Capitolo 31

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Pensati stella e ricomincia a splendere.

"Hey, ciao... la mamma mi ha detto di dirti che se Cameron vuole fermarsi a cena ci sono pure Jennifer e Gina." Inizia il discorso con voce debole.

"Ehm... okay glielo dirò." Guardo di sottecchi il ragazzo che sta al cellulare.

"Inoltre anche Mike voleva parlarti di una cosa importante." Aggiunge dopo quasi in imbarazzo.

"Mike?" Boh chissà cosa vuole.

"Si Mike, ti ricordi il mio migliore amico che ha preso il primo aereo con noi per venire a Los Angeles..?" Scherza Derek atono mentre io faccio uno sbuffo divertito.

"Va Bene Mr. Simpaticone, tra poco siamo lì." Chiudo facendo una linguaccia anche se so che non mi può vedere. Riferisco a Cam quello che mi ha detto mio fratello sull' invito.

"Beh si dai, magari ci sono. Adesso vedo." Risponde titubante sempre guardando il cellulare.

"Risposte più precise no eh?" Tento di scherzare.

"Senti, cosa vuoi tu?!" Risponde malamente e mi mordo la lingua per non urlargli contro nuovamente visto che abbiamo appena ripartito una sorta di tregua.

In poco tempo finiamo le nostre cioccolate in religioso silenzio mentre gli lancio delle occhiatine ammonitrici che cerca di non notare, infine decidiamo di tornare.

"Stai qua, vado io a pagare!" Inizia a fare il geloso appena nota il cameriere alla cassa che sorride.
Ma io dico boh...
Più bipolare di così no eh? Prima mi manda a cagare e poi inizia a fare il geloso? Stiamo scherzando?
Diventerò matta me lo sento.

"Ma non mi dire il perché. La tua possessione cronica ha ripreso il controllo della tua mente."
Alza gli occhi al cielo e va a pagare sotto lo sguardo indispettito del cameriere.
Alla fine gli sorride beffardo.
Io basita.

Ritorniamo alla macchina, con il mio quadro sottobraccio e in poco tempo arriviamo a casa dove vediamo mia madre in trambusto che sta preparando la cena manco ci fossero come ospiti mandrie di struzzi infinite.
Trovo degli impasti di torte, tre menù di primi differenti, alcuni secondi forniti pure di contorno ma okay...
Io odio cucinare e sinceramente sarà anche uno spreco totale.

"Bah" dico spontaneamente osservando la cucina messa sottosopra.

"Che c'è tesoro?"" Chiede mia mamma con una ricetta di cucina in mano e dei ridicoli occhiali rosa sul viso.

"Per chi è tutta sta roba? Hai invitato anche l'intero quartiere? Oppure tutta Los Angeles direttamente?"

"Ma cosa dici non è niente di speciale."

"Oh credo di aver visto anche dei barboni appostati fuori dalla finestra con dei pentoloni in mano che aspettano solo che avanziamo qualcosa." Cameron mi lancia un occhiataccia mentre cerca di trattenersi dal ridere.

"Oh non sai quanto mangiamo in questa casa allora." Afferma ridacchiando.

Sbuffo e infine salgo le scale andando nella mia camera, Cameron raggiunge mio fratello senza dirmi niente.
Ma va bene.
Entro e trovo Mike seduto sul mio letto e per lo spavento balzo indietro.

"Oh, hey! Ciao! Ehm.." inizio a borbottare parole confuse mentre lui si alza i piedi alla velocità della luce.

"Oi Ale! Ciao come stai!" Mi viene ad abbracciare ed io ricambio impacciata.

"Oh tutto bene più o meno grazie.
Con quello stupido di Cameron che mi urla contro ogni volta che può.. guarda lo ammazzerei di botte." Scuoto la testa accennando un sorriso.

Ti odio, ma sei già mia ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora