Capitolo 27

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Attenti alle paure, amano rubare i sogni.

"Alloraaa... hai fame?" Chiede la ragazza allegramente.

"Beh.. in realtà non so ancora come ti chiami.." sorrido mandandole una finta occhiataccia di dissenso.

"Oh che sbadata!" Si gratta la testa imbarazzata per poi fare una scivolata a effetto scena.
"Io sonooo... Bethany!" Fa finta di calarsi gli occhiali da sole sugli occhi ed io la guardo inarcando un sopracciglio.

"Ehm... okay" rido, sta ragazza è particolarmente stramba.
È molto bella, simile al fratello, con riccioli biondi e occhi scuri contornati da lune ciglia, indossa un gigante pigiamone a forma di stitch e sembra davvero cucciolossissima. Lo amo e lo voglio come regalo.
Ha notato che la sto guardando divertita e diventa paonazza.

"Beh... forse è meglio che vada a cambiarmi." Improvvisa una risatina, abbassa la testa e i riccioli biondi le cadono davanti. È buffa e rido maggiormente.

"Ma va figurati, è bellissimo"
Senza neanche ascoltarmi sale la lunga scala a chiocciola e solo ora mi rendo conto della bellezza di questa casa.
Spalanco la bocca.

"Ti scende la bava attenta" Logan si tocca sotto il labbro a mo' di presa in giro e io gli faccio la linguaccia poi continuo a perlustrare con occhi spalanchi la villa.
È arredata con mobili all'antica e sono bellissimi, accarezzo la superficie d'un mobile e sembro una di quelle maniache collezioniste.
Sento il ragazzo dietro di me ridere e sorridendo alzo gli occhi al cielo.

"Scusa"

"Oh niente, capita tutti i giorni di avere una maniaca che sbava per i miei mobili, stanotte ti aspetto così ti aiuto a rubarmeli meglio." Dice ironico e io sbuffo.
"Accomodiamoci in cucina dai" mi sento prendere la mano e rabbrividisco al contatto, mi viene da toglierla ma ho paura di offenderlo, lui capendo il disagio mi lascia immediatamente la mano ed evita il mio sguardo imbarazzato.

"Hey" gli prendo il viso con le mani.
"Io non ho paura di te, va bene?" Lo vedo annuire ed un piccolo sorriso gli spunta sulle labbra.
Mi accarezza i capelli e finalmente raggiungiamo la cucina.

"Ti devo ringraziare" inizia lui un discorso mentre prende tre bicchieri dalla credenza.

Lo guardo un po' stralunata.
"Semmai è il contrario" ridacchio nervosa portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio ma lui scuote la testa con un sorriso carico d'amarezza.

"Sai..." versa l'acqua nel bicchiere e ne prende una grande sorsata.
"Mia sorella, in questo ultimo anno non è stata molto.. come posso dire... 'socievole'" imita delle immaginarie virgolette con le dita delle mani ed io non riesco a capire dove voglia andare a parare.
"Ma oggi.. con te.. si è subito aperta, ha finalmente sorriso anzi ha perfino riso, eh boh.. potreste diventare amiche, frequentarvi, se ti fa piacere. Magari si riprende con te" si gratta imbarazzato la testa e non sa come continuare, cerca di concludere il discorso ma lo zittisco e lui ne sembra quasi sollevato.

"Per me è un piacere, tua sorella sembra davvero una bravissima persona" gli sorrido sincera ed è la verità.

"Vuoi... vuoi un sandwich?" Chiede Logan guardando nella dispensa con attenzione ed interrompendo il silenzio imbarazzante.

"Oh no no grazie sono apposto." La sorella entra in scena vestita di tutto punto, con un jeans nero a vita alta e un maglione pesante rosso, i capelli sono legati in una treccia a lisca di pesce e cavolo è proprio bellissima.

"Ciao" si siede su uno sgabellino di legno che caratterizza la cucina, si appoggia su un gomito ed inizia a fissare suo fratello.
"Che fai?" Chiede interessata.

Ti odio, ma sei già mia ||Cameron Dallas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora