Sparami.

2K 98 0
                                    

ANDREA'S POV

È l'alba. I primi raggi del sole mi svegliano. Mi guardo attorno e vedo dei ragazzi , a me sconosciuti , che dormono .
Probabilmente erano troppo ubriachi dalla sera prima per tornare a casa.
Ho Luke che dorme beato con la testa sulla mia pancia, gliel'accarezzo e cerco di svegliarlo.
"Ehi , Luke, andiamo a casa dai" gli sussurro.
Lui si stropiccia gli occhi e si alza , non proferisce parola e cammina come uno zombie verso la mia auto.
Appena entrati, crolla sul sedile.
Guido fino a casa sua e gli scuoto la spalla.
"Luke, sei arrivato a destinazione"
Cerca di mollarmi un pugno,ma , grazie ai miei riflessi , lo fermo con la mano. Solo ora posso notare quanto sia grande rispetto alla sua.
"Lo so, amico. Scusami,ma siamo arrivati. Vai a dormire, dai."
Lui sorride  " come farei senza di te? Stasera ci vediamo, andiamo al pub. Solo io e te, come i vecchi tempi. Solito orario" dice con la voce impastata dal sonno.
Sorrido " vabene, Luke. Ora vai a dormire" sussurro
Scende dall'auto e aspetto che entri in casa.

Appena torno a casa trovo mia madre sveglia che sta facendo colazione.
" Andrea Walker. Dove sei stato?" Mi dice furibonda.
"Scusami mamma, c'era una festa in spiaggia e son rimasto a dormire da Luke" le dico per non farla preoccupare più di quanto lo è già.
"Vabene, vai a dormire, piccolo, che è ancora presto. " il suo tono è cambiato da furibondo a dolce in meno di 0.2 secondi.
Annuisco e mentre sto per salire sento che dice " e se tuo padre rientra per pranzo da quel suo schifoso lavoro. Fagli un panino e mettiglielo avanti."
Rido alla sua affermazione e vado a dormire.

Sono le 12.00 e mi son appena svegliato.
Ho saltato i miei esercizi mattutini, ma non importa. Farò un'ora in più oggi pomeriggio.
Non ho proprio voglia di cucinare, quindi chiamo la pizzeria e ordino una margherita con una birra.
Mentre aspetto che arrivi la pizza, vado a farmi una bella doccia fredda per togliermi la puzza di alcol da dosso e scacciare i pensieri cattivi.
Esco dalla doccia e mi metto solo un boxer.
Mentre scendo le scale sento bussare il campanello, guardo l'orario, le 13.00, il fattorino è arrivato in orario rispetto alle altre volte.
Apro la porta e mi trovo una ragazza bionda, con le lentiggini e il seno prosperoso.
Mi guarda tutto per un attimo e dice " La... pizza. Sono 5...euro" non riesce a staccare gli occhi dai miei e sorrido divertito.
"Prendo il portafogli. Aspetta " vado e ritorno con i soldi. Pago e prendo la pizza con la birra
" grazie " le sorrido
"A... a te" mi dice e va via.
Adoro fare quest'effetto sulle ragazze.
Vado a mangiare sul divano mentre guardo la televisione.
Di mio padre non c'è traccia. Chissà che fine ha fatto.

Appena finito di mangiare,vado ad allenarmi per un paio d'ore. Sono le tre e mezza. Invece di fare la doccia, metto un pantaloncino e vado a camminare.
Mentre cammino vedo Anna entrare in un vialetto pieno di case. Incuriosito, vedo che entra nella prima abitazione e, a mia sorpresa, vedo Alex Evans. È a pochi minuti da casa mia e non me ne sono mai accorto.
Ha gli abiti che ,probabilmente, usa in casa e i capelli sono tutti arruffati. Non ha una bella cera. È distrutta.
Ma anche così è bellissima.
*Si,ma stai notando che ti sta guardando?* mi fa notare il mio subconscio.
La guardo per un po' e poi ritorno a casa.

Sono le 17.30.
Faccio riempire la vasca e resto lì dentro per una mezz'oretta.
Esco e rimetto i vestiti che uso per casa.
Preparo un bermuda chiaro con una maglia blu e gialla per la serata e vado a giocare con la ps4.

È volato il tempo e me ne accorgo solo quando prendo il telefono che mi segna le 21.00. Tra mezz'ora devo andare a prendere Luke. Mi vesto velocemente e lascio il ciuffo scompigliato.
Prendo le chiavi della mia auto e vado a prendere il mio migliore amico.
Dopo 10 minuti lo chiamo e gli dico di muoversi. Dopo altri 10 minuti, esce da casa ed entra in macchina.
"Questa volta sei stato troppo in anticipo." Mi dice mentre si aggiusta quei capelli troppo lunghi per lui.
"Mi annoiavo e quindi son venuto prima" sorrido e sfreccio sull'asfalto ormai consumato a causa di tutte le macchine che ci sono passate.

Arriviamo al pub e ,come promesso, Luke è rimasto con me tutta la serata.
Senza distrazioni. Senza Alex Evans. Solo io e lui, come i vecchi tempi.
Tornati a casa, verso mezzanotte, vedo che la luce in una camera è ancora accesa. Entro e vedo mio padre con una pistola in mano che me la punta. Salto vedendo l'arenese che ha in mano e gli urlo:
"Cosa cazzo fai?"
"Fermo lì, pezzo di merda. Non muoverti. " mi dice. È troppo ubriaco e fatto e questa cosa , per la prima volta mi spaventa.
"Papà, abbassa la pistola" allungo la mano verso essa.
"Non dirmi cosa cazzo devo fare!" Mi urla contro.
Allora sto fermo, immobile e zitto.
Carica la pistola e mette il dito sul grilletto.
" Mi hai rovinato la vita. Walker. Me l'hai rovinata! Tu sei stato l'errore più grande che abbia mai fatto. Sin da piccola sei sempre stata la mia piccola principessa e vederti così, COME UN FOTTUTO UOMO, fa di te un mostro."
Molla un calcio al divano facendolo ribaltare e facendo un rumore assordante,ma dov'è mia madre?!
Eccola che entra e vedendo quella scena, le scappa un urlo.
Allungo una mano verso lei
" mamma, per favore, stai calma" le faccio segno di chiamare la polizia senza farmi vedere da mio padre.
La rabbia mi ribolle dentro e lentamente mi avvicino a lui, mi fermo all'altezza della pistola, prendo le mani a mio padre e la sposto verso il petto. Dov'è il cuore.
"Sono un mostro?Sono il tuo più grande errore? Sparami." Gli dico e lui mi fissa dritto negli occhi.
"AVANTI SPARAMI! FAMMI VEDERE DI CHE PASTA SEI FATTO , O SEI SOLO UN UOMO SENZA PALLE?" Gli urlo contro e lui è immobile, si sentono già le sirene della polizia in lontananza.
"SPAR..." non se l'è fatto ripetere che ho sentito uno sparo e subito dopo un dolore lancinante alla coscia.
Mi accascio terra urlando, con la mano sopra alla gamba, dove è inchiodata pallottola ,per fermare l'emorragia.
Mia madre corre verso di me.
"FERMA SENNÒ USO L'ULTIMA PALLOTTOLA CON TE" le urla puntandole la pistola contro.
E prima che chiudessi gli occhi ,a causa della perdita di sensi, vedo degli uomini in divisa portare via quello stronzo di mio padre e altri che velocemente mi mettono su una barella. Improvvisamente il buio.

Bad love.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora