Lho trovata

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Marinette corse più lontano possibile, senza fare caso se scontrava le persone o no. Poi realizzò che aveva corso così lontano che decise di fermarsi al parco. Si inoltrò nel parco con le lacrime che le bagnavano gli occhi. Marinette si sedette vicino ad uno stagno. Guardava le rane saltellare sulle foglie di ninfea. Guardò nello stagno e rimase a fissare il suo riflesso. Stava rimpiangendo di aver colpito Chloè, di essere diventata amica di Alya - poiché adesso Alya doveva soffrire con lei - di aver incontrato Adrien, di essere andata a scuola. Ma la cosa che più rimpiangeva era essere viva. Continuò a fissare l'acqua, rimpiangendo e sognando ad occhi aperti, senza realizzare che sarebbe potuta cadere in acqua. Ma la cosa che la risvegliò dallo stato di trance fu una gocciolina che scese lungo la guancia per poi cadere in acqua, facendone schizzare un poco. Batté le palpebre un paio di volte e si mise seduta. Chinò la testa, appoggiò le mani sul grembo e cominciò a singhiozzare silenziosamente. Strinse i pugni tenendo le mani sul ventre. Non voleva far soffrire Alya ancora, sapeva perfettamente qual era la cosa giusta da fare. Era smettere di essere amica di Alya. Marinette non avrebbe voluto – nemmeno un po'- ma sapeva di doverlo fare, cosicché Alya non sarebbe più stata vittima di bullismo. Voleva escluderla dal quadro, così sarebbe stata l'unica ad essere vessata. Non voleva stare da sola, le sarebbe piaciuto qualcuno con cui parlare, con cui passare il tempo, con cui ridere. Ma doveva lasciarla. Era per il suo bene, dopo tutto.

Mentre Marinette era al parco, a prendere decisioni vitali, Adrien, Alya e Nino erano così occupati a cercarla che non avevano notato che la campanella era suonata. Adrien capì che non avrebbe funzionato se l'avessero cercata tutti insieme così ordinò di dividersi. Alya e Nino andarono a cercarla intorno al monumento, mentre Adrien avrebbe setacciato i posti piccoli, partendo dal parco! Un pochino sapeva che avrebbe trovato Marinette più presto di quanto si aspettasse.

Marinette sedeva lì, piangendo e pensando. I suoi occhi erano lievemente rossi e gonfi e c'erano le tracce delle lacrime sul viso. Anche la testa le faceva male. Pianse tanto, pensò tanto, rimpianse tanto. Poi spostò le mani per coprirsi il volto. Mentre piangeva, sentì il fruscio di un cespuglio ma decise di ignorarlo. Poi improvvisamente sentì una mano posarsi sulla sua spalla e sussultò. Si voltò velocemente per poi vedere l'idiota biondo che aveva causato tutto questo: Adrien.

Aveva un sorriso preoccupato e triste stampato in faccia. Sembrava come se lui stesse compatendo la sua situazione. Si sedette accanto a lei a gambe incrociate e smise di sorridere. Aveva una faccia inespressiva e guardava l'acqua. Lei non poté più trattenersi e ricominciò a piangere. Lui poi afferrò gentilmente la sua testa e la portò sul suo petto, abbracciandola. Marinette era troppo debole per tutto quel piangere per potersi ribellare così lascio che lui la stringesse. Gli avrebbe fatto male per quello più tardi; ma in quel momento, aveva bisogno di tutta la consolazione possibile.

BONUS:
Marinette si addormentò sul petto di Adrien e lui l'appoggiò al suo grembo. Poi le spostò la frangetta da un lato e appoggiò la mano sulla sua fronte. Sorrise quando russò un pochino e le strofinò il pollice sulla fronte. Notò le righe delle lacrime sul suo viso e pensò: "Le pulirò dopo."

BONUS":
Alya e Nino stavano ancora cercando Marinette e quando Alya cercò di contattarla, lei non rispose! E quando Nino cercò di chiamare Adrien, nemmeno lui non rispose! Così decisero di arrendersi e fare una passeggiata per Parigi, sperando di incappare in almeno uno di loro.

Second Chances - ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora