Marinette stava mangiando quando il campanello suonò. Si alzò e andò verso la porta per poi vedere Adrien con un mucchio di materiali artistici. Lei sbuffò e gli chiuse la porta in faccia. Poi riaprì la porta sperando lui se ne fosse andato, ma lui era ancora lì con un sorriso stupido stampato sulla faccia. "Cosa vuoi idiota?" chiese allora, chiaramente disinteressata. "Beh, mi hai praticamente detto di venire alle cinque, quindi, cioè...". Lei alzò il braccio per guardare l'ora mentre teneva la porta. "Adrien. Sono ancora le 16.47, ho ancora tre minuti". Chiuse di nuovo la porta e ritornò al suo piatto.
{17.00}
Il campanello suonò ancora. Lei andò ad aprire la porta. Lo lasciò entrare e lo accompagnò nella sua stanza/attico. Lui la seguiva. Poi lei prese i materiali dalle sue mani e li appoggiò sul pavimento di legno. Lui fissava il materiale. "Hai intenzione di fare qualcosa?", lui annuì e continuò a fissare il materiale. "Adrien, rimanendo a fissare la carta non realizzerai nulla". Lei si stufò e cominciò a parlare nella sua lingua: "Guardando la carta non succede niente". Lui sollevò allora lo sguardo dalla carta verso corvina che sedeva di fronte a lui. "Perché parli come un'idiota?" chiese, confidando che non avrebbe avuto nulla da dirgli per controbattere. "Perché. Altrimenti come faresti a capire?". Era decisamente offeso. La piccola gattina Tikki apparì dal nulla. Andò verso Marinette, cominciando a fare le fusa e strusciandosi contro di lei. Marinette spinse via dolcemente la gattina e la gattina andò da Adrien. Saltò sul grembo di Adrien e si sedette. Adrian accarezzò la gattina che cominciò a fare le fusa. "Dì un po', qual è il nome del ragazzo?" chiese lui. "Veramente è una femmina, scemo" rispose lei fredda. "Ehi! Scusati per aver chiamato Adrien Agreste stupido!" quasi urlò lui. "Oh, ok." Disse lei. "Scusa per averti dato dello stupido solo adesso". Lui sorrise pensando di aver vinto, siccome non si aspettava le sue scuse, ma lei terminò la frase. "Ma pensavo già lo sapessi.". Lui ribolliva così tanto, non avrebbe potuto avere una stupida ragazzina che si inchinava a lui, sola senza insultarlo? Si precipitò fuori dalla sua stanza e poi dalla porta di casa. Lei sedeva soddisfatta. Ora aveva lei tutto il lavoro da fare e nessun fastidioso piccolo topo come Adrien avrebbe potuto disturbarla. Si mise al lavoro.
{20.00}
Aveva finito il lavoro e i risultati erano soddisfacenti! Era molto creativo, considerato che lei non voleva fare la disegnatrice. Pulì la stanza e andò a lavarsi le mani.
{Adrien}
Si pettinò violentemente i capelli all'indietro con la mano. Era furioso con lei. Lei continuava a insultarlo e sembrava che lei avrebbe potuto bruciarlo per terra se non ci fosse stata alcuna regola contro l'assassinio. Allora decise di rubarle il posto il giorno dopo, ciò significava che lei non avrebbe avuto altra scelta se non quella di sedersi e socializzare. Lei odiava le persone e questo l'avrebbe fatta arrabbiare di sicuro.
{Giorno dopo-Marinette}
Si alzò, seguì la sua routine mattutina e fece colazione. Andò a scuola e rimase lì. Poi, improvvisamente, vide un nuovo studente! Guardò la nuova ragazza con gli occhi freddi e la ragazza ricambiò l'occhiata. Mentre la ragazza stava camminando Lila le fece lo sgambetto. Marinette sapeva cosa volesse dire essere umiliati e questo... finché le era importato, ma era molto tempo prima. Marinette andò dalla studentessa e le porse una mano. Lei la afferrò esitante. Marinette tirò su la ragazza e la trascinò da qualche parte. L'intera scuola fissava scioccata perché Marinette non aiutava mai nessuno.
Marinette portò la nuova studente in un'aula e disse "Regola numero uno: non permettere a te stessa di essere umiliata. Un tempo ero solita essere umiliata ma ora mi difendo di volta in volta. Mi interessava anche cosa la gente pensava di me, ma adesso non più perché so che dopo il diploma non li rivedrò mai più." La ragazza capiva cosa Marinette cercasse di fare. Cercava di fare amicizia un modo strano, dando dei consigli. La ragazza porse la mano a Marinette per farsela stringere: "Alya!" disse. Marinette le prese la mano e disse "Marinette.". Andarono in classe insieme dopo che la campanella aveva suonato.
{In classe}
Marinette entrò e vide Adrien seduto al suo posto. Alya andò dietro a Marinette quando lei si precipitò dal ragazzo. Poi disse: "Levati. Dal. Mio. Posto.". "Oh, scusami, non avevo visto il tuo nome scritto sopra." Rispose. "Sarà scritto con il tuo sangue non appena di avrò ucciso proprio in questo posto" disse a denti stretti. "Ooh, esuberante, capisco". Marinette gli diede uno schiaffo in faccia fregandosene. Lui allora si alzò dal posto e tornò al suo. Marinette picchiettò il posto accanto a lei e fece cenno ad Alya di andare a sedersi con lei. Alya sentì che Marinette sarebbe stata un'ottima amica! Ed è così che è iniziata la loro amicizia.
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Second Chances - ITA
FanfictionE' la storia di una ragazza: il suo nome è Marinette Dupain-Cheng, è per metà cinese e per metà francese. Ha i capelli neri e gli occhi di un blu spento. Sembrano quasi non avere un colore! E poi c'è un ragazzo-modello molto popolare. Comicia ad in...