La passeggiata del ritorno

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Marinette e Adrien tornarono entrambi a casa, piuttosto esausti dopo la festa. La festa non era ancora finita e gli uomini della sicurezza erano dovuti interferire.

{Cosa era successo}

"Cos'è tutto questo?" Chiese la guardia. "Una festa di compleanno." Disse Marinette mentre si metteva di fronte alla folla, di fronte alla guardia giurata. "Stai disturbando le altre persone in questo parco, è un parco pubblico, se vuoi festeggiare, ti consiglio di andare a festeggiare da qualche altra parte". Disse come se li stesse prendendo in giro. Il gruppo di adolescenti non la prese molto bene. "Tu stai disturbando la nostra festa in questo parco, è una festa privata. Se vuoi comandare, ti consiglio di andare a fare il capo di qualcun'altro in giro. "Marinette lo schernì, il gruppo di adolescenti esplose in ululati e la guardia di sicurezza finì col minacciare di chiamare i poliziotti se non se ne fossero andati. E così ... Dovettero.

"Marinette, quello che hai fatto per me è stato fantastico!" Esclamò Adrien. Saltellava per le strade come se fosse un bambino piccolo che aveva appena ricevuto un lecca-lecca! "Hai persino parlato con la guardia per me" disse. "Sì, sì va bene." Disse mentre alzava gli occhi al cielo, senza pensarci troppo. "Ma..." Si interruppe quando si fermò e si voltò. "Non farlo mai più. Sai quanto è stato pericoloso? Avresti potuto essere arrestata." avvertì. Lei si limitò a roteare gli occhi ed entrambi continuarono a camminare.

Finalmente avevano raggiunto la loro destinazione e Marinette tirò fuori le chiavi. Le mise nella serratura e le girò finché la porta non fece un clic. "La nostra porta non è ancora stata aggiustata..." Borbottò mentre entravano nell'appartamento. Marinette e Adrien andarono di sopra a cambiarsi. Ancora una volta, Marinette prese i suoi vestiti e corse verso la porta del bagno nella sua stanza, ma fu fermata da un certo biondo, che la guardò e sorrise. "Vado io questa volta." disse. "No. Non ci vai." Disse "Sì, sì, ci..." Fu interrotto da lei che sgusciò da sotto le sue braccia e corse in bagno. Si voltò mentre stava chiudendo la porta e mise il piede tra la porta e il telaio di questa, poi sbirciò in bagno e disse "Per favore, Marinette? È il mio compleanno ~" Cinguettò, lei gemette e spostò il piede con il suo e poi richiuse rapidamente la porta. Si allontanò dalla porta e incrociò le braccia al petto e fece finta di mettere il broncio. "Non ti parlo più." Disse, fingendo ancora di fare il broncio. Poteva scommettere che lei aveva alzato gli occhi al cielo anche se non poteva vederla. "Non mi dispiace, abbiamo bisogno di un po' di silenzio una volta ogni tanto." Lei disse. Si voltò e aprì le braccia quando Marinette aprì la porta. Uscì con i suoi vestiti da casa e semplicemente infilò gli abiti nel suo cassettone. Non li piegò nemmeno. Adrien la fissò scioccato mentre lei stipava i vestiti nel cassettone. L'occhio di Adrien cominciò a contrarsi. Non poteva controllarsi! "OCD!" urlò mentre correva verso il suo cassettone tolse i vestiti. Li piegò con cura e li ripose con cura nel cassettone. Poi prese i suoi vestiti e anche lui si cambiò.

Marinette e Adrien scesero entrambi giù per le scale, entrarono in cucina e aprirono il frigo, nella speranza di trovare uno spuntino gustoso. Non c'era niente nel frigo. Adrien e Marinette iniziarono a dare di matto. "Niente cibo?!" Urlò Adrien. "Pensa un po', no." disse. "Che ne dici di andare in un bar e prendere qualcosa di piccolo?" Chiese Marinette. "Offro io però!" Disse Adrien. "Ma è il tuo compleanno, devo pagare io." Marinette insistette. "Io ho ventimila euro, cos'hai tu in quel salvadanaio?" Chiese Adrien mentre indicava il salvadanaio appoggiato accanto alla TV di Marinette. Marinette gemette e poi si arrese. "Bene." Lei rispose. Dopo essersi cambiati entrambi, si diressero verso il Café Originale.

{Al Café Originale}

"Allora cosa vorresti?" Chiese il cameriere che fece l'occhiolino a Marinette. "Oh... vorrei un cappuccino con una fetta di cheesecake con scaglie al cioccolato sopra, per favore." Ordinò, ignara del fatto che lui le aveva fatto l'occhiolino. Adrien si sentì ribollire dentro dalla gelosia. 'Puoi avere qualsiasi ragazza tu voglia!' Pensò Adrien. 'Tranne Marinette...' Sghignazzò il suo lato pessimista. Gemette internamente e ordinò anche lui. "Un cappuccino con una cheesecake anche io." Rispose, piuttosto seccato al cameriere. Dopo aver mangiato e chiacchierato un poco, chiesero il conto. "Conto, per favore!" Chiese Adrien e il cameriere ritornò. "Adrien, ho mentito, fammi pagare, non mi piace quando gli altri pagano per me". Lei disse. "Sciocchezze, ho ventimila euro da spendere!" disse lui. "Che fidanzato gentile." Disse il cameriere "Oh uhm..." "Lei uhm..."

"Non siamo fidanzati." Entrambi dissero all'unisono mentre diventavano rossi. "Oh! Davvero? Beh, allora in tal caso... Posso avere il tuo numero di telefono? Per piacerissimo? Bellissima ragazza?" Flirtò. Adrien sbatté i soldi e afferrò Marinette per il polso e la tirò su. Stava fumando ed era furioso! Il cameriere corse verso la porta e bloccò il cammino di Adrien. "Dai bambola, non mordo." Flirtò di nuovo. "Bene, io sì!" Urlò Adrien. "Dammi una possibilità. Non stai comunque uscendo con questo modello stupido, quindi perché non provarci?" Chiese.

Apparentemente Marinette e Adrien ebbero la stessa identica idea ed entrambi gli diedero un pugno nello stesso momento su entrambi i lati della sua faccia. Cadde ed entrambi corsero fuori dal Café.

Sia Marinette che Adrien tornarono a casa e parlarono del cameriere irrispettoso e di come Marinette avesse detto che non le piacevano i flirt o i playboy. 'È esattamente ciò che sono io...' Pensò Adrien. 'Non mi meraviglio del fatto che non le piaccia...' Pensò tra sé e sè. Entrambi si fermarono dalla panetteria chiusa ed entrarono nell'edificio una volta che Marinette aprì la porta.



Ebbene, sì, sono tornata.

Dopo mesi e mesi di lavoro (e procrastinazione) vi ho portato un nuovo capitolo. E anche delle novità.
Allora, appurato che io non sono quel tipo di persona in grado di seguire una programmazione, non vi illudo nemmeno: non ci sarà un giorno preciso della settimana in cui pubblicherò e tantomeno riuscirò a portare avanti più di un libro. Purtroppo è così, e siccome mi sembra più corretto nei vostri confronti, l'ho messo per iscritto.

Se vi state chiedendo perchè pubblico l'avviso solo qui, la riposta è perchè è questo il libro che ho deciso di finire per primo. For you rimane quindi temporaneamente sospeso. Probabilmente lo riprenderò quest'estate, mi spiace.

La buona notizia è che ho effettivamente finito di tradurre Second Chances, quindi non dovrebbero esserci più problemi.

Per quanto riguarda la partnership per tradurre le fanfiction di Fairy Tail, ci vorrà un po' anche lì. Prima devo finire di tradurre il primo libro, che è sì più breve di questo, ma è anche più complesso.

Inoltre, visto che non sono abbastanza oberata di lavoro, ho anche preso accordi per tradurre un libro di ReaderInsert su Haikyuu, per chi di voi fosse interessato. Su quello non so darvi dettagli riguardo la pubblicazione.

Vi avevo infinie promesso che vi avrei portato la traduzione di Under lock and key di Eden Daphne, ed è anche a questo che ho lavorato in questo periodo, ma qualche giorno fa ho fatto l'infelice scoperta dell'esistenza di una traduzione in italiano pubblicata solo quest'anno, che quindi non rispetta assolutamente gli accordi che avevo preso con l'autrice: insomma, un intero lavoro da buttare giù per lo scarico. (credo trasparisca abbastanza la mia irritazione)

Credo sia così che va la vita.

Beh, penso di aver detto tutto: vi ricordo che potete tranquillamente scrivermi per fare una richiesta di traduzione di (quasi) qualsiasi libro, vedrò di rispodnervi il prima possibile.

A presto
Kissies
BBH

Second Chances - ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora