Punizione

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Marinette ritornò a scuola con Alya, Nino e Adrien. Nel momento in cui entrarono in classe, l'insegnante si girò e lanciò loro un'occhiataccia. "Dove siete stati voi quattro?!" urlò. SI congelarono per la paura e Marinette sapeva che era lei il motivo per cui Alya, Nino e Adrien erano nei guai. "È tutta colpa mia" cominciò lei. Tutti spostarono lo sguardo su di lei. "Sono corsa via dall'edificio e Alya, Nino e Adrien erano venuti a cercarmi." Concluse. "Marinette, tu sei in punizione e Alya, Nino e Adrien, voi siete scagionati". Marinette era sollevata ma il suo respiro si fermò quando Alya cominciò praticamente ad urlare all'insegnante. "È davvero ingiusto! Io ero il motivo per cui Marinette era scappata via!". "Alya, ma che stai facendo?" sussurrò-urlando Marinette. "Sto facendo ciò che è giusto!" disse Alya. "Alya Cesaire Ti stai comportando in modo molto maleducato ora, vorresti andare in punizione anche tu?" urlò l'insegnante. "Diavolo, sì! Non abbandonerei mai la mia amica!" replicò Alya. "Alya, no. Non farlo." La pregò Marinette. "La signorina Mendelieve mi ha appena dato una punizione, non posso farci nulla." Sorrise Alya alzando le spalle. Marinette aggrottò le sopracciglia, si girò e si incamminò con passo pesante al suo posto. L'insegnante si voltò verso la lavagna mugugnando qualcosa come: "Stupidi adolescenti, sempre a saltare le lezioni".

Dopo la scuola Marinette e Alya rimasero in classe mentre Nino e Adrien rivolgevano loro sguardi preoccupati uscendo dall'aula. Marinette e Alya sospirarono semplicemente e stettero al loro posto. Poi l'insegnante si voltò e le guardò con un'espressione confusa. "Cosa state facendo voi due ancora qui?" chiese lei. "Huh?!" esclamarono Marinette e Alya. Entrambe si scambiarono uno sguardo e sembrò che negli occhi di Alya fosse passata una scintilla e Marinette improvvisamente capì cosa stava tramando. "Oh, scusi signorina Mendelieve ma noi uh..." Alya fu interrotta da Marinette che continuò: "Andare a casa! Proprio così, tutti quei compiti non si faranno da soli!". "Oh, ma certo! Ora per piacere uscite, ho un'emergenza a casa. Buona giornata ragazzi!" disse e uscì dall'aula. Marinette e Alya sospirarono sollevate e se ne andarono anche loro. Quando Alya e Marinette raggiunsero l'uscita della scuola, rimasero alquanto scioccate. Lì sedevano Adrien e Nino, che chiacchieravano. L'espressione di Alya si addolcì', mentre quella di Marinette era più disgustata. Semplicemente non apprezzava il fatto che Adrien fosse lì. Aveva imparato ad accettare il fatto che Alya e Nino si piacevano - ma ne erano completamente ignari. Gli occhi di Nino incontrarono quelli di Alya ed entrambi arrossirono e distolsero lo sguardo. Adrien guardò Marinette e Marinette ricambiò senza alcuna espressione. Lui si voltò, deluso, perché non aveva avuto nessuna reazione. 'Quando si innamorerà di me cosicché io possa spezzarle il cuore? Sempre che ne abbia uno...' pensò. Marinette poi si girò a sinistra verso Alya che stava ancora arrossendo. Marinette alzò gli occhi al cielo e parlò: "Andiamo a casa ragazzi". Tutti annuirono e quando Marinette e Alya si stavano dirigendo verso casa di Marinette, si accorsero di due ragazzi che le seguivano. Erano Nino e Adrien. "Um... perché ci state seguendo?" chiese Marinette per nulla divertita. "Oh uh... pensavamo che quando hai detto - andiamo a casa ragazzi - tu intendessi anche noi!" rispose Adrien. "Beh, allora siete proprio scemi a pensare che vi farei entrare a casa mia" disse Marinette. "Ma una volta mi hai fatto entrare!" disse Adrien digrignando i denti e alzando le sopracciglia. "Ti ho fatto entrare solo per il progetto. Non voglio insufficienze. Insomma, ti ho comunque buttato fuori abbastanza presto." Disse Marinette, esaminando le unghie. Il piano di Adrien si schiantò al suolo. "Non mi hai buttato fuori, me ne sono andato da solo!" controbatté. "Come ti pare." Disse Marinette alzando le spalle noncurante.

Marinette e Alya giunsero a casa di Marinette insieme ai ragazzi, dato che i ragazzi non le volevano lasciare da sole. "Ooh! Chi abbiamo qui?" chiese la madre di Marinette, Sabine Dupain-Cheng. "Loro? Sono semplicemente due vermi che ci seguono." Disse Marinette. "Oh beh, non è affatto carino!" disse Sabine. Marinette roteò gli occhi e afferrò un croissant. Poi Sabine andò dietro al bancone e camminò fino alla porta per girare il cartello 'aperto', ciò significa che in quel momento era chiuso. Mentre stava tornando verso il bancone, il piede di Nino era d'intralcio, lui stava osservando l'interno dell'edificio, e lei inciampò e cadde per terra. Nino si girò verso la signora Sabine senza smettere di scusarsi. Intanto Adrien, invece di essere inutile, aiutò la signorina Sabine e le chiese se stava bene. "Sto bene, sto ben- "lei si arrestò nel mezzo della frase e sussurrò: "Adrien...?"

Second Chances - ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora