Forse

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Marinette raggiunse casa, ansimando. C'erano lacrime sul suo viso. Entrò nel suo appartamento dopo aver aperto la serratura della porta. Entrò nella sua stanza e crollò, la schiena di fronte al letto. Si coprì gli occhi con il braccio e pensò a quello che era successo. Le lacrime iniziarono a scorrere sul suo viso ancora una volta.

Dopo aver singhiozzato per diversi minuti, sentì il campanello della porta. "Oh... per favore non... ora..." tirò su con il naso. Scese dalla sua soffitta fino alla porta e la aprì per trovare un ragazzo biondo con gli occhi verdi pieni di lacrime. "Mari..." pianse più forte. Lui l'abbracciò e lei era troppo debole per fare qualsiasi cosa. "Adrien..." Lei pianse nel suo petto. "Questa è solo un'illusione, probabilmente non ti piaccio nemmeno davvero... sono i tuoi ormoni, stanno giocando con i tuoi sentimenti, sono proprio come qualsiasi altra ragazza..." singhiozzò. "No, sei diversa. Sento le farfalle nello stomaco quando sono vicino a te." Rispose, arrossendo mentre ancora piangeva. "Lasciami stare. Non sono io quella per te. Non so nemmeno se mi piaci." Borbottò sulla sua maglietta. "Non mi interessa. Voglio che tu stia con me." Disse, ad ogni parola la stringeva più forte. Lei lo spinse via e corse di nuovo nella sua stanza, sbattendo la botola e spingendovi sopra il suo divanetto. Lui provò ad aprirla ma c'era troppo peso. Marinette si sdraiò sul letto e premette la faccia sul cuscino. Adrien iniziò a bussare alla botola. "Marinette... per favore, apri!" supplicò. "No, vai via!" urlò lei sul cuscino. Lui premette la schiena contro la botola e spinse in su. Il divanetto cadde con un forte tonfo. Marinette si sollevò e girò la testa verso la fonte del rumore. Vide Adrien salire nella sua stanza. "Hai preso il mio primo bacio, sei proprio un pervertito!" urlò lei. Lui camminò silenziosamente verso lei e si sedette sul bordo del suo letto. "Vattene via da-mph!" Le tappò la bocca per farla smettere di urlare. "Marinette, sai quanto ti amo?" Chiese. Le tolse la mano dalla bocca. "N-no..." balbettò. "Tanto così." Disse mentre intrecciava la mano alla sua. Lei arrossì ancora una volta. "Te lo chiedo ancora una volta, Marinette, vuoi essere mia?" Chiese. "Uh...ci penserò..." borbottò. "Va bene." Disse lui.

Second Chances - ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora