Senza essermene resa conto ho urlato per richiamare mio padre prima ancora di aver aperto gli occhi e, una volta finalmente spalancati, noto due paia di occhi, molto diversi tra di loro, che mi fissano con grande curiosità e gratitudine.
-Papà.- ripeto in un sussurro, per assicurarmi che sia davvero qui.
Mi prende la mano e me la stringe leggermente, come se non volesse farmi del male.
Non mi importa molto del dolore ora, voglio solo avere la mia famiglia al mio fianco.-Mamma?- sussurro nuovamente, dopo aver appurato che non è qui.
Il silenzio avvolge la stanza quando la porta dalla quale è appena uscita la donna, che potrebbe essere un'infermiera o un medico. Mio padre sposta lo sguardo da me al resto della stanza, evitando sempre i miei occhi.
I nostri occhi sono così tanto simili che se si incontrassero, saprei subito che cosa gli passa nella testa.-Papà? Che è successo alla mamma?-
Se solo avessi una vista da vampiro, potrei vedere le mie parole cadere nel vuoto.
Un forte colpo mi fa saltare sul letto e prendere un colpo al cuore, cosa che mi fa produrre una scarica di imprecazioni degne del miglior scaricatore di porto.
-Charlotte Victoria Gonzales Bellson!-
C'è solo una persona che mi chiama in questo modo e sta entrando dalla porta della stanza con addosso delle scarpe ortopediche bianche e una vestaglia azzurra con il logo dell'ospedale.
-Mamma!- dico cercando di scendere dal letto.
Sfortunatamente, incappo nei fili della flebo che non mi ero accorta di avere, riuscendo a rotolare a terra, tirando il filo termina all'interno del mio braccio sinistro fino a sentire che qualcosa è uscito dal mio arto e battendo la testa contro un mobile che hanno dovuto mettere in questa stanza.Quando mi riesco ad alzare, trovo il mio braccio con un piccolo buco nel posto in cui ci sarebbe dovuta essere la flebo e un leggero capogiro mi prende.
Non mi faccio vincere dal malessere e corro incontro a mia madre per abbracciarla.
Voglio assicurarmi che lei sia davvero qui e che stia bene.
-Piccola, torniamo a letto che adesso arriveranno le infermiere e dovranno rimetterti tutti quei tubi.-
Mi guardo indietro e vedo quello che dovranno infilarmi nuovamente nel braccio e rabbrividisco.
Non mi pare proprio il momento per ricordarsi che ho paura degli aghi.
-Meglio rimanere qui tra le tue braccia.- dico come se non mi facesse ribrezzo pensare a degli aghi nel mio corpo.-Ha ragione, Margharet. Stare con te è molto meglio di tantissime cose.-
Le parole di mio padre precedono le sue braccia che avvolgono le sue due donne, iniziando un mega abbraccio.
-La mia famiglia.-
Il mio è poco meno di un sussurro commosso, ma sono sicura che entrambi mi abbiano sentito visto come hanno stretto maggiormente l'abbraccio.-Bella scena commovente, ma la ragazza deve tornare a letto e farsi rimettere la flebo.-
Stringo di più mia mamma, mormorando contro di lei che non ne ho più bisogno, dopo aver sentito le parole della donna di prima.
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The Princess Saga - La scoperta
Teen FictionSTORIA NON DI DOMINIO PUBBLICO, COME INVECE WATTPAD HA SCRITTO! RIPETO, LA STORIA È SOLO MIA, NON DI DOMINIO PUBBLICO. OVVIAMENTE POTETE LEGGERLA TUTTI, MA I DIRITTI SULLA STORIA SONO MIEI ƤRIMO LIƁRO ƊƐLLA SAƓA ƬHƐ ƤRIƝƇƐSS. ||COMPLETO|| Tanto te...