L'ho fatto perché in troppi hanno detto che non potevo.
In realtà non ho raccontato nulla a Thomas della mia vita precedente dal trasferimento di Londra a qui.
Gli ho solamente spiegato i miei dubbi, le mie incertezze, il mio sentirmi inferiore e magari, il mio non meritarmi amici così vicini.
Inclusi Derek e Mike.
Sono stata una stupida ma adesso come adesso sono troppo arrabbiata con mio fratello per parlargli a quattr'occhi.Dopo poco apre le braccia e io mi ci fiondo dentro iniziando a singhiozzare.
Durante tutto il dialogo ho tenuto una voce ferma e piatta e ora ho bisogno di sfogarmi."Non sapevo.. mi-mi d-dispiace" mi sussurra stringendomi forte e balbettando.
"Ma perché ti scusi, tu non hai fatto niente e poi, in è un argomento per cui tu debba scusarti" rispondo stringendo la sua maglia che si sta inzuppando delle mie lacrime, non so neanche perché sto piangendo, so solo che mi sento così sola.
"Shh.. sfogati, piangi" smettiamo di parlare e a smorzare l'atmosfera di quiete ci sono solo i miei singhiozzi.
Dopo un po' sento le palpebre farsi pesanti e pian piano il sonno mi prende da prigioniera.POV'S MIKE
Stanno suonando al campanello di sicuro sarà Alexandra.
"Dove cazzo.." inizio a sbraitare ma mi fermo appena la vedo nelle braccia di Thomas
"Thomas.. io.. io.. era con te giusto?" Dico calmandomi immediatamente e spostandomi dall'uscio per farlo entrare.
"Si, si era con me." Risponde lui.
La portiamo nella camera degli ospiti e l'adagiamo sul letto poi scendiamo per non svegliarla."Che cazzo avete fatto insieme eh?" Il mio tono è divenuto acido.. lui non può toccarla.
"Niente.. cioè.. si è solo confidata.."
"Confidata" alzo il tono di voce.
"Io che le do tutto l'aiuto possibile e non mi dice niente mentre tu! Un cazzo di sconosciuto! Ti ha confidato tutto?!" Alzo ancora il suo tono di voce."Ho solo saputo prenderla nel momento giusto" afferma tranquillo.
"Tu! Tu l'hai obbligata, l'hai usata sicuro! Brutto figlio di put.." cerco di dargli un pugno sul viso ma mi ferma i polsi.
"Aveva bisogno di aiuto ok? Non ho fatto niente ne l'ho obbligata ok?! Mi ha raccontato tutto lei!"
"Io le ho sempre offerto il mio aiuto ma non l'ha mai accettato!" Il mio tono da rabbioso diventa disperato.
"Cos'ho che non va?" Mi arrendo e vado a sedermi sul divano seguito da Thomas.
"Io ci provo" gli confido tristemente"Dimmi una cosa.. sei innamorato di lei?" Chiede titubante.
La mia risposta non arriva perché sentiamo dei rumori provenienti dalla stanza di Alexandra.
Da un lato sono sollevato..
Ci catapultiamo lì e notiamo che sta avendo un incubo.
Ci inginocchiamo da parte al letto e cerchiamo di calmarla.Ho iniziato ad accarezzarle la guancia e a sussurrarle nell'orecchio.
"Mike, io tolgo il disturbo, prenditi cura di lei, il discorso lo continuiamo domani" dice guardandomi sorridendo e poi se va.
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Ti odio, ma sei già mia ||Cameron Dallas||
FanficAlexandra Johnson, una ragazza sarcastica -molto- porta tanta tanta rabbia nel suo corpo -scappi chi può-. Fredda più di un icesberg -guarda! Gli orsi polari!- Si è ormai rassegnata al suo destino ma una lettera imprevista e due occhi nocciola -e ch...