Together! H.S

35.

Il mattino dopo la mia sveglia sono dei colpi alla porta, il mal di testa ormai farà parte di questa giornata, mi stiracchio e apro gli occhi ma il posto di Harry è vuoto, solo lenzuola, scosto le coperte e noto che sono in intimo, non ricordo nulla di ieri sera.
Ricordo che siamo andati in un locale e da lì ricordo che abbiamo bevuto ma dopo il buio, spero di non aver fatto niente che potesse ferire Harry.

Un altro colpo alla porta, sbuffo e metto la maglia di Harry che era sul pavimento, la indosso e fortunatamente mi arriva a metà coscia, allungo il braccio e Poggio la mano sulla maniglia, apro la porta e trovo un Harry e un Zayn abbastanza arrabbiati, il sangue si gela nelle mie vene quando noto dei lividi evidenti nel viso di Zayn, guardo meglio Harry e lui invece ha tutto il collo graffiato e rossiccio.

Indietreggio leggermente e li faccio entrare, entrambi si siedono ma la loro distanza è agghiacciante, la loro distanza è per sicurezza. Li guardo e scuoto la testa abbassandola, mi dirigo verso la portafinestra e la apro, l'aria è diventata pesante.

"Che cosa è successo?" chiedo mentre il mio sguardo saetto lo sguardo tra i due.

"Harry mi è venuto addosso perché dice che io ti ho influenzata e ti ho fatta ubriacare ieri!" sbotta con un tono abbastanza alto "e questo non vale solo per ieri sera ma anche per tutte quelle precedenti" conclude poggiando la schiena nel divanetto.

"Non è vero! Gli ho semplicemente detto che non doveva farti bere e si è scagliato contro" dice il riccio urlando e gesticolando.

Scuoto la testa e guardo entrambi, prendo Harry e lo porto in bagno per disinfettare le sue nocche e il suo collo, lui non dice una parola ma quando entra in bagno chiude la porta alle sue spalle e mentre  cerco il disinfettante lui mi prende dai fianchi ma io riesco a divincolarmi e uscire dalla sua presa.

Sono incazzata, nessuno dei due doveva azzardarsi a fare ciò eppure l'hanno fatto, ho sempre desiderato che i due andassero d'accordo perché tengo ad entrambi ma a quanto pare non l'hanno capito e questo mi preoccupa e mi fa star male perché sento di aver fallito in questo intento.

Faccio sedere Harry sul water e gli prendo le mani poggiando il cotone bagnato con il disinfettante, al tocco con la sua pelle lui sobbalza e chiude gli occhi.
Quando ho finito vado da Zayn e gli controllo il viso, ha solo dei lividi e credo che ancora gli facciano male, prendo un po' di ghiaccio e lo metto nel viso, lui poggia la mano sulla mia ma la tolgo e mi chiudo in bagno.

Mi spoglio e apro il getto d'acqua, prima di entrare nella doccia lego i capelli per far sì che non si bagnino, sono puliti inutile lavarli ancora. Porto il mio corpo sotto il getto d'acqua e tutti i miei muscoli si rilassano, tutta questa tensione non ci voleva, non la volevo.
Mi sento davvero uno schifo per non aver saputo gestire la situazione ma d'altronde io stavo dormendo come potevo fare?

Quando nel bagno mi sento soffocare dal vapore acqueo e dai pensieri decido di uscire dalla doccia e vestirmi velocemente.
Quando sono pronta esco dal bagno e vado a prendere le scarpe, le indosso e le allaccio, prendo la borsa e il telefono e faccio per uscire dalla stanza quando le due voci mi bloccano.

"Dove stai andando?" Dicono all'unisono.

"Non sono fatti che vi riguardano, da oggi niente vi riguarda" dico con un pizzico di acidità e con uno sguardo deluso.

Apro la porta, nessuno dei due fiata, nessuno si muove e il silenzio regna sovrano per poco, giusto quando apro la porta ed esco dalla stanza sbattendo la porta alle mie spalle.
Sbuffo mentre cammino per i corridoi dell'albergo nella speranza che non incontro qualcuno dei ragazzi o che quei due mi seguano, che si stiano nella stanza.
Mi hanno deluso, questo atteggiamento non è un atteggiamento per la loro età, non è maturo ed irrispettoso nei miei confronti perché è come se mi avessero messo davanti ad una scelta e se ho tenuto i rapporti con Zayn mentre sto con Harry è solo perché voglio avere al mio fianco entrambi ma in ruoli diversi. Questo voler sopraffare l'altro è semplicemente un atteggiamento da stupidi.