9.
Un rumore al piano di sotto mi sveglia, mi guardo intorno per poi puntare gli occhi sulla finestra una leggera pioggia bagna tutto il mondo esterno. Zayn dorme ancora, il suo braccio circonda la mia vita così senza svegliarlo cerco di togliere il suo braccio. Scendo le scale con i piedi nudi che strisciano svogliatamente sul pavimento freddo.
Le mie gambe mi portano in cucina dove trovo Niall, Harry e la tipa di ieri sera fare colazione nel silenzio, gli sguardi si concentrano sulla mia figura assonnata mentre mi dirigo verso Niall. "Buongiorno rossa" il biondo fa un sorriso mentre imbocca la sua colazione "Buongiorno biondo" sorrido dolcemente guardando la scena che mi si presenta davanti.
Harry ha lo sguardo fisso su di me o, per meglio dire, sul mio corpo quasi scoperto.
La maglia che indosso oggi è leggermente corta mi arriva a metà pancia con dei pantaloncini di quando giocavo nella mia città natale.
I miei occhi faticano a stare aperti mentre Niall sposta una ciocca di capelli dietro il mio orecchio la cucina si popola, uno ad uno i ragazzi iniziano a svegliarsi. "Oggi non ci sarà quasi nessuno di noi a casa" mi informa Niall mentre poggia il suo piatto nel lavandino "Oh...beh okay tanto io devo studiare" il mio tono è un po' triste e lui, ovviamente, se ne accorge. "Tranquilla stasera sul tardi io sono a casa, dormi con me!" Sentenzia Niall. Non mi resta che annuire mentre trattengo una risata.I ragazzi ,tranne Harry, sono andati tutti via. Alcuni sono andati a trovare la famiglia e gli amici altri invece dovevano andare all'università e poi svolgere le loro cose. Io sono nella stanza di Niall con i libri sulle gambe, una penna che sto torturando con le mie labbra, i miei occhiali poggiati sul naso e i capelli legati in uno chignon disordinato.
Dei gemiti interrompono il mio studio, l'unico ad essere in casa è Harry quindi arriva subito alla conclusione. Mi viene voglia di andare a bussare. La rabbia invade me e la mia mente, i gemiti continuano non hanno sosta e questo mi fa salire ancora di più il nervoso.
L'acqua calda scivola lentamente sul mio corpo lasciando alcune goccioline sparse, fortunatamente il rumore del getto d'acqua copre i gemiti che oltrepassano le mura.
Se proprio deve portarsi a letto le sue amiche perché farlo quando ci sono io? Esco dalla doccia nell'esatto momento in cui qualcuno bussa alla porta così velocemente infilo l'intimo e i vestiti e mentre tolgo i residui d'acqua dai miei capelli apro la porta e la figura che mi si presenta davanti è Harry solo con un paio di boxer. "Hai finito?" Il tono scorbutico che lascia le sue labbra mi fa venire voglia di prenderlo a pugni. Senza dare nessuna risposta esco dal bagno e sento la porta chiudersi.Finito di asciugare i capelli decido di mettere un di musica con il pc di Niall che è collegato a delle piccole casse. La musica inizia ad invadere la stanza, il volume è basso giusto per rilassarmi. Mi siedo sul letto con le gambe incrociate e il computer sopra esse e cerco la prossima canzone ma qualcuno mi disturba perché bussa alla porta di conseguenza devo bloccare la musica. "Che vuoi mangiare stasera?" la voce roca di Harry prende il posto della musica. "Pizza" dico svogliatamente senza guardarlo. La porta si chiude e la mia musica riparte e lascia poco spazio ai pensieri.
Due mani smuovono dolcemente il mio corpo, i miei occhi si aprono e vedono solo Harry. Sbuffo alla vista e lui si gira verso di me. "La pizza è arrivata" mi guarda male. "Sto scendendo". Quando Harry si chiude la porta alle spalle e scende le scale io esco dal letto e prendere il telefono per poi raggiungerlo in cucina.
Il suo sguardo è costantemente su di me, in qualsiasi movimento io possa fare il suo sguardo rimane su di me. Quando abbasso gli occhi sulle mie gambe nude noto che sotto non ho nulla solo gli slip, quando dormo non voglio pantaloncini o che...li metto solo se sono costretta.
Lascio perdere e abbasso la maglia quando mi alzo per prendere un altro pezzo di pizza ma sento il corpo di Harry dietro di me. Allungo per prendere un pezzo di pizza ma una mano blocca la mia facendola cadere lungo i miei fianchi, il suo respiro è sul mio collo, una mano sul mio fianco mi attira verso lui. "Mi farai uscire pazzo se continui a girare così per casa" mi sussurra all'orecchio, i brividi percorrono la mia schiena fino a scaricarsi a terra. Mi volto lentamente verso di lui e mi accorgo che siamo a pochi millimetri di distanza, le sue dita percorrono il mio braccio mentre l'altra mano poggiata sulla mia schiena mi stringe a lui. "È così forte stare lontano da te" fa scontrare i nostri nasi però poi il suo si strofina nella mia guancia per poi scendere al collo.
Il mio respiro inizia ad essere pesante, torna a guardarmi mentre lascia cadere una sua mano sulle mie coce. Mi prende in braccio e mi fa sedere sul davanzale, le gambe vengono aperte dal suo corpo che subito si mette tra di esse. La sua mano continua a salire a scendere mentre lui mi avvicina di più.
Le nostre labbra si sfiorano per poi chiudersi in un dolce bacio. Harry mi stringe di più a lui, le mie mani vanno a finire nei suoi capelli e li strattono, dalle sue labbra esce un piccolo gemito roco.
Le dita giocano con Il lembo della maglia ormai salita quasi sopra l'intimità. Le labbra morbide di Harry si staccano e subito si fiondano sul mio collo, evidentemente sa le parti più deboli, mentre piccoli baci umidi vengono lasciati su di esso. Le sue labbra si spostano di nuovo sulle mie ed Harry con foga fa entrare in contatto le nostre lingue. Quando mi avvicina ancora di più a lui le nostre intimità si toccano ,attraverso i tessuti che ci coprono, e dalla sua bocca esce un gemito questa volta più forte e sonoro. Le sue labbra si staccano da me e il suo sguardo incontro il mio. "Io...io non dovevo cazzo!" sbatte un pugno sul ripiano della cucina e mi volta le spalle per andarsene ma io velocemente scendo dal davanzale della cucina e lo blocco dal suo polso tatuato. "Perchè non dovevi?" domando con un pizzico di curiosità. I suoi occhi incontrano i miei e rimangono incastrati nel nostro sguardo. "Piccola tu non sai niente" le sue dita accarezzano la mia guancia facendo cadere una ciocca di capelli. "Cosa non so?" tolgo lentamente la sua mano e la stringo tra le mie mani piccole in confronto alla sua.
Mi volta le spalle e se ne va lasciandomi come la stupida in cucina, mi sistemo la maglia che poco prima è stata toccata e alzata da Harry.

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Together! H.S
FanfictionLei forte ma allo stesso tempo debole e insicura. Lui il solito ragazzo che gioca con i sentimenti delle ragazze. Un incontro stravolgerà la vita di entrambi, vincerà l'amore o l'odio? Il loro incontro porterà a tanti problemi ma saranno in grado di...