Evans,mia dolce Evans.

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ANDREA'S POV

Mi sono addormentato tardi,infatti mi son svegliato giusto all'ora di pranzo per poi crollare di nuovo.
Ho la gola secca e chiedo a mia madre dell'acqua, ma sento una voce familiare dire:
"And,vuoi bere?"
Ci metto un po' di tempo a realizzare che è Alex Evans a chiedermelo, le sorrido e le do una risposta affermativa.
Abbiamo passato il pomeriggio a ridere e scherzare seguito da qualche minuto di silenzio, sul lettino.
Ogni volta che ride, mi innamoro sempre di più.
*Bravo,coglione, ormai ci sei dentro!* quando finirà di stare zitto il mio subconscio?
*Mai!* SH.
Dopo che mi hanno cambiato la fasciatura e dopo che Evans mi ha portato del buon cibo, non quella sbobba senza sale dell'ospedale,
abbiamo continuato a fare casino fino a mezzanotte, fin quando un medico ci ha rimproverati e noi siamo scoppiati a ridere.
Mi fa davvero bene stare con lei. Mi sento più libero di quanto lo sono già.
Sfortunatamente il sonno alle 02.15 si è fatto sentire e dopo poco son crollato.

La mattina dopo, appena apro gli occhi, vedo Evans che dorme sul mio petto. Cerco lentamente di prendere il telefono e vedere che ora è. Le 07.00.
"Ehi Evans" sussurro, ma niente.
"Evans!" niente,non si sveglia.
"EVANS, CAZZO, UN RAGNO GIGANTE SU TE!" Urlo e la vedo balzare dal letto urlando. Scoppio in una fragorosa risata interrotta dal dolore alla gamba.
"Walker. Brutto stronzo." Si lamenta
"Volevo solo dirti che sono le sette del mattino e devi andare a scuola." Le informo
"Ma no.. voglio stare con te" dice, ma dopo essersi accorta di quello che ha detto si corregge " Cioè... Mi dispiace se stai da solo..non è... Vabene,vado a scuola." Dice ormai sconfitta
Rido di gusto.
" Evans,potrai venire quando vuoi,ma ricorda di dire dell'incidente con l'auto a scuola." Lei annuisce, fa un cenno con la mano e va via.
Ed eccomi qui, di nuovo solo.

Ho passato la mattinata a provare ad alzarmi dal lettino, ma senza riuscirci,opto di restare buono e calmo a letto , anche se tutta questa sedentarietà mi sta facendo uscire fuori di testa.
Mentre guardo un film sul cellulare, entra mia madre, che dopo un'oretta va di nuovo a lavoro.
Ha scoperto che nella pistola c'era un solo colpo, che per me sarebbe stato quello mortale, ma quel bastardo di mio padre non ha avuto le palle di spararmi dritto al petto. Mi ha detto che chiama ogni ora all'ospedale per vedere come sto e sapere cosa sto facendo.
Quella donna fa tanto per me e io faccio altrettanto, spero di non deluderla mai.
Immerso nei miei pensieri vedo una mano che si muove davanti ai miei occhi.
"Ehi Rubacuori! A cosa stavi pensando? Come va oggi? Le serate senza te, sono solo noia!"  dice Luke risvegliandomi dal mondo in cui ero.
"Ehi, va meglio grazie." Gli sorrido saltando la domanda - a cosa stavi pensando?- e alla sua esclamazione.
Va via, come al solito, quando chiude l'orario di visita. L'unica persona che volevo vicino a me, non è venuta. Evans,mia dolce Evans. Dove sei?

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