Piani malvagi e gattini

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Il giorno dopo, Marinette era arrivata a scuola puntuale. Stava salendo le scale quando Chloè la fece inciampare. Chloè sapeva bene che Marinette non avrebbe mai potuto farle del male, perché, se lo avesse fatto, la notizia si sarebbe diffusa in tutta Parigi e lei avrebbe fatto chiudere il panificio dei genitori di Marinette. Che era anche casa sua. Così, quando Chloè spinse di nuovo Marinette, questa si girò semplicemente verso l'altra dicendole: "Sai Chloè, farmi lo stesso vecchio scherzo dello sgambetto ogni giorno non aiuta la tua immagine di aspirante modella di ruolo, inoltre comincia ad essere un po' monotono, non credi?", le chiese poi una Marinette inespressiva. Chloè rimase senza parole per qualche secondo, poi sbottò alzando i pugni: "Vuoi un pezzo di me?". Marinette l'aveva offesa pesantemente. Questa le rispose con la stessa solita espressione fredda: "No grazie, non voglio un lurido pezzo di te, nessuno vorrebbe un pezzo di te. Non essere così sicura di te. Credimi, ci sono un po' di persone che vorrebbero ucciderti, lo sai". Così concluse e se ne andò via allontanandosi dalla folla silente.

{In Classe}

Marinette stava ascoltando la professoressa Bustier nella classe di inglese, quando l'insegnante decise, dal nulla, di assegnare un progetto di compito per creare dei supereroi immaginari che gli studenti dovevano creare. Sarebbero state coppie maschio-femmine. Marinette sapeva che probabilmente avrebbe lavorato da sola, come faceva di solito, con ottimi risultati. Ma questa volta l'insegnante disse che era necessario avere un compagno anche se non volevano. Conosco i cliché, ma Marinette finì in coppia con Adrien, il ragazzo popolare. Improvvisamente Chloè scoppiò a piangere perché voleva essere con Adrien. La professoressa cercò di zittire Chloè, ma non ci riuscì. Marinette si stancò della voce di Chloè e disse: "Chiudi quella tana!". Chloè si girò verso Marinette con l'occhio tremante. "Cos'è, ti balla l'occhio adesso? Sembra tu ti sia drogata". L'intera classe rise, perché era davvero divertente vedere Chloè posseduta da un qualche demone dell'inferno. Chloè sbuffò e si girò dall'altra parte. La classe ridacchiò. Adrien si girò verso Marinette per vederla con uno sguardo freddo e senza emozioni ma allo stesso tempo soddisfatto.

{Dopo la lezione-Pranzo}

"Ehi Marinette!" Adrien si avvicinò a lei con quel sorriso luminoso e falso, che faceva svenire le ragazze ogni volta! "Che sorriso falso, Adrien." Disse appoggiando il libro. Non aveva bisogno di vedere se lui stesse effettivamente facendo un sorriso falso, semplicemente lo sapeva perché era dall'ottavo anno di scuola che aveva iniziato a "giocare" con le ragazze. "Huh?", Adrien era semplicemente confuso. "Ancora una volta, mente primitiva... non socializzo con la tua specie." Disse lei. "Cosa intendi con mia specie?" chiese allora Adrien. "Intendo ragazzi come te. Ragazzi che giocano con i sentimenti delle ragazze e poi le lasciano con il cuore spezzato, seriamente, non ti vergogni?" spiegò lei con voce calma. Lui aggrottò la fronte. "Si. Ora, quelli sono i tuoi sentimenti che si manifestano, Adrien.". Forse Marinette aveva ragione, forse solitamente lui esagerava, trovando una fidanzata per poi lasciarla piangente dopo due appuntamenti. Marinette si alzò e si voltò verso Adrien, era ancora rivolta verso di lui quando disse: "Tu non hai un cuore Adrien.". E se ne andò. Lui strinse i denti e chiuse i pugni, fissando il pavimento. Marinette salì le scale diretta alla biblioteca. Lui alzò lo sguardo e lei non c'era più. Si tirò i capelli come un matto. Decise allora di fissarsi in mente un obiettivo. "Nessuno dice ad Adrien Agreste cosa fare e cosa non fare! Io scelgo come agire! E nessuno mi può fermare! Se Marinette si azzarda a dire qualcos'altro su di me, le farò del male! Però prima devo farla innamorare di me... ma... come? Non sembra essere minimamente interessata a me!" pensò. "Aha! Potrei aprirmi a lei! La porterò al mio tavolo! E le chiederò di uscire! Ma... se mi dicesse di no? Lei sembra proprio una persona da <<NO>>. Ugh, allora il mio piano di spezzarle il cuore sarebbe rovinato!". Tirò un calcio ad un ciottolo, con le mani in tasca.

{Dopo scuola}

"Allora Marinette! Quando facciamo il progetto?" chiese lui, mentre lei si dirigeva a casa. Lei si fermò: "Oh. Oggi, alle 17, dopo pranzo. Ciao.", disse appena ripreso a camminare verso casa. "Ciao!" rispose con un cenno. Si girò poi con un sorrisetto malvagio: "Il primo passo per spezzare il cuore a Marinette è fatto. Sto arrivando, là potrò parlare con lei."

{Marinette}

Sulla via di casa, Marinette decise di fermarsi al parco e fare qualche disegno. Cominciò a disegnare, finché non sentì dei rumori provenire dai cespugli, lei si avvicinò a questi accovacciandosi e spostò le foglie per rivelare un piccolo scatolone con un gattino rosso seduto all'interno insieme ad un collarino. Il gattino aveva anche degli splendidi occhi blu. Marinette prese in mano lo scatolone e vi guardò dentro. C'era un bigliettino! "Un bigliettino" si disse lei. E lesse:

Caro nuovo proprietario,

sono troppo vecchio per prendermi cura di questo gattino. Ma non è solo! C'è un altro gatto, qui da qualche parte a Parigi, il suo nome è Plagg. Lui e Tikki, che è il tuo gatto, sono stati separati alla nascita. Tikki è una femmina, mentre Plagg è un maschio. Plagg ha gli occhi verdi e il pelo nero. Come puoi vedere, Tikki ha solo mezzo ciondolo del collare con il suo nome. L'altra metà è con Plagg e sarà adottato da un'altra persona.

Per piacere, riuniteli.

-Fu

Allora Marinette portò Tikki a casa, chiedendosi chi potesse aver trovato Plagg.

{Adrien}

Sul tragitto verso casa vide uno scatolone con su scritto "Adottami!". Decise di fermare la macchina e scendere, dimenticandosi lo sportello aperto. Arrivò allo scatolone e vide un gattino saltare fuori e infilarsi in macchina. Si girò e il gatto lo superò. Quando rivide il gattino nero, stava dormendo sul suo sedile. Così portò a casa il gatto e scoprì che si chiamava Plagg. Aveva un collare con mezzo cuore. Lesse il bigliettino trovato.

Caro nuovo proprietario,

sono troppo vecchio per prendermi cura di questo gattino. Ma non è solo! C'è un altro gatto, qui da qualche parte a Parigi, il suo nome è Tikki. Lui e Plagg, che è il tuo gatto, sono stati separati alla nascita. Tikki è una femmina, mentre Plagg è un maschio. Tikki ha gli occhi blu e il pelo rosso. Come puoi vedere, Plagg ha solo mezzo ciondolo del collare con il suo nome. L'altra metà è con Tikki e sarà adottata da un'altra persona.

Per piacere, riuniteli.

-Fu

Fece ritorno a casa chiedendosi chi potesse avere Tikki.

Second Chances - ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora