"Tu... mi ami?" le chiese, sorpreso. Lei non rispose. Continuò semplicemente a guardarlo negli occhi. Marinette rimase scioccata quando lui si inginocchiò davanti a lei e la abbracciò mentre era in ginocchio. "Pensavo che mi odiassi dopo aver fatto... quello..." Abbassò lo sguardo per la vergogna, mentre smetteva di abbracciarla. Lei sorrise. "Io non ti odio," iniziò. "Immagino... avevo solo paura di mostrare i miei sentimenti, pensavo che mi avrebbe fatto sembrare debole, sarei stata un bersaglio più facile." concluse. "Se qualcuno ti ferisce, vieni dritta da me." Lei disse. "Penso di potermi prendere cura di me stessa." Lei roteò gli occhi. Poi inspirò e si distese di nuovo. Le sorrise mentre lei si addormentava. "Immagino che oggi ci sia stato molto da metabolizzare per te, eh?" Lui borbottò.
Tutti gli altri erano seduti intorno al fuoco, continuando a giocare a obbligo o verità. Chloe si era seduta accanto ad Alya. Nessun altro compagno l'aveva accettata. Alya faceva il tifo mentre Kim doveva fingere di confessarsi ad Alix. 'Sono davvero una brava persona?' Pensò. 'Anche se mi sono scusata, non penso di aver cambiato cosa la gente pensa di me. Sono stato cattiva, egoista e crudele per tutta la vita. Ovviamente le persone non credono che io ora sia cambiata.' Continuava a pensare. Si mise la testa tra le mani e si guardò piedi. 'Sono un mostro. Ho fatto piangere la gente! Darei un pugno alla me del passato.' "Chloe!" Disse Alya richiamandola. "S-si ?!" Chloe balbettò. "Tocca a te!" Le sorrise Alya. "Chi dice l'obbligo?" chiese Chloè. "Lila dice l'obbligo a Chloè!" urlò Max. Lila sorrise a Chloè. Loro erano amiche. Fino a qualche giorno prima. Si erano messe a litigare su Adrien e più tardi Chloè aveva realizzato i suoi sentimenti verso Nathaniel, il ragazzo dai capelli rossi che siede dietro Marinette in classe. Aveva cercato di scusarsi con Lila per il litigio, ma Lila aveva rifiutato le sue scuse, tantomeno di parlarle. Chloè aveva passato alcuni giorni di tristezza ma poi si era resa conto che forse era meglio così. Lila era una cattiva influenza. Chloè l'aveva superata e decise di ricominciare.
"Sfido Chloè a indossare i suoi vestiti migliori e a correre in acqua e sporcarsi i vestiti!" Disse Lila, compiaciuta, mentre incrociava le braccia al petto. "Che cosa...? "Disse Chloè. "Mi hai sentita." sorrise Lila "Fallo! Fallo!" incalzò il resto della classe. "Sto indossando quei vestiti proprio adesso." Disse Chloè, con gli occhi lucidi. Chloè si tolse gli occhiali e stava per consegnarli ad Alya. "Oh, e se portassi i tuoi occhiali con te?" ghignò Lila. "Ma sono di mia madre." disse Chloe. Alya capì cosa stava succedendo. "Lila, non è giusto. Cosa succede se li perde? Le onde sono più grandi di notte." Disse Alya alzandosi. "E allora? Non ti ha bullizzata il primo giorno di scuola? Oh, e non era lei quella che ti ha versato del succo d'arancia addosso?" Chiese Lila, cercando di mettere tutti dalla sua parte. "Questo è ormai passato." Disse Alya, corrugando le sopracciglia. "No. Ha ragione..." Disse Chloè, sul punto di piangere di nuovo. Nathaniel guardava tutto questo. Era l'unico a poter vedere quanto fosse davvero distrutta. Sua madre era morta proprio davanti ai suoi occhi. Suo padre, sempre in ufficio, non aveva quasi più tempo per lei! Era sempre stata sola. Era stata fragilissima. Poi aveva trovato Lila. Chloè, alla disperata ricerca di un amico, aveva iniziato a fare del male insieme a Lila. Lila l'aveva trasformata in qualcosa che lei non era.
La lasciava fare la prepotente con lui ogni giorno. Lei lo insultava sempre, prendeva in giro la sua arte e si prendeva gioco dei suoi capelli. C'era in particolare una ragazza di nome Sabrina, che era vittima di bullismo più di tutti. Chloè faceva sempre fare a Sabrina i compiti per lei. Dopo la prima superiore non era mai più stata vista. Si guardò i piedi. Avrebbe dovuto fare qualcosa? Non avrebbe dovuto? Dopo tutto era distrutta...
"Lila, basta, è di sua madre, sai quanto è crudele? Tu hai una famiglia, lei no. Tuo padre è un regista fallito, giusto?" Chiese.
Il labbro di lei iniziò a tremare. All'inizio, la gente era dalla parte di lei, ma ora erano dalla parte di Nathaniel. "Potrebbe aver fatto la prepotente con noi e minacciato di dirlo a papà ma... Ha dei problemi suoi. Solo perché vive con suo padre in qualche albergo di lusso e incontra le celebrità non significa che stia bene. Sua madre è morta di fronte a lei quando aveva sette anni, che è meno di un decennio fa. È ancora a pezzi, quindi lasciala stare! " disse lui. Lila era furiosa. Lo fissò con rabbia.
Adrien uscì dalla cabina e guardò il dramma consumarsi.
Chloe si guardò i piedi, arrossendo, ma le lacrime le rigavano le guance. Lila si alzò e andò via di corsa, nella sua camera. La classe sospirò e Chloè non dovette fare quella stupida sfida. Lei era ancora aggrappata agli occhiali come se la sua vita dipendesse da quello.
La classe tornò nelle loro camere e Chloe cambiò la sua. (Era in stanza con Lila) Non poteva addormentarsi con Lila nella stessa stanza. Si trasferì alla camera numero quattro.
Marinette dormiva sul pavimento. Aveva offerto il suo letto a Chloè e lei all'inizio era esitante nel prenderlo, ma Marinette insistette. Alya dormiva nel suo letto. Nino dormiva nel suo. Anche Adrien dormiva nel suo.
Era mezzanotte quando Adrien sentì la porta aprirsi e chiudersi. Si guardò intorno e vide che mancava Marinette! Si mise le pantofole e uscì anche lui.
Adrien trovò Marinette seduta di fronte alla spiaggia, a godersi la vista. Sospirò e si avvicinò a lei. Adrien appoggiò la mano sulla spalla di Marinette e lei urlò.
"Shh! Sveglierai tutti!" disse sussurrando-gridando. "O-oh, scusa!" Lei sorrise e poi tornò a riva. Il suo sorriso si spense. "Cosa c'è che non va?" Chiese lui. "Io e Chloe abbiamo parlato." Fu tutto ciò che disse lei. "E?" chiese, sperando di ottenere una risposta. "Mi ha raccontato di quello che è successo stasera, si è sentita così umiliata e voleva dare un pugno a Lila, ma ha rinunciato alla violenza. Ha lasciato perdere." Disse Marinette, gli occhi che lacrimavano. "Ho intenzione di vendicare Chloe, sto per sabotare il profumo di Lila." Lei continuò. "Capisco... come?" disse lui. "Metterò dell'olio d'oliva nella sua boccetta di profumo in modo che quando se lo spruzzerà, avrà la pelle irritata e i pori ostruiti e se lo spruzzerà sui suoi vestiti, saranno macchiati di olio." Disse e si voltò, per guardare Adrien. "Uhm..." Lui era senza parole. "Sono contento che ti preoccupi per Chloè ma sei sicura che sia la cosa giusta da fare?" Le chiese. "Sì, sì, lo sono." Lei disse. "Bene allora, se lo dici tu." Disse Adrien alzando le mani in segno di resa. Si alzarono e fecero ritorno alla loro camera.
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Second Chances - ITA
FanficE' la storia di una ragazza: il suo nome è Marinette Dupain-Cheng, è per metà cinese e per metà francese. Ha i capelli neri e gli occhi di un blu spento. Sembrano quasi non avere un colore! E poi c'è un ragazzo-modello molto popolare. Comicia ad in...