Capitolo 10: Ma il countdown non era solo per i botti di capodanno?

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Mi hanno fatto estrarre poco più di una ventina di nomi, penso e tutto è filato liscio, senza neanche un accenno dei miei pasticci

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Mi hanno fatto estrarre poco più di una ventina di nomi, penso e tutto è filato liscio, senza neanche un accenno dei miei pasticci.
Ormai mancano pochi giorni al ballo e ho scoperto di riuscire a stare più in equilibrio con i tacchi piuttosto che a piedi scalzi, non so ancora per quale assurda magia.

Non vado più in giro senza avere ai piedi un paio di scarpe con il tacco, anche se per ora cerco di evitare quelle trappole mortali dei tacchi a spillo e uso solo tacchi larghi o zeppe.
Le prove del mio abito sono la parte che preferisco di tutta la giornata: devo solo stare ferma e lasciare che siano le cameriere a vestirmi e controllare le modifiche da apportare.
Quando finiscono ho un po' di tempo per ammirarmi nei tanti specchi che mi pongono davanti e provare a camminare e fare qualche passo di danza per vedere se è ingombrante o meno.

È semplicemente bellissimo.
I miei regali genitori devono essere convinti del fatto che il mio colore preferito sia il rosa, perché ogni cosa che mi regalano è in una particolare sfumatura di quel colore, la mia stanza è rosa e oro.
Devo avvertirli al più presto che non è così, prima di ritrovarmi con i capelli tinti di rosa e delle lenti a contatto rosa.
Rabbrividisco al solo pensiero.

L'abito è rosa cipria, lungo fino ai piedi, con delle spalline sottili sulle spalle, ma che scendendo diventano più larghe, diventando il corpetto stesso, una fascia in vita chiude le due parti del corpetto, sempre dello stesso colore che lascia due strascichi, non troppo lunghi, dietro di me.
È ornato con dei piccoli motivetti di fiori oro sparsi per la gonna.
Ogni volta che lo indosso non me lo toglierei più di dosso, ma la Regina ordina e le cameriere eseguono.

Arrivo nella sala da pranzo per consumare il pranzo con i miei genitori e vedo che degli uomini stanno installando una specie di monitor sopra la porta

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Arrivo nella sala da pranzo per consumare il pranzo con i miei genitori e vedo che degli uomini stanno installando una specie di monitor sopra la porta.
-Padre, che cosa stanno facendo quegli uomini sulle scale?- chiedo sedendomi al mio posto in tavola, cioè a sinistra del Re.
-Oh, loro stanno installando uno schermo che proietterà giorno e notte le ore e i minuti mancanti al ballo per presentarti alla società mondiale!- risponde entusiasta, dimenticandosi del piatto di pasta alla carbonara che stava gustando -Non è meraviglioso?-

"Certo padre, così meraviglioso che farei comincerei a correre per poter scappare" mi dico mentalmente.
Non rispondo cominciando a ingozzarmi col mio piatto di pasta. Una vera delizia!

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