Un ripensamento e un pugno in faccia

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Adrien stava rovinando la vita di Marinette. E Nino certamente non aiutava. Sembrava un cucciolo malato d'amore ogni volta che Alya entrava in classe. Alya non credeva fino in fondo che lui non fosse altro che un playboy. Continuava a dire che c'era un lato buono in lui. Ma Marinette non lo riteneva vero. Aveva addirittura creato un proverbio: "Playboy una volta, playboy per sempre.". Alya non era davvero d'accordo. Marinette sapeva che Alya avrebbe potuto voltarle le spalle in qualsiasi momento e andare da un'altra amica. Ma continuava a chiedersi... perché non lo faceva? Avrebbe potuto abbandonarla in un momento qualsiasi. Avrebbe potuto abbandonarla per Nino. Ma non lo faceva, portando quindi Marinette a sentirsi colpevole per avere imposto delle regole ad Alya, per evitare che lei vedesse Nino. Così decise di abolire alcune di queste regole. Non avrebbe dovuto impedire ad Alya con una persona che era associata ad Adrien. Così quel giorno, mentre Marinette ed Alya erano sedute al tavolo della caffetteria, Marinette cominciò a parlare...

"Aspetta Marinette, sei seria?"
"Si... credo..."
"Beh non sembri molto felice di queste regole alle quali mi fai trasgredire"
"No, credimi, lo sono... per te"
"Marinette se sei felice, dimmelo"
"No, no. Non lo sono"

Provò a sorridere. Ma non avendo sorriso per un po' di tempo, era alquanto difficile.

Poi le nemiche di Marinette, Chloè e Lila, camminarono verso il loro tavolo.

"Oh, dio, cosa c'è ora?" pensò Marinette. Chloè si avvicinò e diede una gomitata al tavolo facendo cadere il vassoio di Marinette per terra. Chloè aveva il solito ghigno subdolo in faccia. "Ovviamente" pensò Marinette. Lila rideva fragorosamente e Adrien andò da Marinette e cominciò a raccogliere le cose per lei. Il ghigno di Chloè svanì e si trasformò in un'espressione esterrefatta. Lila smise di ridere e rimase a fissare con lo shock stampato in faccia. Allora Chloè si avvicinò ad Adrien cercando di tirarlo via ma lui non si mosse. Marinette stava ribollendo. Ma, sapete, non era già abbastanza. Chloè dovevo coinvolgere anche l'amica di Marinette. Allora rovesciò il succo d'arancia di Alya sulla sua testa. Alya sedeva lì, con i capelli che gocciolavano il succo sulla pancia. Marinette non riusciva più a trattenersi. Lila cercava di non ridere. Aveva le lacrime agli occhi e la sua mano copriva la bocca dove era stampato un sorriso. A Marinette non interessava cosa sarebbe successo alla sua panetteria. Si alzò e si avviò verso Chloè, che stava dall'altra parte del tavolo vicino ad Alya. Chloè guardava Alya, indicandola e ridendo. Alya aveva le lacrime agli occhi. Era stata davvero umiliata quel giorno. Tutti la stavano guardando, lei voleva morire sul posto. E Marinette se n'era accorta. Mentre Chloè sghignazzava, noto un'ombra crescere dietro di lei, così si girò e, nel momento in cui lo fece, ricevette un pugno in faccia. Cadde per terra. Quando guardò in su vide Marinette con il suo pungo penzolante, realizzando quale terribile errore avesse commesso. Chloè si teneva la guancia rossa e tratteneva le lacrime. La sua guancia pizzicava davvero. Poi Marinette corse via sentendosi uno schifo. Sapeva cosa Chloè avrebbe potuto fare alla sua panetteria e alla sua famiglia... no. Non avrebbe lasciato che accadesse. Ma corse via comunque. Corse fuori dalla scuola. Alya, Adrien e Nino dietro di lei. Chloè sedeva lì con la guancia pulsante. Diventò gonfia, così Lila dovette portarla in infermeria.

Second Chances - ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora