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Finalmente il grande giorno sta arrivando, domani insieme ad Harry parto per andare a Parigi per festeggiare insieme il mio compleanno, mi dispiace però non poterlo fare anche con gli altri, sono nella mia stanza a controllare, insieme a Lou, se manca qualcosa nella mia valigia, domani abbiamo l'aereo presto ed Harry insieme a tutti i ragazzi dormiranno qui, guardo Lou che mi fissa costantemente.

In questi giorni non è successo nulla, Harry si è comportato davvero bene, Zayn continua a difendermi a spada tratta con qualsiasi frecciatina che è sempre rivolta verso Harry, il riccio per canto suo lascia stare l'amico perché sa quanto ci tiene, Louis invece ride della situazione, Liam e Chanel invece non si schierano da nessuna delle parti e poi c'è il biondo che invece cerca di calmare le acque.

In questi giorni sono andata con Zayn ed Harry a cercare un lavoro decente con il quale posso mantenere me, la casa e i miei divertimenti, una volta che ho finito con l'università realizzarmi è il primo passo per essere fiera di me stessa.

Purtroppo per Harry il mio lavoro richiede un contatto con qualsiasi genere di questa terra, ho trovato lavoro in una palestra d'hotel che paga davvero molto bene, quando torno dalla vacanza con Harry devo andare a parlare per sistemare alcune cose.

Harry per quanto possa essere geloso non può fare nulla, lui è il primo a dire che bisogna realizzarsi nella vita e trovare un lavoro che ti piace praticare. Purtroppo per lui io ho scelto questa facoltà che mi permette di lavorare nell'ambito sportivo in tutti i campi.

"Quando andrai a parlare per il lavoro?" Chiede Louis interrompendo i miei pensieri e portandomi velocemente alla realtà.

"Quando torno" dico guardando Louis. "Che succede?" chiedo dolcemente spostando la valigia.

Il suo sguardo non è accesso come è sempre, conosco Louis e grazie alla convivenza ho avuto modo di conoscerlo sotto molti aspetti e so che quando i suoi occhi sono scuri e tristi c'è davvero qualcosa che non va.

Mi siedo accanto a lui incrociando le gambe sotto di me, alzo il suo viso e lo costringo a guardarmi, una cosa che ho imparato di Lou è che se lui non ti guarda negli occhi potrebbe dirti una cazzata colossale invece se tu lo guardi capisci dagli occhi se mente oppure è sincero.

Quando i suoi occhi incontrano i miei non resistono al mio sguardo psicoanalitico, se si può definire così, Louis ha molti svantaggi con me, il primo? Nel mio paese d'origine ho studiato la mente e il corpo quindi sono propensa a capire sempre qualcosa in una persona.

"Niente di che, solo che non voglio che parti" abbassa lo sguardo "la casa senza te sarà vuota e poi ho bisogno di te" questa volta il suo sguardo si incontra con il mio spontaneamente.

"Che ti è successo Lou?" cerco di intercettare i suoi occhi ma lui mi sfugge "dirò a Zayn di venire qui o a Niall va bene?"

"Una ragazza Bry, io lotto sempre con le ragazze" dice con un tono sconfitto.

"Oh davvero? Louis Tomlinson che sta male per le ragazze?" lo prendo in giro per suscitare un sorriso da parte sua che non arriva, sta davvero male.
"Bene Louis mi dica quale problema vuole affrontare oggi" il tono quasi professionale fa alzare lo sguardo a Louis, la sua faccia adesso è un mix di tristezza e confusione per la mia frase appena detta.

"Sei davvero stupida" scuote la testa sorridendo

"Intanto la stupida caro Tomlinson ti ha fatto sorridere!" esclamo offesa.

"Ed e per questo che ti voglio un mondo di bene" mi tira dai fianchi e mi stringe in un abbraccio. "Una ragazza dice che io sono troppo basso ed è per questo che non può stare con me" dice tra i miei capelli "però gli piaccio!" si stacca disperato.

Together! H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora