Capitolo 15

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La cosa più triste è vedere una persona sola che lotta per due.

POV'S CAMERON

È ormai passata una settimana dal litigio con mia sorella e mia madre ed ho deciso di perdonarle, senza di loro io non sarei nessuno.
L'unica persona con cui non ho avuto occasione di scusarmi è Alexandra.
Le parole che ho usato contro di lei sono state davvero cattive e non le meritava, sono seriamente dispiaciuto.
Tutti hanno litigato con lei solo che sono tutti troppo presi dal loro orgoglio per non vedere che sta male.
In un certo senso ci sto male anche io.
Non riesco a vederla soffrire perché automaticamente soffro anche io, non so bene il motivo.
Occhi freddi, sorriso spento, abiti neri sono parte del suo outfit di ogni giorno.

Oggi voglio parlare con lei e se riesco farla appacificare con tutti, soprattutto con suo fratello, infatti vedo che ogni volta che Alexandra lo guarda, i suoi occhi diventano automaticamente lucidi e deve distogliere lo sguardo per non piangere.

Ad un certo punto sento una persona urlare, più specificamente una ragazza.
E poi eccola là, che la vedo.
Alexandra sta lottando fisicamente contro un uomo, credo un aggressore visto il passamontagna che porta sul viso.
Lei cerca di tirargli dei calci da terra, dove è caduta, ma sono così deboli che non smuoverebbero neanche un neonato.

"Lasciami bastardo" ringhia contro di lui. Una caratteristica di Alexandra che ho notato: sa minacciare molto bene.

"Oh.. una ragazzina come te non dovrebbe dire queste parole" dice lui sarcasticamente.

"Oh a un uomo grande e grosso come te non dovrebbero interessare le minorenni" risponde a tono.

"Brutta ragazzina.." lo interrompo prima che le possa dire altro.

"Lasciala stare ora" dico avvicinandomi
Mi scaglio su di lui, gli arriva un pugno sulla mascella che non riesce a parare e successivamente una ginocchiata nello stomaco che lo fa accasciare..

Un gioco da ragazzi...
Pavoneggiarti è il tuo forte.
Tzè.

Mi sento tirare per un risvoltino dei pantaloni e quando mi giro vedo una grata Alexandra che mi sorride e mi fa segno di tirarla su.
L'aiuto ad alzarsi.

"Grazie.. ma sarei riuscita anche da sola." Afferma risoluta.

"Ceerto.. i calci che davi avrebbero fatto il solletico ad un criceto." Rispondo

"Allora sarebbe dovuto essere un criceto gigante scusa" ribatte stizzita lanciandomi una finta occhiataccia offesa.

"Mah.. ok" incomincio a ridere, immaginando nella mia testa la scena di lei che cerca di uccidere un criceto gigante.

"Stronzo" la sento sussurrare ma faccio finta di niente.

"Allora, Macchia gigante nera" inizio a parlare

"Hey! Mi offendi!" Mette il broncio ed è troppo cucciola..

Cucciola? Alexandra cosa ne hai fatto del vero Cameron Dallas?
Niente ovvio! Ho solo detto che è cucciola.
Ok.. adesso inizio a shipparvi
Ma.. ma.. sei la mia coscienza..

"Offenderti? Immagina un paesaggio colorato con in mezzo una macchia nera. Ecco quella sei tu." L'informo ridendo.

"Si chiama originalità." Ribatte.

"Ma perché ti vesti sempre di nero?" Chiedo divertito passandomi una mano sulla fronte.

"Perché così sono sempre pronta per il tuo funerale" mi risponde tranquillamente ed io la guardo male.

Ti odio, ma sei già mia ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora