Together! H.S

42.

HARRY

Ultimamente io e Bry abbiamo pochi momenti per stare insieme, però quando succede entrambi ci godiamo quei momenti fino all'ultimo. Siamo entrambi impazienti di avere tra le nostre braccia la nostra piccola principessa, è già tutto pronto. Io e Bry piano piano stiamo spostando le nostre cose da una casa all'altra così quando nasce la bambina avremo tutta la privacy che desideriamo e inoltre non disturbiamo quando la bambina piange, insomma staremo insieme come una famiglia, ovviamente sempre controllate.
Mi dispiace lasciarla sola e non accompagnarla in ogni singola tappa della gravidanza ma purtroppo il lavoro richiede tempo, tempo che devo strappare a lei che non si da per vinta e ogni singola volta che stiamo insieme riesce a renderla speciale diversamente da quella precedente.

Pensando a come la mia vita sia cambiata radicalmente mi rendo conto che se fossi stato meno maturo e Bryanna non fosse stata una ragazza vietata per me probabilmente non sarei qui ad aspettare mia figlia. Il divieto che mi è stato imposto da suo padre ha solo aumentato in me la voglia di lei in un senso carnale, mi attraeva molto fisicamente e nonostante sia incinta mi attrae tutt'ora però conoscendola ho capito che non era solo attrazione fisica ma era qualcosa di più, che Harry stesse provando delle emozioni con lei? Direi proprio di si, è riuscita a conquistarmi in così poco tempo, altre ragazze, che invece sognavano di avermi nel loro letto ogni sera, non ci sono mai riuscite. Lei ha qualcosa dentro che la fa brillare così tanto da richiamare l'attenzione di tutti, all'università tutti gli andavano dietro ma lei si era accorta solo di me.

Il lavoro mi sta portando via il tempo che potevo passare con lei ma la bimba richiederà tanto quindi meglio avere dei soldi per lei e per la mamma, preferisco vedere che stiano bene e stare male io, è incredibile come le cose cambiano e come l'amore ha cambiato me dalle radici.
Non avrei mai pensato che avrei smesso di cambiare ragazza notte dopo notte per averne una tutta mia ogni singola notte, non avevo mai capito che la più bella sensazione era che lei la mattina dopo rimaneva al mio fianco e mi osservava mentre dormivo mentre le altre erano contente della scopata della notte prima e mi abbandonavano dopo il piacere provato, con lei invece il piacere lo ritrovo anche in un semplice abbraccio.
È riuscita ad entrare nel cuore di tutto il gruppo e, nonostante il divieto, cercavo sempre di starle lontana ma è stato tutto inutile.

Mi fermo all'ennesimo semaforo rosso e sorrido come un ebete al nulla, queste sensazioni non le ho mai provate e adesso che le provo sono sicuro della donna che ho al mio fianco, la stessa donna che porta in grembo la principessa che sto aspettando da tanto.
È un clacson a tirarmi fuori dai miei pensieri e accelero passando l'incrocio, fortunatamente manca poco e arrivo a casa dalla mia principessa.

Parcheggio la macchina sotto il palazzo della nostra momentanea casa e scendo dall'auto che chiudo subito dopo essere sceso apro il portone e inizio a salire le scale.
Metto la chiave nella serratura e faccio il solito giro per aprire la porta, l'appartamento è avvolto nel buio, tutte le stanze sono avvolte nel buio e mi chiedo dove siano gli altri e dove sia Bryanna perché lei doveva essere a casa, il panico e la bile iniziano a presentarsi senza tanti scrupoli.

Inizio a cercarla per tutta la casa, corro in bagno ma non c'è, corro anche sul balcone ma non c'è, dove cazzo è potuta andare?
Guardo il telefono e noto una chiamata di un agente della polizia, cazzo cazzo cazzo. L'ansia e la rabbia ormai sono aumentate di livello, richiamo il numero e al primo squillo ricevo una risposta.

"Ti mando l'indirizzo e vieni subito" non dice altro l'unica frase è stata questa, non ho ricevuto notizie, non so quello che sta succedendo ma so per certo che Bryanna è lì e lo so perché una certa sensazione mi dice che lei sia in pericolo.
Mentre aspetto il messaggio decido di togliermi la tenuta di lavoro e mettermi una tuta e una maglietta nera che indosso senza esitare ancora altri minuti, quando tiro fuori la maglia cade una busta.