Sono qui.

1.2K 57 1
                                    

ANDREA'S POV

Ho mandato mille messaggi ad Evans e non me ne ha risposto nemmeno ad uno.
All'ultima ora di scuola mi arriva un messaggio con scritto
« Rivuoi la tua ragazza? È nello scantinanto di casa. Muoviti prima che le succeda qualcos'altro »
«Chi sei? Come qualcos'altro?» ribatto ,ma non ottengo risposta.
Fortunatamente, la mia prof di inglese mi dice che posso andare via prima degli altri e mi dirigo velocemente alla macchina che subito metto in moto e sfreccio sull'asfalto fino a casa.
Nel mentre chiamo i carabinieri, sicuramente sarà quello stronzo di mio padre, aveva detto di stare attenti e non ci ho dato peso.

Arrivato davanti casa, cammino verso lo scantinato e sento Evans che dice:
"Lasciami in pace, non capisco perché te la prendi con me!"
Lui controbbatte in modo freddo:
"Sei l'unica persona che ama di più,escludendo sua madre "
Scendo le scale e gli dico con tono pacato:
" È vero, la amo più di qualsiasi altra cosa e le ho promesso che l'avrei protetta da tutto e tutti. Devi sfinire me prima di farle del male"
Entrambi girano la faccia verso me e vedo che carica la pistola.
Lascio cadere le stampelle e allargo le braccia sfidandolo.
"Son tutto tuo"
"No, And!" Urla Evans che zittisco subito allungando la mano
Si sentono le sirene dei carabinieri in lontanza.
"Li hai chiamati tu, piccola stronza?" Mi punta di nuovo la pistola contro.
Mi avvicino lentamente e , come ho già fatto la volta scorsa, gli prendo le mani e abbasso la pistola sul mio petto al lato del cuore.
"La tua ragazza sa cosa sei?"
Annuisco guardandolo fisso negli occhi.
"UN FOTTUTO SBAGLIO. Ecco cosa sei ."
Respiro lentamente chiudendo gli occhi aspettando che prema quel grilletto e metta fine a tutto questo, ma prendo coraggio e riapro gli occhi .
"Sono un fottuto sbaglio. Lo so,ma per me sei mio padre e questo che mi stai facendo non cambia nulla. Ovvio, non ti guarderò più con gli stessi occhi. Probabilmente non ti vedrò più, ma ricorderò sempre che sei mio padre e sei stato tu a mettermi al mondo. Ora.. fammi quello che vuoi"
La sua mano trema a quelle parole, e nello stesso tempo che sposta di nuovo la pistola sulla ferita aperta,i carabinieri ci trovano e portano via mio padre.
Aiuto Evans ad alzarsi da terra e un agente si avvicina a lei chiedendole cosa fosse successo. Mentre lei racconta l'accaduto vedo mio padre che mi guarda con gli occhi lucidi dalla volante che in un batter d'occhio sfreccia via.
*hai fatto una cosa giusta. Poteva ucciderti*
Lo so.

Appena vanno via i carabinieri, Evans mi stringe forte a sè piangendo.
"Pensavo che questa volta ti avrebbe ucciso" mi dice tra i singhiozzi
"Baby, sono qui. Entriamo in casa? Così ti preparo una bella camomilla e mi spieghi tutto quello che ti ha fatto? "
Annuisce lentamente, mi stacco dall'abbraccio e la bacio dolcemente.
Dopo aver preso le stampelle, entriamo in casa, le prendo una coperta e si siede lentamente sul divano.
Le preparo una camomilla bollente e lentamente gliela porto.
Mi siedo e la guardo accarezzandole la testa.
"Okay, inizia dal principio."

Bad love.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora