Tu sei bellissima, Alex Evans.

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ANDREA'S POV

*Bravo, Signor Walker. Spero che sei soddisfatto ora. L'avrai tra i piedi tutti i giorni.* mi sveglia il mio subconscio in piena notte.
Guardo Evans che dorme tranquilla al mio lato. Mi alzo lentamente, prendo le stampelle e vado nello studio di mio padre senza fare troppo rumore.
Appena entrato, chiudo la porta a chiave e apro uno dei cassetti affianco alla scrivania. Prendo una bustina e preparo la coca, mentre il mio subconscio mi rompe il cazzo, come sempre.
*Ci droghiamo!!*
*Cosa dirai agli altri quando ti vedranno con Evans?*
*Hai finito? Voglio viaggiare un po' *
Finisce di parlare appena sniffo quella striscia di polvere bianca che fa effetto solo quando mi rimetto a letto con Evans.

La mattina dopo, quando mi sveglio, allungo la mano, ma lei non è affianco a me.
Prendo le stampelle e lentamente scendo giù,la vedo sorseggiare il caffè mentre fissa il panorama fuori. Mi chiedo a cosa possa pensare.
Mi avvicino a lei e le poso un bacio sulla guancia
"Giorno bellezza." Sorrido
"Giorno Mr Walker" rido e vado a mettermi il caffè.
"Fai colazione che dopo devo medicarti" sospiro mentre bevo il caffè e annuisco.
Mentre poso la tazza,lei và a prendere il materiale che serve per medicarmi.
Dopo un'abbondante quarto d'ora tra urla e calci a sedie, riesce a medicarmi e a fasciami la ferita.
"Sei insopportabile Mr Walker." Afferma mentre posa il materiale.
" In tanti me lo dicono" sussurro
" Ti va se ti porto a fare un giro in macchina?" Chiede sorridendo
"Con quale? Con la mia?" Lei annuisce
"Vabene " Sorrido
Dopo esserci lavati e vestiti,ci dirigiamo verso l'auto parcheggiata nel vialetto di casa.
Mi aiuta ad entrare e dopo entra pure lei.
Non mi accorgo che partiamo perché sono immerso già nei miei pensieri.

*flashback*
"Sparami" gli urlo contro, lui è fermo che mi fissa. Probabilmente pensa che non avessi fatto questa scelta.
" SPAR.." poi il colpo , il dolore e il buio.
* fine flashback *

Una fitta di dolore alla gamba mi fa ritornare sulla terra, chiudo gli occhi e appena li riapro , mi accorgo che la macchina si è fermata e davanti a noi c'è un parco enorme.
" Dai,scendi" mi incita Evans e viene ad aiutarmi.
Ci incamminiamo verso il parco pieno di bambini e persone che si allenano ed alla prima panchina libera, mi siedo con Evans che mi segue.
C'è silenzio tra noi che interrompe una bambina:
"Ciao, cosa hai fatto alla gamba?"
La guardo sorridendo, mi sono sempre piaciuti i bambini. Ho sempre amato la loro curiosità
" Ho avuto un'incidente"
" E quelle cosa sono?" sta indicando le stampelle
La prendo e la metto sulla gamba che non mi fa male
" Sono le stampelle, mi aiutano a camminare." Le dico dolcemente
"Posso provarle? " ha gli occhi che le brillano di speranza.
"Certo , prendile" la faccio scendere e gliele porgo, ma è troppo bassa e non riesce ad usarle
"Sei una nanetta, non riesci ad usarle" lei ride e vedo una signora che viene verso noi, probabilmente è la mamma.
"Grace, vieni qui, non dar fastidio i ragazzi. Scusatemi" sorride dispiaciuta dal comportamento della figlia
"Si figuri, allora Grace, ci vediamo"
"Sii!!" Urla felice e va via con la mamma.
Mi giro verso Evans che mi guarda con i cuoricini che gli escono dagli occhi e mi bacia.
" Sei bellissimo quando parli ai bimbi!"
Tu sei bellissima, Evans.

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