Vorrei essere guardato e non soltanto visto, vorrei essere ascoltato e non soltanto udito.
"Senti..." inizio a dire io ma vengo interrotta bruscamente.
"Senti un bel cavolo! Adesso mi dici tutto quello che capita nella tua vita!"
Mi urla lui spazientito."Tu sei consapevole di non essere nessuno per sapere cosa mi succede nella vita?!" Dico io con tono pacato, quasi scocciato.
"Si ne sono consapevole ma se tu non mi dici cosa succede adesso, dico tutto a tuo fratello" dice fieramente pensando di spaventarmi, calcando sulla parola tutto.
"Ma lui lo sa già"
"Cosa?! E permette che i accada una cosa del genere??!" Dice con occhi e bocca sgranati.
"Senti è una storia lunga" dico io con fare frettoloso cercando di levarmelo di dosso.
"Ho tutto il tempo del mondo" dice ormai spazientito, scostandosi dal mio corpo e mettendosi comodo sul letto.
"È iniziato tutto quando mia madre scappò con il suo amante due anni fa" iniziò a spiegare velocemente prima di essere nuovamente interrotta.
"Ah! Ecco perché non l'ho più vista in giro" dice lui con fare pensieroso.
"Sisi bravo.. fammi finire, inizialmente mio fratello cercava di proteggermi ma una volta mio padre lo picchiò talmente forte che finì persino in ospedale."
"Quella volta dove aveva detto di essere stato aggredito da due uomini?" Chiede titubante.
"Esattamente.. da allora Derek lo evita il più possibile, sta' fuori tutto il giorno in modo da non vedere cosa mi procura nostro padre" concludo in pochissimo tempo il mio dialogo. Ho evitato tutto il monologo su mia madre e su come siamo radicalmente cambiato noi.. sa già troppe cose e non va bene..
Inizialmente lui sembra scioccato ma poi annuisce.LDevo chiedere qualcosa a Derek, ha detto che tra poco è a casa, vado nella sua stanza. Ciao" mi saluta con un cenno di mano e ancora abbastanza provato se ne va.
Non credo che se ne sia andato per andare a parlare con Derek, ma perché d'ora in poi non mi guarderà più in faccia, i suoi occhi quando si scontreranno con i miei avranno uno sguardo pieno di pena, di tristezza, di compassione.
Sento il chiacchierio di mio fratello e di Mike segno che hanno iniziato a parlare e tra neanche due minuti, Derek sarà qui a rompere le palle.
Infatti, ecco che sbatte i suoi pugni contro la povera porta, che colpa non ne ha.'Ma che favolosa ironia che hai oggi'
Lo so grazie mille."Apri sta dannata porta, ora"
"Ma anche no" gli urlo io
"Vattene! Non ne ho voglia! Voglio stare sola!!" Riprendo subito dopo.
Sento la voce di Mike e poi più niente.
Mio fratello ha cessato i colpi e ritorna alla sua tana.***
È ormai mezza notte passata e non riesco a prendere sonno.
Credo che il moro sia rimasto a dormire qui a casa mia, è da tanto che non succedeva.
Tuttavia il mio pensiero fisso è sulla busta nascosta accuratamente dentro il mio cassetto.
Non posso resistere devo leggerla..Mi alzo cercando di fare il meno rumore possibile, apro delicatamente il cassetto e prendo la busta. Velocemente la scarto, l'ansia è ormai troppa.
Già grosse lacrime iniziano a solcare il mio viso. Mi manca così tanto...
Iniziò a singhiozzare leggendo le poche parole della prima riga.Ciao piccola mia, sono la mamma.
Non so se in questo momento sarai ancora la mia bambina, perché so che quel che ti/vi ho fatto è imperdonabile.
Capisco di avervi abbandonati, capisco che per te e tuo fratello ero un punto di riferimento, ma ero così innamorata, che in quel momento ho pensato solo a me.
Mi dispiace essere fuggita da tuo padre, ma spero vivamente che lui sia stato anche la madre che per questi due anni non ha avuto.Singhiozzo ancora più forte leggendo quest'ultima frase. E poi continuo la mia lettura.
Solo adesso mi sono accorta dello sbaglio che ho commesso, ma adesso sono felice accanto all'uomo che amo.
Ma perché ti ho scritto?
Perché voglio rivederti.
So che è una cosa egoista da chiedere e capirò se non vorrai venire.
Ti chiedo solo di pensarci, ti prego.. mi macabre così tanto..
Ho messo in allegato alla busta due biglietti per l'aereo diretto a Los Angeles, sono solo per te e tuo fratello, sarebbe meglio che tuo padre non lo venisse a sapere.. ti aspetto.
Ti voglio bene bambina mia.
La tua mamma.Guardo dentro la busta e infatti trovo due biglietti per Los Angeles...
Trovo anche un piccolo foglietto giallognolo.
Leggo la scritta e sorrido tra le lacrime.'Tu eri la mia piccola ragazzina, e conoscevo ogni tua paura, quale gioia era tenerti tra le braccia e baciarti via le lacrime... ma adesso che me ne sono andata c'è solo dolore e niente che possa fare. Non voglio vivere questa vita se non posso viverla con te.
-anche se so di meritarmelo dopotutto-"All'inizio ero arrabbiata, ma andare via da Londra sembra la mia salvezza.
Via da mio padre, dai giudizi, dalle parole che se particolarmente cattive ti possono uccidere."Cavolo! Andrò via da Londra!"
Urlo per tutta la stanza finché Derek e Mike spaventati corrono da me.
Appena riesco a calmarmi racconto loro tutta la storia; il biondo inizialmente ha la stessa mia reazione incazzata, ma quando capisce che può essere la nostra salvezza si tranquillizza."Bene! Domani partiamo! Prepara le valige!" Dice soddisfatto. Io rido e lo abbraccio contenta. Finalmente metterò un punto a questa parte della mia vita.
Guardo il moro che è stato zitto per tutto questo tempo. Poi il suo sguardo incrocia il mio.. è uno sguardo perso.."Se venissi con voi?" Lo guardiamo sbalorditi un attimo e iniziamo a dare entrambi risposte negative.
"Derek, tu sei la mia seconda famiglia e non vivrei senza la mia rompipalle preferita" dice ammiccando a me e gli gli faccio la linguaccia.
"Poi i miei genitori non sono mai a casa e là a Los Angeles abitano dei miei zii.. sarebbe perfetto" alza lo sguardo e ci guarda con talmente tanta supplica che non possiamo dirgli di no. Discutiamo ancora un po' su cosa dovremo fare e poi ci rechiamo nei nostri letti.È tutto deciso, Los Angeles arriviamo.
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Ti odio, ma sei già mia ||Cameron Dallas||
FanficAlexandra Johnson, una ragazza sarcastica -molto- porta tanta tanta rabbia nel suo corpo -scappi chi può-. Fredda più di un icesberg -guarda! Gli orsi polari!- Si è ormai rassegnata al suo destino ma una lettera imprevista e due occhi nocciola -e ch...