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Nuovo giorno di lavoro, sono le nove e stamattina sono libera siccome dovrò lavorare oggi pomeriggio.

Approfitto della mia mattinata per prendere l'autobus e fare un giro per il centro di Madrid e con i pochi soldi che ho messo da parte vado a fare colazione in un piccolo bar in centro.

Appena entro vedo Cristiano,uffa la mia mattinata stava andando bene fino a quando non ho incontrato lui. Decido di evitarlo ma appena vado verso il bancone lui viene verso di me.

"Non ti sembra destino che ci incontriamo sempre?"

"Ci siamo visti due volte e poi più che destino la chiamerei sfiga."

Lui rimane di sasso e cambia argomento.

"Che cosa ti offro?"chiede

"Niente grazie."

Chiedo alla barista un caffè e quando è il momento di pagare lui paga al posto mio.

"Grazie non dovevi pagare per me."

"Di niente,vorrà dire che dovrai accettare di venire con me in giro per Madrid così potrai vederla bene."

"No grazie io non esco con te Ronaldo"

"Ma io non voglio mica uscire con te, cosa credi non sei una modella e non sei famosa, quindi non mi piaci mica."

"Allora menomale che non sono una modella, così non ti devo sopportare"

"Esatto e così io non devo sopportare te, se no sai che palle." risponde acido.

"Meglio così allora."  ribatto io.

E così ci giriamo e ce ne andiamo via senza neanche salutarci.

Sono le tre del pomeriggio e tra dieci minuti i ragazzi finiscono palestra così potrò pulirla.

Il primo a uscire è Sergio Ramos che mi fa uno dei quei suoi sorrisetti e dopo arriva Ronaldo che non mi guarda neanche, meglio così.

Appena escono tutti entro,ma una voce mi spaventa.

"Ciao non volevo spaventarti sono Marco Asensio e volevo scusarmi per come i miei compagni si sono comportati ieri, sai sono molto forse troppo orgogliosi"

"Tranquillo Marco tu non hai fatto nulla, se si vogliono scusare devono venire loro."

"Sai che non lo faranno mai?" Ride lui.

"Si si ma poco importa, grazie lo stesso" detto ciò se ne va e io continuo a pulire la palestra.

Marco mi sembra diverso dagli altri giocatori non è come quello stupido di  Ronaldo o di Ramos.

Si fa sera e sono alla fermata del bus da sola quando una macchina si ferma e tira giù il finestrino, io sono spaventatissima ma faccio finta di guardare altrove.

Un ragazzo si affaccia e vedo che è Cristiano di nuovo.

"Che fai qui?"

"Aspetto l'autobus per tornare a casa" rispondo.

"Non hai una macchina?"

"Guarda che non mi chiamo mica Cristiano Ronaldo."

"Ma non ho mica detto che devi avere una Ferrari anche una Porsche va bene." Dice scherzando.

Quando fa così proprio non lo sopporto.

"E dai che scherzavo sali che ti porto  a casa."

Subito non voglio ma dopo penso che forse è meglio almeno so che non mi succederà niente.

Passiamo tutto il viaggio senza parlare ma solo a guardarci e io mi sento molto in imbarazzo.

Finalmente arriviamo davanti a casa mia.

"Grazie mille per il passaggio."

"Figurati ci vediamo."

"Eh già purtroppo." Dico.

"Eh si"

Appena entro in casa decido di chiamare mia mamma che è da un po' che non sento.

"Ciao mamma come va?" Lei non risponde ma sembra stia piangendo.

"Mamma ci sei? Stai piangendo?"

"No no tranquilla sto solo tagliando la cipolla,qua tutto bene e te?"

"Farò finta di crederti comunque si tutto bene."

"Tesoro davvero sto bene buonanotte"

"Ciao mamma buona notte. "

So che c'è qualcosa che non va ma non voglio costringerla a parlare così aspetterò e quando vorrà me lo dirà.

Finita la chiamata mi butto sul letto e mi addormento, ma prima mi viene in mente Ronaldo, non so perché ma ultimamente ci penso molto.


L'amore giusto é quello sbagliato~Cristiano Ronaldo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora