chiedersi che cavolo fosse successo di così urgente. 

"Ciao", Federico mostrò un certo nervosismo entrando nella stanza. 

"Che ci fai qui?", gli venne spontaneo domandarglielo. 

Federico si mosse leggermente in avanti di qualche passo. 

"Ah, volevo fare due chiacchiere con te, ma prima che tra di noi si intrufolasse mia figlia", gli occhi finirono sulla scrivania captando un dettaglio inaspettato, "hai la foto di Annalisa in ufficio?". Domandò infine mostrando tutto lo stupore possibile a riguardo. 

"Sì, è contro le regole forse?", rispose Marzio. 

"No è che...", non fece in tempo a finire che Marzio tirò fuori la prima frecciatina del caso. 

"Tranquillo, non mi ci masturbo guardandola", sorrise divertito. 

"Ma...ah, farò finta di non aver sentito! Anche perchè sono venuto qui con tutte le intenzioni buone, con la speranza di riuscire ad avere un confronto con te,  su alcuni punti che non mi sono chiari, nella più totale sincerità, a te tanto cara, e nel modo più civile e umano possibile". Cercò di mantenere la calma nel dirlo. 

"Senti, senti...questa sì che è bella", sorrise mettendosi seduto sulla sedia di pelle alle sue spalle e appoggiandosi sulla spalliera in modo abbastanza comodo. 

"Lo trovi divertente?", domandò ironicamente Federico. 

"Beh direi. Sono in tutto quasi quattro mesi che vengo a casa tua e quante volte abbiamo parlato? Togliendo i vari buonasera, a casa per le dieci e mezza mi raccomando e frecciatine varie che ogni tanto ci tiriamo...beh direi che la risposta è: MAI", sottolineò l'ultima parola con un certo tono forte. 

"Sì, lo so è assurdo - di nuovo lo sguardo gli cadde sulla foto della figlia - dove stavate qui?", la prese in mano per guardarla meglio. 

"A casa mia", rispose lui appoggiando i gomiti sulla scrivania. 

"Non mi ricordo un panorama come questo dalle finestre di casa tua", guardò più attentamente la finestra che la figlia aveva alle spalle nella foto. 

"Infatti, non puoi ricordarlo perchè non ci sei mai stato", rispose Marzio mostrando nella voce una cantilena che sottolineasse tale mancanza. 

"Scusa eh, ma tu non vivi con i tuoi?", domandò confuso Federico. 

"Sì, vivo con i miei, ma quella lì non è casa dei miei, è proprio casa mia".

Federico portò di nuovo gli occhi su quella finestra. 

"Si direbbe la strada principale del paese, la parte dietro, quella che dà sulla campagna". fece mente locale del paese. 

"Esatto, hai indovinato, è proprio lì che si trova, nella parte sinistra della strada principale e ha il giardino, come vedi dalla foto, nella parte posteriore della strada, a ridosso della campagna". Spiegò Marzio con sicurezza. 

"Non ci sono molte case con il giardino in quella parte di strada, è la via principale, è vecchia, per la maggiore ha case che stanno in piedi per scommessa e perché si sorreggono l'una all'altra. A parte qualche villetta sparsa e nuova...se non ricordo male...ce ne sono due: una bianca e una sul quel rosa antico che sembra quasi rosso...ma stanno quasi al bivio che porta all'altro paese". 

Questione di pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora