Adoro i brividi che le provoco.

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ANDREA'S POV

Durante la festa ho bevuto e fumato troppo,non oso immaginare il dopo sbornia che avrò domani mattina appena mi sveglierò.
Da lontano riesco ad intravedere una ragazza mora ,tutte curve e decido di andarle incontro. Nel giro di tre secondi me la porterò a letto.
"Ciao bellezza" le dico senza uno scrupolo di dignità.
"Ehi Andrea, cosa succede?" Mi sorride sensualmente.
"Volevo solo fare quattro chiacchiere" le mostro il mio sorriso più smagliante.
Appena inizia a parlare, sposto gli occhi verso la porta di ingresso per non so quale motivo ed eccola lì, nei suoi skinny bordeaux e la camicetta trasparente che fa vedere perfettamente il completo della Calvin Klein. Alex Evans. In tutta la sua timidezza. È appena entrata in questa casa durante la festa di inizio scuola. Non l'avevo mai vista alle feste. Sposto lo sguardo e ai suoi fianchi vedo Anna e un'altra ragazza.
Scosto la ragazza che sta parlando con me ininterrottamente e vado a salutare Anna.
"Sapevo che saresti venuta" le sorrido e la saluto.
Le due ragazze affianco a lei mi guardano a bocca aperta e gli occhi che a breve si trasformeranno in due cuori che battono.
Mi giro verso loro "Piacere sono Andrea. È inutile che ve lo dico. Da come mi guardate, sembra che mi conoscete già" rido
Mi guardano e per prima si presenta una ragazza dai capelli rossi di nome Jessica e poi Alex. Le stringo la mano, la guardo fissa negli occhi e sento che il suo corpo si inonda di brividi.
"Venite vi offro da bere".
Mentre andiamo, sento tutti gli sguardi addosso seguiti da qualche commento e qualche risatina segno che stanno parlando male di Alex. Infatti, quando mi giro verso lei , la vedo a testa bassa piena di vergogna.
Guardo tutti con aria di sfida, le incito ad alzare la testa e venire con le sue amiche a prendere da bere.
Porgo a tutte e tre un bicchiere di qualche sostanza alcolica di cui non so il nome e poi osservo Alex che si guarda intorno impaurita. Guardo Anna e Jess, prendo Alex per la mano e le dico:
"Vieni con me? Devo dirti una cosa."
Lei mi guarda sorpresa e nello stesso tempo in agitazione. Si limita solamente ad annuire.
Mentre la tiro al piano di sopra, Anna mi blocca e dice:
"Vedi che è omosessuale "
la guardo con un'espressione ovvia: "Ma davvero? Non lo sapevo." e la tiro sopra fino ad arrivare in una stanza vuota e chiudo la porta.
Mi giro verso lei. Dall'espressione si vede visibilmente che è in preda al panico.
"Tranquilla, volevo solo chiederti di non proferire parola di oggi pomeriggio, ne vale la mia popolarità e vedere tutto il monopolio distruggersi,non è una cosa bella."
Mi guarda e balbettando dice:
"V-vabene... vabene. Non dirò niente a nessuno."
Le sorrido ed esco dalla porta della stanza sperando che mi seguisse,ma invece è
rimasta lì.. pietrificata.
Questa cosa mi fa sorridere ancora di più. Mi piace il potere che riesco ad esercitare su di lei con un solo sguardo. Spero solo che non abbia sentito la puzza di erba che mi porto dietro.
Sceso giù, Anna corre verso me e dice: "dov'è?"
Alzo gli occhi per indicare che era rimasta sopra.
"Se lei hai fatto qualcosa, ti ammazzo." Mi minaccia e corre di sopra con Jessica.
Come si può far del male ad Alex Evans? Una ragazza così docile e indifesa.
*Andrea, basta. Non puoi innamorarti di Alex Evans, la ragazza sfigata della scuola. Ricorda che ne vale la tua reputazione.* mi ricorda il mio subconscio.
In effetti è vero.

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